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Differenza tra lavoro accessorio e prestazione occasionale?

Felicia Conti
Felicia Conti
2025-08-16 07:54:01
Numero di risposte : 29
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Il lavoro autonomo occasionale riguarda quelle prestazioni d’opera o di servizio. Effettuate dietro ad un corrispettivo in via occasionale è senza vincoli di subordinazione né di coordinazione da parte del committente. La prestazione non deve essere continua e duratura. Completamente diverso è invece il lavoro accessorio. Al contrario del lavoro autonomo occasionale, è un’attività di tipo subordinato, che presenta quindi un committente stabilito. In questo caso, l’attività di lavoro non è autonoma ma alle dipendenze di un committente. Colui che richiede l’esecuzione dei lavori, avrà in suo possesso due strumenti: il libretto di famiglia per i soggetti non professionali e il contratto di prestazione occasionale per le piccole imprese e i professionisti.
Luca Moretti
Luca Moretti
2025-08-09 14:35:56
Numero di risposte : 30
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Le prestazioni di lavoro accessorio sono attività lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne. Le prestazioni occasionali, a differenza di quelle di tipo accessorio, sono prestazioni lavorative di natura autonoma, erogate a favore di un soggetto senza il vincolo di subordinazione e con il carattere dell'occasionalità. Il rapporto di lavoro occasionale, anche con più datori di lavoro, non può dar luogo a un reddito superiore a 5.000 euro annui con riferimento al medesimo committente. A partire dall'1 gennaio 2004 scatta per gli esercenti attività di lavoro occasionale l'obbligo di iscrizione nella gestione separata dei collaboratori se il reddito annuo derivante da tale attività è superiore ai 5.000 Euro.
Nicoletta De rosa
Nicoletta De rosa
2025-08-04 11:16:51
Numero di risposte : 19
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Lavoro a chiamata e lavoro accessorio si tratta in entrambi i casi di lavoro subordinato: il lavoratore in cambio della retribuzione si impegna a prestare il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro. Lavoro a chiamata spesso chiamato lavoro intermittente è un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro; questo ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo, in base alle sue esigenze. Per l’utilizzo del lavoro intermittente è necessaria un’assunzione vera e propria: il lavoratore sarà considerato, durante il periodo della chiamata, un lavoratore subordinato a tutti gli effetti. Per l’utilizzo invece del contratto di prestazione occasionale l’azienda e il prestatore innanzitutto dovranno registrarsi sulla apposita piattaforma INPS. I lavoratori a chiamata vengono quindi pagati con le stesse modalità degli altri lavoratori. La nuova prestazione occasionale prevede però che l’azienda eroghi almeno l’equivalente di 3 ore di prestazione per ogni giornata denunciata, anche nel caso in cui la prestazione sia stata inferiore alle 3 ore. Inoltre la retribuzione minima obbligatoria è di 9€ nette all’ora (in totale circa € 12,30 lordi orari). Questi ultimi due aspetti possono spingere alcune aziende a preferire il lavoro intermittente, nel quale non sono previste prestazioni orarie minime.
Giuliano Piras
Giuliano Piras
2025-07-25 10:51:49
Numero di risposte : 30
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Il lavoro accessorio si utilizza in diversi ambiti: agricolo, commerciale, turistico, dei servizi, della Pubblica Amministrazione, rispettando comunque i vincoli di contenimento delle spese di personale previsti dalla normativa di settore, oppure, dai patti di stabilità interni. Per contratto di lavoro accessorio si intende l'insieme di prestazioni lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a € 7.000 netti nel corso di un anno civile. Il Decreto Legislativo n. 81/2015 ha confermato il venire meno della caratteristica dell'occasionalità - già eliminata dal Decreto Legge 76/2013 - e la possibilità che il lavoro accessorio possa essere usato per qualsiasi tipo di attività. Il pagamento della prestazione occasionale di tipo accessorio avviene attraverso i cosiddetti voucher che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL. In generale è vietato ricorrere al lavoro accessorio per l'esecuzione di appalti di opere o servizi.