Quanti anni di contributi servono per la pensione di anzianità?

Mercedes Caruso
2025-07-29 15:36:42
Numero di risposte
: 18
Ai sensi del decreto legislativo 503/1992, in deroga al requisito sopra indicato, è prevista un’anzianità contributiva minima di 15 anni per le seguenti categorie di lavoratori.
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita.
Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni.
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale.
In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva.

Shaira Ferrari
2025-07-29 14:28:19
Numero di risposte
: 15
È necessario aver maturato un’anzianità contributiva di almeno 40 anni.
Il requisito contributivo deve essere raggiunto escludendo i contributi figurativi accreditati per disoccupazione e per malattia.
Dal 1° gennaio 2013, il requisito contributivo è adeguato alla speranza di vita.
Per l’anno 2024 e per il biennio 2025-2026 il requisito contributivo minimo richiesto di 41 anni.
Il requisito contributivo a decorrere dal 1° gennaio 2013 viene adeguato alla speranza di vita.
È necessario maturare un’anzianità contributiva di almeno 40 anni, che corrisponde a 2.080 contributi settimanali.

Arcibaldo De luca
2025-07-29 11:19:05
Numero di risposte
: 8
Per la pensione di vecchiaia, per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti sia del settore privato che pubblico, occorre aver versato almeno 20 anni di contribuzione e aver cessato l’attività lavorativa dipendente in Italia e all’estero.
Rimangono vigenti le deroghe previste dalla normativa precedente, che consentono di accedere al pensionamento con almeno 15 anni di contribuzione, ai lavoratori dipendenti e autonomi che avevano già raggiunto i 15 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 1992.
I lavoratori e le lavoratrici, con primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995, conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia con gli stessi requisiti anagrafici previsti per gli assicurati prima del 1° gennaio 1996 e con almeno 20 anni di contribuzione.
Tali lavoratori potranno accedere anche prima del compimento di 67 anni di età.
Sono esclusi dall’incremento dei 5 mesi del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia, previsto dal 1° gennaio 2019, i lavoratori che svolgono per almeno 7 anni nei 10 anni precedenti il pensionamento lavori gravosi e i lavoratori addetti ad attività usuranti.
Per entrambe le categorie di lavoratori è richiesto il possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
I lavoratori e le lavoratrici che non riescono a soddisfare tali requisiti possono accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 70 anni.
Nel periodo dal 2019 al 2022, l'età richiesta è di 71 anni e almeno 5 anni di contribuzione "effettiva" (esclusa la figurativa), indipendentemente dal requisito di importo minimo.
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