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In che caso l'assistente sociale ti può togliere un bambino?

Leone Sanna
Leone Sanna
2025-08-05 05:46:12
Numero di risposte : 26
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Ci sono molte ragioni per cui gli assistenti sociali possono decidere di rimuovere un bambino dalla sua famiglia. In alcuni casi, i genitori possono essere incapaci di prendersi cura dei loro figli a causa di problemi di dipendenza da droghe o alcol, problemi di salute mentale, abuso o trascuratezza. In altri casi, il bambino potrebbe essere vittima di abuso o violenza domestica all’interno della famiglia. Il processo di rimozione di un bambino dalla sua famiglia è un processo giudiziario. In genere, il tribunale familiare deve essere coinvolto per emettere un’ordinanza di protezione che autorizza gli assistenti sociali a rimuovere il bambino dalla sua famiglia. Prima di prendere questa decisione, gli assistenti sociali devono valutare attentamente la situazione e cercare di trovare soluzioni alternative. Quando viene presa la decisione di rimuovere un bambino dalla sua famiglia, gli assistenti sociali cercano di fare il possibile per mitigare gli effetti negativi della separazione. In ogni caso, il benessere del bambino è la priorità principale degli assistenti sociali.
Corrado Morelli
Corrado Morelli
2025-07-29 18:50:11
Numero di risposte : 21
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I minori si trovano in condizioni di abbandono materiale o morale. I minori si trovano esposti nell’ambiente familiare a grave pregiudizio o grave pericolo per la loro incolumità psicofisica. La norma introduce una financo eccessiva procedimentalizzazione e giurisdizionalizzazione di quello che diventa un vero e proprio sub procedimento, avente per molti aspetti assonanze con un “cautelare”. L’autorità di pubblica sicurezza che viene a conoscenza di un minore in stato abbandonativo o comunque in grave pericolo psicofisico interviene d’autorità collocandolo in luogo sicuro. Subito informa oralmente, tramite telefonata, il PM del Tribunale per i Minorenni ove il minore risiede ed entro le 24 ore successive deposita una informativa scritta, unitamente a una prima sommaria relazione sul nucleo familiare, che deve essere fornita dai Servizi Sociali. Il nuovo art. 403 c.c. prevede una tipizzazione dei casi in cui i minori debbono essere ricoverati e protetti, allontanandoli dai propri genitori e collocandoli in comunità. Ulteriore elemento di novità è la positivizzazione del terzo presupposto necessario alla misura: “vi è emergenza di provvedere” all’intervento allontanativo. Rispetto al passato, il secondo dei presupposti normativi per tale allontanamento attualizza quella che era ormai un’anacronistica motivazione per porre invece ora l’attenzione sulla tutela del benessere psicofisico del minore nella sua più ampia accezione.
Francesco Barbieri
Francesco Barbieri
2025-07-21 19:54:21
Numero di risposte : 16
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I figli possono essere tolti ai genitori in circostanze limitate. Qualche lite in famiglia non basta per far portare via i bambini dagli assistenti sociali. Affinché possa succedere una cosa così drammatica deve sussistere una condizione di degrado o di incuria tale da causare sofferenze nel figlio, fisiche o morali. I casi in cui è possibile che il bambino venga tolto ai genitori sono diversi, tra cui: la malnutrizione; la trascuratezza fisica; i maltrattamenti o la violenza morale e fisica; quando i genitori fanno uso di droghe, sono alcolisti o quando si prostituiscono; quando il genitore è incapace di prendersi cura del figlio e di far fronte ai suoi bisogni. La scuola, nel caso in cui sospetti una situazione simile ad una di quelle appena citate, potrebbe ad esempio decidere di chiamare i servizi sociali. Anzi, in realtà, la segnalazione ai servizi sociali è obbligatoria in alcune circostanze, come nel caso di stato di abbandono del minore, oppure quando il bambino si prostituisca. Gli assistenti sociali svolgono un ruolo molto delicato e, prima di togliere i figli alla famiglia di appartenenza, eseguono delle indagini, anche per aiutare il nucleo familiare, evitando in questo modo che il bambino gli venga portato via.