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Quali sono le categorie dei beni?

Luisa Palmieri
Luisa Palmieri
2025-07-07 08:23:18
Numero di risposte : 6
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La demanialità esprime una duplice appartenenza alla collettività ed al suo ente esponenziale, dove la seconda si presenta come appartenenza di servizio che è necessaria, perché è questo ente che può e deve assicurare il mantenimento delle specifiche rilevanti caratteristiche del bene e la loro fruizione. Accanto ai beni privati e ai beni pubblici sarebbe stata collocata la categoria dei beni comuni, ossia dei beni a titolarità diffusa, potendo appartenere non solo a persone pubbliche, ma anche a privati. Ne fanno parte, essenzialmente, le risorse naturali, come i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque; l’aria; i parchi, le foreste e le zone boschive; le zone montane di alta quota, i ghiacciai e le nevi perenni; i tratti di costa dichiarati riserva ambientale; la fauna selvatica e la flora tutelata. Le categorie dei beni individuate sono: beni ad appartenenza pubblica necessaria; beni pubblici sociali; beni fruttiferi. I primi dovevano essere beni idonei a soddisfare interessi generali fondamentali, la cui cura discende dalle prerogative dello Stato e degli enti pubblici territoriali - ad es. i beni connessi alla difesa nazionale e le infrastrutture viarie essenziali - e che dovevano essere pertanto inusucapibili, inalienabili, conservabili mediante autotutela da parte della P.A. I beni pubblici sociali, venivano individuati tra quelli connessi allo sviluppo della sfera dei diritti civili e sociali - ad es. le case dell’edilizia residenziale pubblica, i servizi di trasporto pubblico locale, le reti di distribuzione di acqua, gas ed energia elettrica. La Commissione Rodotà aveva elaborato la specie dei beni fruttiferi: una categoria residuale in cui far confluire beni privati in appartenenza pubblica, alienabili e gestibili con strumenti di diritto privato, seppur con dei limiti al fine di evitare politiche troppo aperte alle dismissioni. In tempi di dematerializzazione dei diritti, siamo ancora a fare i conti con la tripartizione elaborata dal legislatore del 1942, fondata sulla tangibilità concreta del diritto. Le categorie di bene demaniale, bene patrimoniale indisponibile e bene patrimoniale disponibile.