Quanto incide il salario accessorio sulla pensione?

Anastasio Carbone
2025-08-03 11:40:48
Numero di risposte
: 9
La retribuzione accessoria è una somma di denaro che si aggiunge alla normale retribuzione, come ad esempio gli straordinari.
Tra le molteplici voci che compongono la retribuzione del militare, idonee ad aumentare il montante contributivo, vi sono infatti proprio le retribuzioni accessorie che contribuiscono a formare l’importo mensile della pensione militare.
La nuova normativa ha reso necessario valorizzare in maniera univoca le retribuzioni accessorie, per cui in casi di periodi di servizio che non coprano l’intero anno solare tali emolumenti dovranno essere ragguagliati a importo annuo.
Così come nel caso di ferie non godute, che andranno conteggiate.
Al lavoratore spetta infatti un riposo compensativo ovvero, in alternativa, la corresponsione di un’indennità sostitutiva, nella misura prevista dalle vigenti disposizioni.

Flavio Ruggiero
2025-07-25 14:25:48
Numero di risposte
: 10
Il trattamento accessorio percepito, per effetto di quanto previsto dalla legge n, 335/95, entra a far parte della retribuzione pensionabile a decorrere dall' 1/1/1996 ma incide sulla pensione solo se, annualmente, supera il 18% dello stipendio tabellare lordo corrisposto e in godimento nel periodo di riferimento.
In sostanza si deve confrontare l'importo della maggiorazione del 18% e quello del compenso accessorio percepito nell'anno che interessa.
Il trattamento accessorio incide, per il calcolo della pensione, solo sulla quota eccedente il 18%.
Sul piano pratico rivestono importanza solo gli emolumenti accessori di una certa consistenza e percepiti dal 2000 in poi.
Se i compensi accessori percepiti dal dipendente in un determinato anno successivo al 1995/96 non superano € 3.728,47 non vi è alcuna incidenza del compenso accessorio sulla pensione.

Teresa Verdi
2025-07-25 13:23:20
Numero di risposte
: 14
Retribuzione pensionabile Ai sensi della legge 335/95, anche il trattamento accessorio dei docenti e del personale scolastico tutto entra a far parte della retribuzione pensionabile a decorrere dallo 01-01-1996 ma incide sull’assegno di pensione solo se, annualmente, supera il 18% dello stipendio tabellare lordo, scorporato dalla indennità integrativa speciale.
Calcolo sull’assegno pensionistico Prendiamo il caso di un docente che si trovi nella classe stipendiale 35, ed abbia una retribuzione stipendiale lorda annua 34.209,47.
Tale docente avrà una indennità integrativa speciale è di 6.459,63, scorporando questa indennità dallo stipendio tabellare annuo si avrà una cifra pari a 27.749,84 euro annui, facendo il 18% di 27.749,84 si ottiene 4.994,97 euro.
Ebbene se il docente dovesse prendere, con il FIS o qualsiasi altro trattamento accessorio, una cifra uguale o superiore a 4.994,97 euro, allora questo trattamento accessorio rientrerebbe nel computo dell’assegno pensionistico.

Rosalba Moretti
2025-07-25 13:20:22
Numero di risposte
: 16
Ai sensi della legge 335/95, anche il trattamento accessorio dei docenti e del personale scolastico tutto entra a far parte della retribuzione pensionabile a decorrere dallo 01-01-1996 ma incide sull’assegno di pensione solo se, annualmente, supera il 18% dello stipendio tabellare lordo, scorporato dalla indennità integrativa speciale.
Facciamo un esempio Prendiamo il caso di un docente collaboratore del dirigente scolastico, nella classe stipendiale 28.
Supponendo che il docente sia laureato e abbia titolarità alla scuola secondaria di II grado, avrà uno stipendio tabellare annuo di 32.601,37, la sua indennità integrativa speciale è di 6.459,63.
Scorporando questa indennità dallo stipendio tabellare annuo si avrà una cifra pari a 26.141,74 euro annui, facendo il 18% di 26.141,74 si ottiene 4.705,51 euro.
Ebbene se il docente collaboratore del dirigente scolastico dovesse prendere, con il FIS o altro trattamento accessorio, una cifra uguale o superiore a 4.705,51 euro, allora questo trattamento accessorio rientrerebbe nel computo dell’assegno pensionistico.
Retribuzione professionale docente Si deve tenere conto che la parte di stipendio che i docenti prendono sotto l’acronimo R.P.D., ovvero Retribuzione Professionale Docente, è un vero e proprio compenso accessorio che mensilmente è, per chi si trova nella classe stipensiale 28, di 273, 20 euro.
Compensi accessori sono anche le ore eccedenti che il docente riceve per l’intero anno scolastico, fino ad un massimo di 6 ore oltre l’orario cattedra di 18 ore, con pagamento da parte della Ragioneria Territoriale dello Stato.
Altro caso di compenso accessorio è la diaria degli esami di Stato per la scuola secondaria di II grado.

Michele Valentini
2025-07-25 11:52:24
Numero di risposte
: 17
La diminuzione della massa stipendiale negli ultimi anni di lavoro produce un minor reddito annuo sul quale sono versati i contributi e, quindi, una riduzione della pensione. Tuttavia, dato che parliamo di elementi variabili della retribuzione, elementi che per loro natura non hanno caratteristiche di fissità e continuità, bisogna ricordare che essi, per il pubblico impiego, entrano nella base pensionabile solo dal 1996 e pertanto non hanno sostanziale rilevanza nella determinazione della pensione per le anzianità antecedenti a tale data. Per quanto riguarda le anzianità maturate dopo il 1996 sino alla data di pensionamento questi elementi hanno rilevanza solo se il loro importo risulta superiore al 18% della maggiorazione della base pensionabile composta dallo stipendio tabellare e degli altri assegni pensionabili previsti dal DPR 1092/1973 per i dipendenti delle amministrazioni dello stato. In sostanza, nel caso di specie, la riduzione degli elementi variabili potrebbe non avere alcuna rilevanza nella determinazione dell'assegno. In caso contrario è immaginabile un effetto negativo sulle quote contributive di pensione maturate dopo il 2011. Trascurabile, invece, l'effetto sulla quota B di pensione con riferimento all'anzianità maturata dal 1996 al 2011 in quanto l'incidenza di un calo della retribuzione negli ultimi due anni di lavoro è comunque compensata dal fatto che la retribuzione pensionabile viene determinata sulla base degli ultimi 10 anni. In definitiva solo se il "peso" di questi elementi sullo stipendio complessivo è molto rilevante ci sarà un effetto sulla pensione. In ogni caso si tratterà comunque di un effetto non molto intenso per le ragioni appena esposte.

Massimo Piras
2025-07-25 10:46:07
Numero di risposte
: 11
La legge 335/95 precisa che il trattamento accessorio entra a far parte della retribuzione pensionabile a decorrere dal 1° gennaio 1996.
Ha un’incidenza sulla pensione solo se annualmente, supera il 18% dello stipendio lordo tabellare.
Lo stipendio preso in considerazione dev’essere scorporato dall’integrativa speciale.
Quindi, il trattamento accessorio, incide nel calcolo pensionistico solo sulla quota eccedente il 18%.
Praticamente hanno rilevanza solo gli emolumenti accessori di una certa consistenza.
Da considerare che la retribuzione professionale docenti è un compenso accessorio desumibile dai decreti di ricostruzione carriera.
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