Come funziona il contratto ad uso foresteria?

Sandra Montanari
2025-07-25 22:32:23
Numero di risposte
: 16
Il contratto uso foresteria è una tipologia di contratto di locazione particolare.
Il contratto prevede infatti l’affitto di un immobile da parte di una persona giuridica per consentire ai propri lavoratori di abitarvici.
Il contratto ad uso foresteria è escluso dalla disciplina della legge 431 del 1998 relativa alle locazioni abitative perché rientra nella categoria di locazioni dette “completamente libere”.
Per esempio, il locatore ed il conduttore possono accordarsi per le condizioni del contratto, senza avere vincoli di durata o di canone.
Solo le persone giuridiche possono comparire come locatari/conduttori sul contratto uso foresteria.
L’importo del canone è libero.
L’immobile adibito a foresteria non può essere usato come ufficio o per attività industriali e commerciali.
Più in generale, questo contratto non può essere usato per scopi diversi dalla foresteria come l’uso abitativo, l’uso commerciale o l’uso turistico.
Data la temporaneità dell’utilizzo dell’immobile locato ad uso foresteria, il conduttore non potrà stabilirci la residenza.

Mercedes Moretti
2025-07-25 22:24:59
Numero di risposte
: 11
Stipulando un contratto di abitazione ad uso foresteria una società prende in affitto un immobile per far sì che ne usufruiscano i suoi dipendenti.
La differenza principale con gli altri contratti di locazione è il fatto che il locatario è una persona giuridica e non fisica.
Gli inquilini quindi non sono sempre gli stessi, ma possono differire nel corso del tempo.
È ad esempio il caso di un’azienda con più filiali che per necessità lavorative ha bisogno di applicare una turnazione degli impiegati in una determinata città lontana dalla sede principale.
Altra particolarità del contratto di abitazione uso foresteria è che coinvolge tre parti: il proprietario, il locatario e l’inquilino che non è colui che ha stipulato il contratto.
Perché conviene affittare la propria abitazione ad uso foresteria
A differenza della altre locazioni che sono disciplinate dalla legge 431/1998, per una abitazione ad uso foresteria il contratto si rifà unicamente alle norme del Codice Civile.
La legge consente in pratica di stipulare un contratto senza vincoli predefiniti, lasciando alle parti la libertà di decidere importo della cauzione, durata e vincoli.
L’unico limite indicato è che un contratto di questo tipo non può superare i 30 anni.
Il locatore interagisce con una persona giuridica che in genere è più affidabile di una persona fisica.
Può decidere di stabilire i termini del contratto senza vincoli di tempo o di canone.
Può usufruire di deduzioni Irpef.
Anche la società che stipula contratti di abitazione uso foresteria può beneficiare di agevolazioni fiscali.
Non sussistono poi i limiti temporali così da affittare una casa per tutto il tempo che si vuole.

Prisca Pellegrino
2025-07-25 22:21:47
Numero di risposte
: 10
Il contratto ad uso foresteria è un accordo tra il locatore e una società di capitali che affitta l’abitazione per i propri dipendenti o collaboratori fuori sede. L’agenzia immobiliare Radovix, lavorando a Milano, la città del business per eccellenza, conosce molto bene questo contratto. Il termine “foresteria” ci fa pensare immediatamente all’ospitalità di cui gode un forestiero in cerca di ristoro durante un viaggio. Infatti, in ambito immobiliare, si chiama contratto ad uso foresteria un accordo per l’affitto di un’abitazione per un determinato periodo di tempo a soggetti “di passaggio”, giusto per il tempo di portare a termine un impiego. Con questa tipologia di locazione, il proprietario dell’immobile non stipula il contratto direttamente con il potenziale inquilino, ma con una società di capitali che necessita di un’abitazione da destinare all’utilizzo, anche turnario, dei suoi collaboratori e dipendenti, che abbiano bisogno di un alloggio per il tempo necessario allo svolgimento di un determinato progetto lontano dalla loro residenza. Il contratto ad uso foresteria è vantaggioso perché libera i contraenti da tutte quelle restrizioni dettate dalla legge 431/1998 sulle locazioni abitative: il contratto a uso foresteria è soggetto esclusivamente alle norme previste dal codice civile in materia di locazione. Possono decidere insieme le condizioni, la durata, il canone, l’anticipo, se far scadere il contratto o rinnovarlo al suo termine, ecc., con il solo obbligo di indicare l’uso foresteria e di attenersi al limite massimo di 30 anni imposto dal codice civile per la durata del contratto. Se si è interessati alla stipula di un contratto ad uso foresteria, che sia in veste di locatore o conduttore, conviene affidarsi sempre ai consigli di un professionista, proprio perché la libertà decisionale che caratterizza questa tipologia di accordo richiede capacità ed esperienza, affinché il contratto sia redatto nel modo migliore per entrambe le parti.

Artemide Martino
2025-07-25 22:07:16
Numero di risposte
: 13
Il contratto di locazione a uso foresteria è una tipologia di affitto breve che consente alle aziende di acquisire la disponibilità di appartamenti da mettere al servizio dei suoi dipendenti.
Il contratto di locazione a uso foresteria è una tipologia di affitto temporaneo che dà la possibilità a una società di prendere in affitto un appartamento per destinarlo a residenza dei propri dipendenti.
I soggetti che stipulano l’accordo, quindi, sono tre: il proprietario dell’immobile, una società che lo prende in locazione assumendosi tutti gli obblighi connessi al rapporto di locazione, riservandosi il diritto di darlo in comodato o sublocazione ad un suo dipendente o collaboratore, e l’effettivo inquilino, collaboratore dell’azienda, che prenderà effettivamente domicilio presso l’abitazione, la cui identità deve comunque essere riportata nel contratto.
Il contratto di affitto uso foresteria non viene regolato dalla legge 431/1998, a cui si fa riferimento per gli affitti ad uso abitativo, ma rientra nelle norme che riguardano le locazioni completamente libere, regolamentate dagli articoli 1571 e successivi del Codice civile.
Questo consente al proprietario di casa di stabilire con le aziende in modo più libero degli accordi relativi al contratto di locazione, come ad esempio il canone, la durata e il deposito cauzionale.
Si può accordare per un canone più alto di quello previsto dall’accordo per i canoni concordati, si può accordare per una durata più lunga dei 18 mesi previsti per i contratti transitori e si può accordare per un deposito cauzionale più alto, dal momento che la legge 431/1998 stabilisce un massimo di tre mensilità per il deposito cauzionale.
Per il proprietario il contratto ad uso foresteria comporta vantaggi e svantaggi, come ad esempio la possibilità di interagire con un soggetto la cui solvibilità è più verificabile ed il cui rischio di occupazione abusiva dell’immobile è pressoché inesistente.

Gabriella Carbone
2025-07-25 21:37:14
Numero di risposte
: 17
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