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Quanto ci costa la transizione ecologica?

Morgana Vitale
Morgana Vitale
2025-07-27 09:01:42
Numero di risposte : 16
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I paesi più poveri ritengono costose le spese per l’efficientamento energetico a partire dalla produzione di energia pulita tramite centrali solari, favorendo quindi quelle a combustibili fossili. Nel 2010, le centrali solari costavano circa il 710% in più rispetto a quelle a combustibili fossili. Tuttavia, oggi le nuove centrali solari costano il 29% in meno rispetto alle centrali a combustibili fossili e quelle eoliche sono passate a costare perfino il 52% in meno. Se si confrontano i costi di costruzione a quelli di funzionamento e la durata, delle centrali elettriche, quelli delle centrali rinnovabili come solare e eolico sono già le opzioni più economiche quasi ovunque nel mondo. Tuttavia, rappresenta certamente un dato di grande rilevanza per comprendere la tendenza e gli sviluppi in questo settore. Alcuni paesi, credono che solo i combustibili fossili possano sostenere la crescita economica, rappresentando ancora il 77% della produzione energetica mondiale, gli stessi che ritengono che i paesi più poveri debbano favorire la crescita economica rispetto a quella ecologica. Questa visione si basa sull’idea che l’energia pulita sia troppo costosa e che la transizione ecologica richieda sacrifici economici. Tuttavia, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, questa visione è obsoleta poiché in molti casi l’energia pulita è diventata più economica dei combustibili fossili, grazie alla produzione di pannelli solari.
Trevis Rossetti
Trevis Rossetti
2025-07-24 07:46:13
Numero di risposte : 16
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All'intera Ue saranno necessari circa 40mila miliardi di euro da qui alla metà del secolo per decarbonizzare l'economia europea, una somma pari al 10% dell'intero Pil del blocco. Si tratterebbe di circa 1520 miliardi ogni anno. Di questi, suggeriscono i ricercatori, circa 1160 miliardi l'anno potrebbero essere recuperati riallocando risorse attualmente destinate a settori e tecnologie che sono in contrasto con gli ambiziosi obiettivi del Green deal, mientras i rimanenti 360 miliardi dovrebbero arrivare ogni anno da investimenti aggiuntivi. A loro volta, questi 360 miliardi extra andrebbero divisi tra spesa pubblica e investimenti privati, nella proporzione di 250 e 110 miliardi rispettivamente. Per l'Italia, si parla di cifre che si aggirano intorno ai 40 miliardi all'anno, cioè poco più del 2% del Pil nazionale: di questi, oltre la metà dovrebbero arrivare dal settore privato, soprattutto nel campo dei trasporti. Risorse che sarà difficile tirare fuori dal cappello, e che corrispondono grosso modo a due manovre finanziarie da varare ogni 12 mesi, solo per la transizione.
Cristina Palumbo
Cristina Palumbo
2025-07-14 09:39:50
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La principale critica che solitamente viene mossa alla transizione ecologica è che il suo completo dispiegamento sarebbe estremamente costoso. Le stime variano, anche di molto, ma sono nell’ordine delle migliaia di miliardi di dollari annui a livello globale. Secondo un rapporto di McKinsey oggi se ne spendono poco meno di 6, ma se ne dovrebbero spendere più di 9 per instradarsi sulla traiettoria che porta alla neutralità climatica a metà secolo. Secondo IRENA i costi della sola transizione energetica dovrebbero essere di circa 5.000 miliardi di dollari l’anno, mentre nel 2022 gli investimenti in fonti rinnovabili si sono assestati intorno ai 1.300 miliardi di dollari. Un nuovo studio pubblicato su Nature da tre ricercatori dell’Istituto di ricerca per l’impatto climatico di Potsdam, in Germania, mostra che, anche nell’ipotesi più conservativa, i danni economici del cambiamento climatico sarebbero di 6 volte maggiori rispetto agli investimenti necessari a mitigare le emissioni e mantenere la temperatura del pianeta al di sotto dei 2°C di riscaldamento, rispetto all’era pre-industriale. Considerando l’anidride carbonica già immessa in atmosfera e quella che verrà prodotta da qui a metà secolo, anche in uno scenario di forte mitigazione delle emissioni, il cambiamento climatico ridurrebbe il reddito globale del 19%, rispetto a un ipotetico mondo non frenato dal riscaldamento globale. Gli autori quantificano questo mancato reddito in 38.000 miliardi di dollari annui nel 2049. Se riuscissimo a dispiegare una transizione ecologica in linea con l’accordo di Parigi, le perdite finanziarie resterebbero attorno al 20% del reddito globale.
Diana Colombo
Diana Colombo
2025-07-07 22:47:06
Numero di risposte : 14
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Secondo le loro stime per restare sotto la soglia di 1,5 gradi ed evitare così l’impatto peggiore dei cambiamenti climatici, serviranno non meno di 9.200 miliardi di dollari l’anno. L’arco temporale è il 2050 e l’anno di partenza è il 2021. Per raggiungere questa cifra che comprende investimenti in tecnologia per l’energia, riconversioni e diritti d’uso l’aumento annuo è pari a 3,5 trilioni di investimenti in più rispetto a quanto avviene oggi. 3.500 equivalgono approssimativamente, nel 2020, alla metà della profitti aziendali, un quarto del gettito fiscale totale e il 7% della spesa delle famiglie. Il processo di trasformazione del decarbonizzazione del comparto energetico richiederà investimenti per 275mila miliardi. La previsione di McKinsey è decisamente più alta, quasi il doppio, rispetto a quella fornita da diversi altri analisti.
Angelo Gentile
Angelo Gentile
2025-06-28 22:04:37
Numero di risposte : 10
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Non possiamo permetterci ulteriori ritardi, né di rimanere inattivi perché, altrimenti, il costo del cambiamento climatico potrebbe arrivare a costare fino a 178 trilioni di dollari nei prossimi cinquant’anni. Secondo il rapporto, nel 2070, la perdita media annua del Pil si assesterebbe sul -7,6%, rispetto a uno scenario non affetto dal cambiamento climatico. Accelerando rapidamente il processo di decarbonizzazione, invece, l’economia globale potrebbe guadagnare 43 trilioni di dollari nei prossimi cinque decenni. Nei prossimi 50 anni uno scenario del genere potrebbe costare al nostro Paese circa 115 miliardi al 2070, l’equivalente di una caduta del 3,2% del Pil al 2070.