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Quali sono le detrazioni fiscali 2025?

Miriana Donati
Miriana Donati
2025-07-16 11:45:18
Numero di risposte : 5
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Le detrazioni fiscali per il 2025 sono disciplinate nel quadro E del modello 730/2025. La fruizione delle detrazioni previste per gli oneri e spese di cui all’art. 15 del TUIR e da altre disposizioni normative, salvo alcune eccezioni, è subordinata al pagamento della spesa con strumenti tracciabili. Le detrazioni per spese ai fini IRPEF spettano nell’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro. Per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro. Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze. Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca e dei redditi assoggettati a imposta sostitutiva per la tassazione delle mance nel settore turistico-alberghiero e di ricezione. La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli interessi passivi su mutui nonché per le spese sanitarie. Per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante come sopra determinato, è diminuito di un importo pari a 260 euro relativamente ai seguenti oneri e spese: oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% dal D.P.R. n. 917/1986 o da qualsiasi altra disposizione fiscale, fatta eccezione per le spese sanitarie, erogazioni liberali in favore dei partiti politici, i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi. A tal fine, il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze. La riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull'importo della detrazione come determinato applicando le regole già in vigore in precedenza, che prevedono un abbattimento in caso di reddito complessivo superiore a 120.000 euro. La decurtazione va applicata alla detrazione dall'imposta lorda che risulta già ridotta.
Ninfa Romano
Ninfa Romano
2025-07-16 08:02:03
Numero di risposte : 9
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A partire dal 2025 i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro vedranno una progressiva riduzione dell’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione, con un meccanismo che tiene conto del numero di figli a carico e della presenza di figli con disabilità accertata. Il nuovo sistema prevede che tra i 75mila e i 100mila euro di reddito, il limite massimo di detrazioni sarà di 14mila euro. Oltre i 100mila euro, il tetto scenderà a 8mila euro, ma solo per chi ha più di due figli o almeno un figlio disabile a carico. Per chi non ha figli, viene applicato un moltiplicatore penalizzante: la soglia massima scende a 7mila euro per redditi tra 75mila e 100mila euro, e a 4mila euro per chi supera i 100mila euro. Resteranno escluse dal calcolo del nuovo massimale le spese sanitarie, gli interessi sui mutui stipulati fino al 31 dicembre 2024, i premi di assicurazione sulla vita o infortuni e quelli contro eventi calamitosi, le somme investite in start-up e PMI innovative, le rate relative a spese edilizie detraibili, e gli oneri che danno diritto a detrazioni forfetarie. Sale da 800 a 1.000 euro il tetto di spesa detraibile per le spese scolastiche, con una detrazione del 19% per ciascun alunno o studente. Aumenta da 1.000 a 1.100 euro la detrazione forfetaria per i non vedenti relativa al mantenimento dei cani guida. La nuova normativa punta a rimodulare le agevolazioni fiscali in base alla capacità contributiva, garantendo però forme di tutela rafforzata per le famiglie con figli, in particolare con disabilità.
Sebastian Neri
Sebastian Neri
2025-07-16 06:49:43
Numero di risposte : 11
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Le detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale. Per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% per le spese sostenute quest’anno e al 36% per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente. Per usufruire dell’agevolazione maggiorata, che spetta anche per gli interventi realizzati sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa alla fine dei lavori. I contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo. La scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024. Confermato inoltre per il 2025 il bonus mobili con un limite di spesa di 5mila euro. In particolare, per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% per le spese sostenute quest’anno e al 36% per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente.