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Come funziona il lavoro accessorio?

Lisa Benedetti
Lisa Benedetti
2025-08-03 20:13:37
Numero di risposte : 16
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Il lavoro occasionale è lo svolgimento di attività lavorative svolte in modo occasionale dal prestatore a favore di uno o più committenti, con compensi complessivi non superiori a 5.000 € nel corso dell’anno civile. Il prestatore di lavoro occasionale ha i seguenti diritti: assicurazione per l’invalidità, per la vecchiaia e per i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS, oltre alla copertura INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Le prestazioni occasionali possono essere rese mediante libretto di famiglia o contratti di prestazione occasionale. Il libretto di famiglia è rivolto a persone fisiche che non esercitino attività professionale o d’impresa e può essere utilizzato solo per piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità, insegnamento privato supplementare. Il contratto di prestazione occasionale è relativo a prestazioni svolte sotto la direzione altrui e non deve quindi essere confuso con il lavoro autonomo occasionale. Il compenso minimo previsto per il prestatore è pari a 9 €, con contributi e assicurazione a carico degli utilizzatori. Per l’attivazione del contratto di prestazione occasionale, l’utilizzatore deve versare le somme utilizzabili per compensare le prestazioni rese mediante la piattaforma dell’INPS. Il valore nominale del libretto di famiglia comprende 8 € a titolo di compenso del prestatore, 1,65 € a titolo di contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 € a titolo di premio assicurativo INAIL e 0,10 € a titolo di finanziamento degli oneri gestionali. L’utilizzatore dovrà provvedere poi a comunicare la prestazione sul portale e l’INPS, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, erogherà i compensi direttamente al prestatore. Non è possibile ricorrere a questa forma contrattuale per i prestatori nei confronti dei quali l’utilizzatore abbia in corso un rapporto di lavoro subordinato o una collaborazione coordinata e continuativa, o tali rapporti siano cessati da meno di 6 mesi.
Fabrizio Ferretti
Fabrizio Ferretti
2025-07-25 10:41:13
Numero di risposte : 7
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Il lavoro accessorio si è inteso regolamentare quelle prestazioni lavorative non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo, ma caratterizzate da un limite prettamente economico e dal pagamento attraverso dei voucher. Si tratta perlopiù di quelle attività lavorative che potrebbero collocarsi al di fuori della legalità, nell'ottica di una maggiore tutela del lavoratore. Per contratto di lavoro accessorio si intende l'insieme di prestazioni lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a € 7.000 netti nel corso di un anno civile. Qualora il committente sia un imprenditore o un professionista le prestazioni di lavoro accessorio rese a loro favore non possono eccedere il limite di € 2.000 nell'anno civile per ciascun lavoratore. Il pagamento della prestazione occasionale di tipo accessorio avviene attraverso i cosiddetti voucher che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL.
Clea Pagano
Clea Pagano
2025-07-25 10:25:55
Numero di risposte : 12
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Puoi svolgere un lavoro accessorio se sei: Studente Inoccupato o disoccupato Lavoratore con contratto determinato o indeterminato, a patto che non svolgi la mansione accessoria per lo stesso datore di lavoro Partita IVA in regime dei minimi Pensionato, eccetto i titolari di pensione di invalidità Lavoratore domestico Extracomunitario I committenti possono essere: Professionisti o imprenditori Enti pubblici o locali Privati Non possono avere personale che svolge mansioni di lavoro accessorio: Coloro che hanno più 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, eccetto le attività alberghiere Imprese agricole Imprese del settore edile Appalti