Incapacità: quali sono i casi possibili?

Kris Colombo
2025-06-29 14:18:40
Numero di risposte: 9
L’incapacità legale di agire è la situazione in cui si trova un soggetto che non possa validamente disporre della propria sfera giuridico-patrimoniale.
È prevista in generale per i minori di età.
Per i maggiorenni, invece, deve essere disposta dall’autorità giudiziaria con una sentenza.
I negozi giuridici compiuti da soggetti legalmente incapaci sono annullabili.
In diritto civile si intende per incapacità naturale la condizione in cui si trova una persona che, sebbene non interdetta, si provi essere stata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace d’intendere o di volere.
Gli atti compiuti in stato di incapacità naturale possono essere annullati su istanza della persona medesima o dei suoi eredi o aventi causa, se ne risulta un grave pregiudizio all’autore.
L’azione si prescrive in cinque anni, salvo diversa disposizione di legge.
Ciò può avvenire sia a fini di tutela di coloro che non sono in grado di provvedere ai propri interessi, sia a fini sanzionatori.
I casi possibili sono ad esempio per i minori di età, per i maggiorenni che non sono in grado di provvedere ai propri interessi, per i minori emancipati, per gli inabilitati, per i beneficiari di amministrazione di sostegno.
Inoltre vi sono anche le situazioni in cui una persona è incapace d’intendere o di volere a causa di una condizione transitoria, come ad esempio l’ubriachezza.

Michelle Mazza
2025-06-29 12:12:16
Numero di risposte: 1
La mancanza di capacità d’agire di un soggetto determina i casi di incapacità legale.
La perdita della capacità di agire avviene con la morte del soggetto, con la sentenza di interdizione giudiziale che accerta l’infermità mentale del soggetto, nei casi di interdizione legale, che costituisce una sanzione accessoria prevista dall’art. 32 c.p. e comminata con l’ergastolo o con la condanna per un delitto non colposo punito con pena non inferiore a 5 anni.
Accanto alla perdita totale della capacità di agire esistono situazioni nelle quali essa viene limitata, sono questi i casi di inabilitazione, amministrazione di sostegno.
Sono totalmente incapaci di agire gli interdetti, sia per causa di infermità mentale, che a causa di interdizione legale.
Sono incapaci di agire anche i minori, salvi i casi di emancipazione per matrimonio al compimento dei 16 anni o di capacità di prestare il proprio lavoro al raggiungimento dei 14 anni di età.
L’interdizione legale costituisce una sanzione accessoria prevista dall’art. 32 c.p. e viene comminata con l’ergastolo o con la condanna per un delitto non colposo punito con pena non inferiore a 5 anni.
L’inabilitazione è disposta con sentenza, quando viene accertata un’infermità che non elimina del tutto, ma riduce comunque grandemente l’idoneità del soggetto a provvedere ai propri interessi.
Con l’amministrazione di sostegno, l’amministrato conserva la capacità di agire per il compimento di tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria.

Elsa Conte
2025-06-29 11:33:06
Numero di risposte: 4
Si distinguono tre tipi di incapacità:
Incapacità assoluta.
In questa categoria vengono racchiusi i minorenni; dopo il compimento del diciottesimo anno di età, sono incapaci di agire gli interdetti legali e gli interdetti giudiziali.
Incapacità relativa.
In questa categoria sono inseriti i minorenni emancipati e gli inabilitati.
I beneficiari di amministrazione di sostegno sono ritenuti incapaci di agire, ma solamente per gli atti indicati nel decreto di nomina dell'amministratore.
Incapacità naturale.
Questi soggetti non possiedono la capacità di agire solo in determinati momenti, per un tempo limitato, poiché anziani, o sotto effetto di stupefacenti e di alcolici, o perché si trovano in stato di ipnosi.
Il legislatore ha voluto contemperare la protezione dell'incapace con la tutela delle persone che hanno contrattato con la persona incapace, in applicazione del principio di tutela dell'affidamento.
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