Quali sono le novità e le regole per il bonus startup nel 2025?

Gianni Martino
2025-07-24 01:48:19
Numero di risposte
: 14
Le Start-up Innovative e le PMI Innovative rappresentano una delle principali forze di crescita economica e di innovazione in Italia.
Per supportare il loro sviluppo, il governo incentiva gli investimenti nel capitale di queste realtà tramite specifiche agevolazioni fiscali.
L’incentivo fiscale in “de minimis“ all’investimento in Startup Innovative e PMI Innovative è stato di recente modificato dalle leggi 162/2024 e 193/2024, che ne hanno aggiornato ambito di applicazione e requisiti.
Gli incentivi “de minimis” all’investimento in Startup Innovative e in PMI Innovative costituiscono un regime di aiuti fiscali che consente agli investitori privati di beneficiare di detrazioni fiscali per gli investimenti effettuati in queste imprese.
Con le ultime novità di legge, tale sgravio IRPEF è stato portato al 65% dal 1° gennaio 2025 se l’investimento non produce partecipazioni qualificate oltre il 25% del capitale sociale o dei diritti di governance.
Il Regolamento (UE) n. 2831/2023 sugli aiuti “de minimis” stabilisce poi il limite di aiuto per ciascun investitore: la Startup/PMI innovativa che riceve l’investimento non può ottenere aiuti de minimis per oltre 300mila euro in tre esercizi finanziari.
Possono essere richiesti incentivi anche in fase di aumento di capitale.
Sì, gli incentivi possono essere richiesti anche durante l’aumento di capitale di una start-up o di una PMI innovativa, non solo durante la costituzione iniziale dell’impresa.
Esistono limiti specifici legati agli importi che ciascun investitore può ricevere come detrazione fiscale.
Tali limiti sono definiti dal regolamento de minimis e variano a seconda della tipologia di investimento e del tipo di impresa.

Giulietta Palmieri
2025-07-24 00:53:02
Numero di risposte
: 13
La legge 193 del 16 dicembre 2024 ha introdotto importanti modifiche alla disciplina vigente, da un lato rendendo ancora più vantaggiosi gli investimenti in questa tipologia societaria e, dall’altro, introducendo nuovi limiti e requisiti.
Definizione di “startup innovativa”: è adesso precisato che la società deve qualificarsi come microimpresa o piccola o media impresa e che non può svolgere come attività prevalente quella di consulenza o di agenzia.
Requisiti alternativi per la permanenza nel registro delle startup innovative dopo il terzo anno dalla costituzione:
a) incremento al 25% della percentuale di spese in ricerca e sviluppo
b) stipulazione di almeno un contratto di sperimentazione con una Pubblica Amministrazione
c) incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all’articolo 2425 del codice civile, o dell’occupazione, superiore al 50 per cento dal secondo al terzo anno;
d) costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro, attraverso l’ottenimento di un finanziamento convertendo o un aumento di capitale a sovrapprezzo che porti ad una partecipazione non superiore a quella di minoranza da parte di un investitore terzo professionale, di un incubatore o di un acceleratore certificato, di un investitore vigilato, di un business angel ovvero attraverso un equity crowdfunding svolto tramite piattaforma autorizzata, e incremento al 20 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo.
e) ottenimento di almeno un brevetto.
Possibilità di permanenza nel registro delle startup innovative oltre il quinto anno, per un massimo di 2 periodi di 2 anni ciascuno in caso di:
a) aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, di importo superiore a 1 milione di euro, per ciascun periodo di estensione;
b) incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all’articolo 2425 del codice civile, superiore al 100 per cento annuo.
Vantaggi fiscali per gli investimenti in Startup Innovative:
L’incremento al 65% della detrazione per l’investimento in startup innovative rappresenta sicuramente un grande incentivo.
Ulteriori vantaggi per investimenti in Startup Innovative:
a) la detrazione fiscale per investimento in Startup Innovative costituite da meno di tre anni in regime de minimis è aumentata al 65%.
b) nel caso di investimenti effettuati con lo strumento del “convertendo” è possibile beneficiare della detrazione dal momento della data di disposizione del bonifico della somma investita con causale “versamento in conto aumento capitale”.
Tuttavia appare evidente la volontà di concentrare gli investimenti nella prima fase di vita della startup e sono stati inseriti nuovi requisiti che richiedono agli startupper una pianificazione più attenta e professionale dell’attività.

Armando Palmieri
2025-07-24 00:05:56
Numero di risposte
: 13
Le agevolazioni fiscali sono concentrate sulle Startup Innovative, con misure rafforzate come il credito d’imposta per incubatori e detrazioni IRPEF/IRES più elevate.
Le detrazioni IRPEF/IRES: gli investitori nel capitale sociale di Startup Innovative godono di una detrazione IRPEF del 40% per le persone fisiche e di un’esenzione fiscale per i soggetti passivi IRES.
Il credito d’imposta per incubatori: gli incubatori certificati che investono in Startup Innovative possono usufruire di un credito d’imposta dell’8% sugli investimenti, con un tetto di 500mila euro annui.
La detrazione del 50% non è stata prorogata per le PMI Innovative.
Le imprese iscritte nell’apposito Registro delle PMI Innovative mantengono l’accesso a specifiche agevolazioni e possono ancora accedere a incentivi specifici, come i finanziamenti agevolati, a condizione di rispettare i nuovi requisiti di innovazione e trasparenza introdotti dalla Legge n. 193/2024.
I nuovi requisiti di innovazione e trasparenza comprendono nuovi criteri di innovatività e trasparenza finanziaria e devono predisporre un business plan dettagliato che dimostri come gli investimenti contribuiranno allo sviluppo di prodotti o servizi innovativi.

Antonia Mazza
2025-07-23 23:46:11
Numero di risposte
: 14
L'incentivo prevede una detrazione IRPEF al 65% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative.
Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 2831/2023 della Commissione europea del 13 dicembre 2023).
Fino al 31 dicembre 2024 l'incentivo ha riguardato anche gli investimenti nelle PMI innovative.
L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o PMI innovative.
Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta.
Ai sensi del nuovo Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 2831/2023 della Commissione europea del 13 dicembre 2023), la startup innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 300mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Maddalena Gatti
2025-07-23 21:42:08
Numero di risposte
: 16
Il panorama italiano dell’innovazione si arricchisce con il decreto attuativo del 7 maggio 2025 che rende operativo il “bonus fiscale” per gli investimenti in servizi qualificati per le startup innovative.
Sbloccati 40 milioni di euro a carico del “Fondo di sostegno al venture capital” per potenziare la competitività delle nuove imprese tecnologiche.
Con il decreto attuativo del 7 maggio 2025, firmato dai ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), è diventato pienamente operativo il “bonus fiscale” per gli investimenti in servizi qualificati destinati alle startup innovative.
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