Qual è la direttiva europea sulla tratta di esseri umani?

Gerlando Monti
2025-08-05 07:43:58
Numero di risposte
: 17
Il 14 luglio entrerà in vigore la direttiva anti-tratta dell’UE riveduta, che prevede norme più rigorose per combattere la tratta di esseri umani. La precedente direttiva anti-tratta dell'UE era in vigore dal 2011. A seguito dell'accordo politico raggiunto dai colegislatori nel gennaio di quest'anno, è stato raggiunto un nuovo traguardo nella lotta contro questo crimine atroce. Le norme rivedute forniranno alle autorità di contrasto e giudiziarie strumenti più efficaci per indagare e perseguire nuove forme di sfruttamento, comprese quelle che avvengono online. Ad esempio, il diritto nazionale dovrà qualificare come tratta lo sfruttamento della maternità surrogata, dei matrimoni forzati e delle adozioni illegali. La tratta di esseri umani commessa o facilitata mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, compresi Internet e i social media, diventerà una circostanza aggravante quando collegata allo sfruttamento sessuale. Gli Stati membri dovranno nominare coordinatori nazionali anti-tratta e aggiornare regolarmente i piani d'azione nazionali, rafforzando il ruolo della rete dell’UE di coordinatori nazionali e relatori sulla tratta di esseri umani.

Giacobbe Milani
2025-08-01 15:27:13
Numero di risposte
: 23
La Direttiva 2011/36/UE è l’ultimo di una serie di strumenti introdotti a livello europeo con l’obiettivo di realizzare una più rigorosa prevenzione e repressione della tratta di esseri umani ed assicurare al contempo una più efficace protezione dei diritti delle vittime.
Essa va a sostituire la decisione-quadro 2002/629/GAI del 19 luglio 2002 che pure aveva rappresentato un notevole passo in avanti nella lotta alla tratta, ampliando il raggio d’azione dell’Unione europea con riguardo a forme di sfruttamento non espressamente previste nella precedente azione comune 97/154 GAI del 24 febbraio 1997.
Tra le principali novità introdotte dalla direttiva si segnalano l’adozione di un approccio globale, non più circoscritto alla lotta contro la criminalità organizzata, di cui la tratta costituisce ambito operativo privilegiato, ma teso a ricomprendere anche una maggiore protezione dei diritti delle vittime, come richiesto dalla Convenzione del Consiglio d’Europa del 16 maggio 2005.
L’ampliamento della nozione di tratta, essendo compresi nella finalità di sfruttamento, che accomuna le diverse modalità della condotta delineate all’art. 2 par. 1, anche l’accattonaggio e il prelievo di organi, oltre che in generale lo sfruttamento di attività illecite, formula ampia che consente di includere lo sfruttamento di una persona affinché commetta, tra l’altro, atti di borseggio, taccheggio, traffico di stupefacenti e ogni altra attività analoga che sia oggetto di sanzioni e che implichi un profitto economico.
L’inasprimento del trattamento sanzionatorio, attraverso la previsione di una soglia minima di almeno cinque anni di reclusione per le ipotesi base, laddove la decisione-quadro si limitava a richiedere l’adozione di sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive.

Leone Montanari
2025-07-22 00:32:49
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: 25
Nel 2011 è stata adottata la direttiva anti-tratta, la quale si basa sul Protocollo delle Nazioni Unite e sulla Convenzione del Consiglio d'Europa per prevenire, reprimere e punire la tratta di essere umani.
L’UE condanna la tratta di esseri umani, poiché oltre a essere un crimine, è una violazione dei valori su cui si fonda l’Unione stessa.
La direttiva anti-tratta si basa sul Protocollo delle Nazioni Unite e sulla Convenzione del Consiglio d'Europa per prevenire, reprimere e punire la tratta di essere umani.

Leonardo De Santis
2025-07-21 23:37:05
Numero di risposte
: 17
La direttiva che amplia il campo di applicazione delle attuali misure per meglio combattere e prevenire la tratta di esseri umani e sostenere meglio le sue vittime è stata approvata dal Parlamento Europeo.
Per sostenere le azioni dell'UE contro la tratta di esseri umani anche al di là del lavoro e dello sfruttamento sessuale, la nuova legge criminalizza a livello europeo anche il matrimonio forzato, l'adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata.
Essa provvederà inoltre a: rafforzare il coordinamento tra le autorità antitratta e quelle in materia di asilo, in modo che le vittime che necessitano anche di protezione internazionale ricevano un sostegno e una protezione adeguati e che il loro diritto di asilo sia rispettato.
La direttiva entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e gli Stati membri avranno due anni per attuare le sue disposizioni.
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