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Come si suddividono i beni pubblici?

Clara Bellini
Clara Bellini
2025-07-07 07:22:58
Numero di risposte : 2
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I beni pubblici possono essere suddivisi in diverse categorie. La demanialità esprime una duplice appartenenza alla collettività ed al suo ente esponenziale, dove la seconda si presenta come appartenenza di servizio che è necessaria, perché è questo ente che può e deve assicurare il mantenimento delle specifiche rilevanti caratteristiche del bene e la loro fruizione. La funzione pubblicistica del bene a determinarne l’inalterabile appartenenza all’ente pubblico è fondamentale. Il legislatore aveva incaricato un organismo ad hoc, la Commissione Rodotà, della elaborazione dei principi Nick telefone per i quali si presentino simili necessità di recupero della funzione ordinante del diritto della proprietà e dei beni. Caratteristica fondamentale del progetto elaborato dalla Commissione era quello di creare un nuovo genus di bene: accanto ai beni privati e ai beni pubblici sarebbe stata collocata la categoria dei beni comuni. I beni comuni possono essere suddivisi in tre categorie: beni ad appartenenza pubblica necessaria, beni pubblici sociali e beni fruttiferi. I primi dovevano essere beni idonei a soddisfare interessi generali fondamentali, la cui cura discende dalle prerogative dello Stato e degli enti pubblici territoriali. I beni pubblici sociali venivano individuati tra quelli connessi allo sviluppo della sfera dei diritti civili e sociali. La Commissione Rodotà aveva elaborato la specie dei beni fruttiferi: una categoria residuale in cui far confluire beni privati in apparenza pubblica, alienabili e gestibili con strumenti di diritto privato, seppur con dei limiti al fine di evitare politiche troppo aperte alle dismissioni. In tempi di dematerializzazione dei diritti, siamo ancora a fare i conti con la tripartizione elaborata dal legislatore del 1942, fondata sulla tangibilità concreta del diritto. Il presente studio dovrà necessariamente muovere dalle categorie di bene demaniale, bene patrimoniale indisponibile e bene patrimoniale disponibile, seppur nella coscienza dell’inadeguatezza di tale tripartizione.
Roberto Santoro
Roberto Santoro
2025-07-07 06:59:11
Numero di risposte : 6
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I beni pubblici si distinguono in demaniali e patrimoniali indisponibili. La distinzione si basa su un criterio puramente formale, cioè sul fatto che la legge definisca il bene demaniale o meno. I beni demaniali presentano due caratteristiche fondamentali: sono sempre beni immobili o universalità di beni mobili e devono appartenere ad enti pubblici territoriali. I beni patrimoniali si distinguono in beni indisponibili e disponibili. I primi sono destinati ad un pubblico servizio, al conseguimento di fini pubblici e sono perciò beni pubblici, i secondi hanno carattere strumentale in quanto destinati alla produzione di redditi, sono beni di proprietà di enti pubblici. I beni patrimoniali indisponibili sono beni pubblici, sia mobili che immobili, e possono appartenere a qualsiasi ente pubblico. I beni patrimoniali disponibili non sono beni pubblici, ma di proprietà di un ente pubblico, hanno carattere prevalentemente redditizio e sono usati dalla P.A. perché producano un reddito. I beni demaniali si suddividono in demanio necessario, demanio accidentale e demanio naturale. Il demanio necessario comprende il demanio marittimo, il demanio idrico e il demanio militare. Il demanio accidentale comprende beni che possono anche non essere di proprietà di enti pubblici territoriali, qualora però lo siano, rientrano nel demanio e non nei beni patrimoniali indisponibili. Il demanio naturale sono i beni del demanio necessario, tranne quello militare.