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Nascita: cosa impariamo appena nati?

Ausonio Mancini
Ausonio Mancini
2025-07-17 18:12:04
Numero di risposte : 7
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I primi giorni dopo il parto per una neo mamma e un neo papà sono molto impegnativi, doveti cominciare ad abituarvi al nuovo ruolo di genitore e sintonizzarvi con il nuovo arrivato, questo esserino indifeso e piccolissimo che ha bisogno di voi, e che da quel momento in poi rappresenta il polo centrale della vostra vita, con cui dovrete costruire un equilibrio di famiglia, senza interferenze. E’ giusto che mamma e figlio abbiano la privacy per conoscersi senza dover pensare agli ospiti. Un consiglio è quello di attendere i famosi 40 giorni del puerperio prima di iniziare a ricevere parenti e amici che non siano proprio stretti. Molti germi e batteri per gli adulti non sono un problema, mentre per i neonati potrebbero essere compromettenti. Un bebè è un essere fragile che se, contagiato da una malattia, pur lieve per un adulto per un neonato potrebbe essere mortale. Di conseguenza le precauzioni non sono mai troppe per preservare la sua salute e lavarsi le mani con il sapone dovrebbe essere obbligatorio. Non farlo con giacche, cappotti o simili dato che sono contenitori di batteri e germi, questo piccolo esserino è stato per 9 mesi in un ambiente sterile e protetto. Se si è un fumatore, fosse anche il papà, non avvicinarsi al bambino entro la mezz’ora successiva ad aver fumato e lavarsi bene le mani.
Annunziata Serra
Annunziata Serra
2025-07-07 09:16:17
Numero di risposte : 10
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I bambini fin da subito dopo la nascita sono in grado sia di vedere che di sentire. Quando guardi negli occhi il tuo bambino e lui ti sorride, sta imparando a comunicare con te e a risponderti. Molti bambini riescono a ricordare le canzoni che hanno udito quando erano nel grembo materno, quindi gli puoi parlare e cantare fin da quando è nel tuo pancione. I bambini sono in grado di comunicare in molti modi. Quando ridono e sorridono esprimono divertimento, quando piangono o si dimenano invece stanno cercando di comunicare un disagio. I bambini imparano a comunicare con te ben prima di riuscire a esprimersi a parole. I bambini sono “piccoli scienziati”. Sin dai primi mesi, la loro estrema curiosità li porta a interagire con le persone e con le cose che li circondano. Impilare gli oggetti, lasciarli cadere a terra o sbatterli uno contro l’altro sono attività che aiutano il tuo bambino a imparare come funziona il mondo intorno a lui. I bambini imparano giocando, osservando, provando le cose e imitando quello che fanno gli altri intorno a loro. Il cervello del bambino si sviluppa con la massima rapidità prima della nascita e nei primi due anni di vita. In questo periodo, il 75% di ogni pasto va a nutrire il suo cervello e basta appena qualche minuto di gioco per innescare milioni di nuove connessioni cerebrali ogni secondo.
Eusebio Gallo
Eusebio Gallo
2025-06-28 03:38:43
Numero di risposte : 15
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Nascita: cosa impariamo appena nati? Il momento per andare in ospedale è quando il ritmo delle contrazioni diventa costante, regolare con intervalli di circa 5-6 minuti una dall’altra. La mamma potrebbe essere visitata più volte. Alla nascita sarà eseguito il test di Apgar. Il peso del piccolo sarà controllato a intervalli regolari per verificare che dopo il calo fisiologico si ricominci subito a prendere grammi. I primi 40 giorni almeno il ritmo sonno-veglia del piccolo sarà ben diverso da quello degli adulti. Ci si dovrà abituare a sostenere la crescita di un essere che dipende interamente dagli adulti. Cose prima ovvie come lavarsi, fare la spesa, uscire con gli amici diventeranno un po’ meno ovvie e richiederanno più adattamento. Il bambino riesce ad attaccarsi bene al seno della madre e a inizi ad alimentarsi.
Mercedes Caruso
Mercedes Caruso
2025-06-28 03:37:21
Numero di risposte : 11
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Appena nato, il tuo bambino attraversa delle fasi specifiche, in cui inizia a orientarsi in un ambiente per lui tutto nuovo. Quello che è sicuro è che per i bimbi il passaggio dalla pancia della mamma al mondo esterno è un vero e proprio shock: i cinque sensi che fino a quel momento si erano abituati ad una determinata realtà, ovattata e protetta, ora vengono improvvisamente super sollecitati e la sensazione non è particolarmente piacevole almeno all’inizio. Appena viene al mondo il tuo bambino sperimenta la respirazione spontanea, una sensazione per lui molto strana e forte perché per la prima volta riempie i suoi polmoncini e… piange! Con il pianto prende aria e si stanca quasi subito, poi si calma e riprende le forze. Tra il secondo e il quinto minuto di vita inizia ad aprire gli occhietti e a distinguere gli oggetti e le persone, fino a 25 cm di distanza, perché la sua vista non è ancora così sviluppata. L’impressione per lui è forte perché finora al tuo bimbo la luce è sempre arrivata molto attutita, passando attraverso la tua pelle e la placenta. Ma presto imparerà a godere dei colori che avrà intorno a sé e soprattutto della vista del sorriso della sua mamma. Dopo qualche minuto ancora, sente il primo morsicino della fame, sensazione molto fastidiosa per lui che fino a poco fa ha sempre avuto lo stomaco pieno in ogni momento. Ecco perché ti comunicherà tutto il suo disappunto con il pianto e cercherà istintivamente il tuo seno. Ti scapperà un sorriso nel vedere come il tuo bambino richiede subito il latte, con la precisione di un orologio! Dopo “tutta questa attività”, arriva per lui una fase di quiete durante la quale recupera le forze consumate con il pianto, per poi ricominciare con meno foga a cercare il tuo seno. E’ importante che questa “ricerca” sia assecondata perché è con la prima suzione che i tuoi ormoni vengono stimolati per la produzione del colostro, che precede la montata lattea vera e propria.