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Quanto guadagna un tutore al mese?

Rita Fiore
Rita Fiore
2025-08-10 09:16:15
Numero di risposte : 24
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L’ufficio dell’amministratore di sostegno è presuntivamente gratuito. L’amministratore viene infatti preferibilmente scelto -per dictum di legge ma anche per consolidata prassi- entro la cerchia familiare. Vi sono tuttavia dei casi, previsti dall’art. 408 c.c., in cui il Giudice può nominare all’incarico di natura pubblicistica di amministratore “altra persona idonea”, purchè “ne ravvisi l’opportunità o ricorrano gravi motivi nel caso di designazione dell’interessato”. In tali motivati casi e conseguentemente alla nomina extrafamiliare, vengono ravvisate dal Giudice valide ragioni per derogare alla presunzione di gratuità dell’ufficio e dunque ai sensi dell’art. 379 C.c. “considerando l’entità del patrimonio e le difficoltà dell’amministrazione” riconoscere al legale incaricato dell’amministrazione un’indennità annuale per il tempo e le risorse dedicate alla gestione del beneficiario e ai suoi interessi, soprattutto quando esse siano numerose e complesse. Essa viene liquidata, ad anno solare, dal Giudice Tutelare tenendo conto: dell’entità del patrimonio del beneficiario, delle difficoltà incontrate dall’amministratore nella cura della persona ovvero nella cura degli interessi economico-patrimoniali del beneficiario; Partendo dalle somme “liquide” del beneficiario, giacenti sui conti correnti o variamente investite, l’indennità va normalmente individuata secondo una percentuale, successivamente aumentabile in base a coefficienti moltiplicatori riconducibili, da un lato, alla presenza di beni immobili da gestire e, dall’altro, alle specifiche e concrete difficoltà inerenti la cura della persona o la gestione degli interessi della stessa. Sono sempre rimborsabili le spese vive anticipate, previa allegazione di giustificativo. A tale indennità spettante all’avvocato che svolga l’ufficio di amministratore di sostegno la giurisprudenza riconosce da tempo natura non reddituale ma compensativo-remunerativa.
Ruth Rinaldi
Ruth Rinaldi
2025-08-03 16:33:14
Numero di risposte : 9
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Il compenso del tutore in generale è gratuito. L’ufficio tutelare è gratuito. Il giudice tutelare tuttavia, considerando l’entità del patrimonio e le difficoltà dell’amministrazione, può assegnare al tutore un’equa indennità. La figura del tutore volontario è stata introdotta in Italia con la legge n.47 del 2017. Il Fondo in questione, grazie alla Legge di Bilancio del 2020, è stato incrementato di un milione di euro con l’obiettivo di venire sempre più incontro ai minori stranieri non accompagnati. I rimborsi a favore dei tutori per coprire le spese sostenute per tutti gli adempimenti che riguardano l’ufficio della tutela volontaria sono compresi. Nel caso il tutore volontario si serva di mezzi pubblici per incontrare il minore e adempiere alla sua funzione è previsto il rimborso completo delle spese di viaggio. In caso di utilizzo dell’auto è previsto il rimborso chilometrico. Quando si verifica una tutela particolarmente complicata e oltretutto anche onerosa, il tutore volontario può anche fare richiesta di equa indennità, che può arrivare fino ad un massimo di 900 euro.
Raffaele Lombardi
Raffaele Lombardi
2025-07-21 18:40:47
Numero di risposte : 25
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L’indennità solitamente ha rigarddo ai dodici mesi di attività svolta. Anche qui l’esperienza di centinaia di casi insegna che all’AdS può essere liquidato un’indennità pari a zero euro fino anche, in casi eccezionali, a 1000,00 euro al mese. Dipende dalle caratteristiche del singolo caso, dalla attività concretamente svolta, dalla complessità delle questioni affrontate, dalla professionalità, dal tempo e dalle energie impiegati, dalle specifiche competenze richieste all’amministratore e, ovviamente, dipende dal patrimonio del Beneficiario. E’ infatti possibile, ad esempio che, a fronte del medesimo impegno (seguire il caso di un anziano solo che vive a casa propria assistito da una badante), a un Ads – che non sia un parente – non venga liquidata alcuna indennità e a un altro venga liquidata una indennità di 150-200 euro al mese. E’ anche possibile che per particolari attività l’amministratore di sostegno sia autorizzato ad avvalersi dell’ausilio di professionisti, che andranno perciò compensati secondo le rispettive tariffe professionali.