Quando si configura il reato di violenza?

Sue ellen Battaglia
2025-07-08 05:15:15
Numero di risposte
: 6
Quando la violenza psicologica è ripetuta e continua nel tempo, potrebbe sussistere il reato di maltrattamenti in famiglia, previsto dall’art. 572 c.p.
Gli atti maltrattanti possono essere sia violenze fisiche, che psicologiche: espressioni denigratorie a uno dei due coniugi con prevaricazione e sofferenze continue.
Gli Ermellini anche recentemente hanno ricordato che per il delitto di maltrattamenti in famiglia non sono necessarie solo percosse, o lesioni, ma anche atti di disprezzo e di offesa alla dignità, che si risolvano in vere e proprie sofferenze morali.
Quando una persona, con violenza o minaccia, obbliga un’altra a fare o tollerare od omettere qualcosa, violando la libertà personale e psichica, commette violenza privata, prevista dall’art. 610 c.p..
La violenza psicologica e la manipolazione possono anche integrare il reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis c.p.
Si tratta di un reato abituale, per la cui configurazione è necessaria la ripetizione delle condotte di minaccia o violenza.
Ciò che contraddistingue lo stalking è l’insorgere di un’alterazione nell’equilibrio della vittima, poiché le condotte sono tali da incidere dolorosamente e fastidiosamente sulla sua condizione psichica.
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