Quanto è la pensione di vecchiaia a 67 anni?

Battista Fiore
2025-07-29 13:50:28
Numero di risposte
: 18
La Pensione di vecchiaia è l’assegno erogato dall’Inps per tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Il requisito legato all’età viene aggiornato ogni 2 anni, in base ai dati sulla speranza di vita.
Non è previsto nel 2025 l’adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile di 67 anni e per quest’anno il minimo pensionistico è fissato a 598,61 euro.
Invece, potranno esserci degli aumenti agli assegni pensionistici per adeguarli al caro vita di questo periodo e comunque sempre parametrati alla contingenza economica del momento.
La pensione di vecchiaia inizia dal mese successivo al raggiungimento dei requisiti richiesti o in altri termini dal mese successivo a quello della presentazione della domanda.
L’importo delle pensione è determinato dal montante contributivo accumulato durante la propria carriera lavorativa e dal metodo di calcolo della pensione scelto, retributivo, contributivo o misto.

Luca Moretti
2025-07-29 13:12:33
Numero di risposte
: 18
I lavoratori cosiddetti “contributivi puri”, che hanno avuto, quindi, il primo accredito contributivo dal primo gennaio 1996, potranno accedere alla pensione a 67 anni di età e 20 di contributi a condizione che l’importo soglia maturato non risulti inferiore al valore dell’assegno sociale, che è di 534,41 euro al mese.
Nel 2023, per accedere alla pensione contributiva raggiunti 67 anni di età e 20 anni di contributi, era necessario un importo minimo di almeno 1,5 volte l’assegno sociale.
Oggi, invece, con le modifiche introdotte dall'ultima Legge di Bilancio basta un importo minimo di trattamento pari a 1 volta soltanto l’assegno sociale previsto per quest'anno, quindi 534,41€.
A febbraio ha compiuto 67 anni di età e 21 anni di contribuzione.
Fino al 31 dicembre 2023, Giovanni, poteva accedere alla pensione a condizione che la stessa fosse almeno pari a 1,5 volte l'assegno sociale.

Marieva Costa
2025-07-29 11:52:11
Numero di risposte
: 14
Per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1° gennaio 1996: 67 anni di età 20 anni di contribuzione. Per coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 in poi: 67 anni di età, 20 anni di contribuzione e importo minimo non inferiore all’Assegno Sociale Inps (€538,68 per il 2025); oppure 71 anni di età e 5 anni di contribuzione effettiva. La pensione decorre dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei requisiti. I requisiti per la pensione di vecchiaia possono essere raggiunti anche cumulando gratuitamente le anzianità contributive versate in diverse gestioni previdenziali. Per ottenere la pensione di vecchiaia, devi cessare ogni attività lavorativa dipendente.

Michele Ricci
2025-07-29 11:36:20
Numero di risposte
: 18
Pertanto, il requisito anagrafico per l’accesso a pensione di vecchiaia è fissato anche per il biennio 2021/2022 al raggiungimento dei 67 anni.
Per la pensione di vecchiaia, per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti sia del settore privato che pubblico, occorre aver versato almeno 20 anni di contribuzione e aver cessato l’attività lavorativa dipendente in Italia e all’estero.
Sono esclusi dall’incremento dei 5 mesi del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia, previsto dal 1° gennaio 2019, i lavoratori che svolgono per almeno 7 anni nei 10 anni precedenti il pensionamento lavori gravosi e i lavoratori addetti ad attività usuranti.
Per entrambe le categorie di lavoratori è richiesto il possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Tali lavoratori potranno accedere anche prima del compimento di 67 anni di età.
Rimangono vigenti le deroghe previste dalla normativa precedente, che consentono di accedere al pensionamento con almeno 15 anni di contribuzione, ai lavoratori dipendenti e autonomi che avevano già raggiunto i 15 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 1992, a coloro che sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 31 dicembre 1992, alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti con almeno 25 anni di assicurazione e che risultano occupati per almeno 10 anni con periodi inferiori alle 52 settimane nell’anno solare.
Per conseguire la pensione di vecchiaia è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

Rita Barbieri
2025-07-29 10:54:23
Numero di risposte
: 13
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita. Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni.
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale.
In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva.

Andrea Marini
2025-07-29 10:14:31
Numero di risposte
: 11
La pensione di vecchiaia spetta quando l’interessato ha compiuto l’età pensionabile richiesta e in presenza del relativo requisito contributivo minimo previsto.
Possono accedere alla pensione di vecchiaia, i lavoratori dipendenti, autonomi, parasubordinati e del pubblico impiego.
Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia con: 67 anni di età; 20 anni di contributi.
Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia: con almeno 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi se l’importo della pensione raggiunge il cosiddetto “importo soglia” pari, per l’anno 2025, a euro 538,69.
La pensione di vecchiaia decorre dal 1° giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti richiesti oppure, a domanda dell’interessato, dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione.
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