Cosa cambia per le detrazioni nel 2025?
Folco Coppola
2025-08-11 14:50:21
Numero di risposte
: 25
Nel modello 730/2025, il quadro E, dedicato all’indicazione di oneri e spese, contiene, come di consueto, alcune novità.
Infatti, debutta nella dichiarazione dei redditi una nuova stretta sulle detrazioni, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Con una novità introdotta nel 2024 per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante come sopra determinato, è diminuito di un importo pari a 260 euro relativamente ai seguenti oneri e spese:
- oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% dal D.P.R. n. 917/1986 o da qualsiasi altra disposizione fiscale, fatta eccezione per le spese sanitarie;
- erogazioni liberali in favore dei partiti politici;
- i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.
A livello operativo, dunque, la riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull'importo della detrazione come determinato applicando le regole già in vigore in precedenza, che prevedono un abbattimento in caso di reddito complessivo superiore a 120.000 euro.
In altri termini, per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione va applicata alla detrazione dall'imposta lorda che risulta già ridotta.
Le detrazioni per spese ai fini IRPEF spettano:
- nell’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;
- per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro.
Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.
Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca e dei redditi assoggettati a imposta sostitutiva per la tassazione delle mance nel settore turistico-alberghiero e di ricezione.
La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli interessi passivi su mutui nonché per le spese sanitarie.
Gastone Grasso
2025-08-07 03:06:17
Numero di risposte
: 19
Il nuovo articolo 16-ter del TUIR stabilisce che per i contribuenti con reddito globale di oltre 75k euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione diminuisce progressivamente.
Il reddito deve essere quantificato al netto di quello dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Ai fini del calcolo del massimale, vengono escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti siglati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi.
Le spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado risultano detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente.
Si eleva da 1.000 a 1.100 euro l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.
La disposizione prevede una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese detraibili, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata.
Carmelo Esposito
2025-07-25 07:21:10
Numero di risposte
: 29
Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità.
Superato il tetto di spese detraibili fissato dalla legge di Bilancio 2025, il contribuente potrà scegliere quali, tra le varie spese sostenute, conteggiare ai fini della detrazione irpef.
Le soglie di reddito sono due: a 75.000 euro scatta il tetto di 14.000 euro, e oltre 100.000 il plafond scende a 8.000 euro.
L'intero massimale è riservato solo a chi ha tre figli a carico o più, o almeno un figlio disabile.
I contribuenti senza figli a carico subiscono una riduzione del 50% del tetto, la somma totale detraibile sale al 70% del tetto con un figlio a carico, sale all’85% con due figli a carico.
Spetterà al contribuente, qualora il totale delle spese sostenute superi il massimale applicabile, scegliere quali eliminare dal calcolo.
Il chiarimento è determinante visto che le spese rientranti nel plafond, a parità di esborso, possono generare detrazioni differenti.
Si prevede cioè una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese ammessi in detrazione, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata.
Noel Lombardo
2025-07-17 00:43:30
Numero di risposte
: 27
Le detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale. Per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% per le spese sostenute quest’anno e al 36% per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente. Per usufruire dell’agevolazione maggiorata, che spetta anche per gli interventi realizzati sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa alla fine dei lavori. La circolare ricorda che i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024. Confermato inoltre per il 2025 il bonus mobili con un limite di spesa di 5mila euro.