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Cosa spetta a un tirocinante?

Rita Fiore
Rita Fiore
2025-08-02 06:38:54
Numero di risposte : 24
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Il tuo tirocinante ha appena varcato la soglia dell’attività dove inizierà il suo periodo formativo, e tu pretendi che svolga già in autonomia le sue mansioni. Deve imparare, e tu devi essere in grado di insegnarli. Una cosa che devi sempre tenere presente, è che il tirocinante ha bisogno di imparare: se no, non sarebbe un tirocinante, e l’avresti assunto con un regolare contratto di lavoro. Fornisci delle slide, fissa dei momenti periodici one-to-one con lui, e istituisci dei momenti di formazione dedicata in azienda: assicurati che abbia del materiale su cui scrivere e che i momenti in questione rispondano a tutti i possibili dubbi che potrebbero sorgere. La sua presenza è soprattutto funzionale all’apprendimento: questo non significa che sarà chiuso in una stanza a studiare, ma che dovrà comprendere chiaramente quali obiettivi deve raggiungere e cosa ci si aspetta da lui. Un compito importantissimo, per il tirocinio e per la sua vita professionale: ascoltare e recepire. Non dovrà ascoltare solo il tutor aziendale, ma tutte le voci con cui entra in contatto: la vita del tirocinante in azienda dovrà infatti comprendere la partecipazione a riunioni, incontri con partner e clienti, per immergere il giovane nell’azienda a 360 gradi. Ascoltando capirà le gerarchie, a chi rivolgersi e per che cosa. Si tratta di ascolto attivo, interattivo, e l’obiettivo dovrà sempre essere instaurare un dialogo con lui. Immergere il tirocinante nell’autentica vita aziendale sarà formativo e utile per lui, ma anche per il tutor: potrà valutare ciò che il tirocinante ha appreso e come si relaziona in contesti sfidanti. Una volta formata la persona, è giunto il momento di affidargli dei task, da gestire in totale o parziale autonomia. Necessaria chiarezza sullo svolgimento e sulle tempistiche: non deve sentirsi sopraffatto. Puoi affidargli parte di una mansione in collaborazione con te o con un altro membro del team, o l’intero svolgimento del compito: l’unica cosa importante è sappia esattamente cosa fare e cosa ci aspetta da lui. Lo stagista sbaglierà, è inutile pensare che non accada. Soprattutto all’inizio, se non ha mai svolto un determinato compito o utilizzato un particolare gestionale, la probabilità di andare incontro a un piccolo o grande errore è molto alta. Fissare con lui alcuni incontri periodici è indispensabile, per fornire un feedback e monitorare i progressi e le eventuali difficoltà. In ogni caso, non demoralizzarlo: è consapevole di aver sbagliato, l’importante è capire dove e come rimediare all’errore per fare in modo che non si ripeta. Convertirai il suo contratto di tirocinio in assunzione? Se lo farai, avrai diritto a sgravi contributivi molto interessanti. Ma se, per motivi di organizzazione interna non sarà possibile, devi fare comunque in modo che l’esperienza sia stata altamente formativa per lui o lei. Accogliere un tirocinante in azienda è utile anche all’azienda stessa: è possibile capire se le proprie strategie sono funzionali, e come il team si è interfacciato con una figura junior e inesperta. E a margine, uno o una stagista può portare una visione fresca nell’ambiente: ecco perché la presenza dei giovani in azienda è assolutamente da valorizzare. Abbiamo voluto trattare l’argomento in modo un po’ anomalo, un po’ per stimolare la riflessione, un po’ perché non esistono mansioni standard che un tirocinante deve svolgere: questi sono i punti essenziali del suo percorso di stage, e i task andranno calibrati sulla sua specifica personalità, esperienza e attitudine.
Assunta Ferretti
Assunta Ferretti
2025-07-25 02:33:01
Numero di risposte : 20
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Dopo il tirocinio, mille possibilità di proseguire. La normativa Italiana fornisce molti strumenti, che sono di stimolo al datore per tenere con sé una figura promettente. Insomma, per arrivare alla tanto sospirata lettera di assunzione. Esonero per le assunzioni di giovani under 36 Prevede: 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro Sgravio fino a 8.000 euro annui Può essere attivato: per un periodo massimo di 36 mesi; per assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato; di under 36, che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato nell’intera vita lavorativa; da parte di datori di lavoro che non abbiano proceduto, nei 6 mesi precedenti, o procedano nei nove mesi successivi a licenziamenti di lavoratori con la medesima qualifica. Esonero per assunzioni di donne Prevede l’esonero del 100% dei contributi per un massimo di 8mila euro: per 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato; per 18 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato; per 18 mesi complessivi, in caso di trasformazione di contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Apprendistato Prevede incentivi di vario genere: al termine del periodo di apprendistato le parti possono recedere con il solo preavviso; possibilità di inquadrare l’apprendista fino a 2 livelli sotto; sconto da IRAP per aziende fino a 9 dipendenti: 1° anno, aliquota carico del datore = 3.11% ; 2° anno, aliquota = 4.61%; 3° anno, aliquota = 11.61%. per aziende oltre i 9 dipendenti: aliquota = 11.61%. Incentivo per beneficiari Reddito di cittadinanza Prevede l’esonero del 100% dei contributi per un massimo di 8.000 euro: per il limite massimo di 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato; per il limite massimo di 12 mesi, in caso di trasformazione di contratto a tempo determinato in indeterminato; sia per rapporti p. time che full time, valido sino al 31/12/2023 Ma ce ne sono tantissimi altri previsti dalla singola regione, o applicabili in base alla situazione personale del possibile lavoratore che vanno valutati caso per caso.