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Quando va in prescrizione un abuso edilizio?

Artemide De luca
Artemide De luca
2025-08-15 05:05:30
Numero di risposte : 18
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Un abuso edilizio si verifica quando vengono realizzati interventi senza i permessi necessari o in modo diverso da quanto autorizzato. Se un abuso edilizio risale a più di vent’anni, il reato penale di abuso potrebbe essere prescritto. La prescrizione avviene generalmente dopo 4 anni dal compimento dell’abuso, a meno che non vi siano stati atti interruttivi come decreti di citazione a giudizio. Tuttavia, mentre il reato penale può estinguersi, l’illecito amministrativo non conosce prescrizione: questo significa che il Comune potrebbe comunque ordinare la demolizione dell’opera abusiva in qualsiasi momento. La prescrizione del reato penale e l’illecito amministrativo è un aspetto fondamentale nel valutare se sia possibile ottenere una sanatoria. Mentre il reato penale può prescrivere, l’illecito amministrativo non ha un termine di prescrizione, permettendo al Comune di intervenire anche dopo molti anni.
Fabrizio Ferretti
Fabrizio Ferretti
2025-08-05 09:13:29
Numero di risposte : 11
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Il reato di abuso edilizio è soggetto a prescrizione. Per il reato di abuso edilizio i termini di prescrizione sono fissati a: 4 anni dal compimento dell’illecito senza atti interruttivi della prescrizione. 5 anni dal compimento dell’illecito se c’è stato un atto interruttivo, nel quale caso la decorrenza della prescrizione è l’accertamento o l’avvenuto sequestro o, in assenza di tali interventi, la sentenza di primo grado. L’illecito amministrativo no: il Comune può dunque disporre la demolizione del manufatto abusivo anche nel caso in cui siano decorsi i termini di prescrizione del reato edilizio. L’ordine di demolizione non si prescrive mai.
Evita Coppola
Evita Coppola
2025-07-26 12:19:35
Numero di risposte : 17
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La prescrizione decorre dal momento in cui l’abuso è stato commesso. Nei casi in cui fosse complesso risalire a questo termine, è rilevante il momento in cui le autorità accertano la presenza dell’abuso edilizio. Il reato urbanistico ha natura di reato permanente, la cui consumazione ha inizio con l’avvio dei lavori di costruzione e perdura fino alla cessazione dell’attività edificatoria abusiva. La cessazione dell’attività si ha con l’ultimazione dei lavori per completamento dell’opera, con la sospensione dei lavori volontaria o imposta o con la sentenza di primo grado, se i lavori continuano dopo l’accertamento del reato e sino alla data del giudizio. Per i reati in campo edilizio i termini di prescrizione variano dai 4 anni fino a 7 anni e mezzo. Tali termini si estendono in presenza di atti interruttivi della prescrizione come il decreto di citazione a giudizio, la sentenza di condanna e l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari.
Ugo Villa
Ugo Villa
2025-07-26 11:21:21
Numero di risposte : 10
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Il reato di abuso edilizio si prescrive in 4 anni, a condizione che nel frattempo non ci siano atti interruttivi. Si prescrive in 5 anni se intervengono atti interruttivi, come il decreto di citazione a giudizio, l’interrogazione davanti ad un pubblico ministero o la richiesta di archiviazione. La prescrizione può essere sospesa in determinate circostanze, ad esempio durante un procedimento giudiziario o durante il periodo in cui l’abuso edilizio è oggetto di sanzioni o ordinanze di demolizione. Una volta che un abuso edilizio è prescritto, il reato si estingue e non può più essere perseguito legalmente. Tuttavia, è importante notare che le opere abusive rimangono e possono comportare ulteriori conseguenze. Nonostante la prescrizione del reato, l’autorità competente può ancora richiedere la rimozione delle opere abusive.
Guido Mancini
Guido Mancini
2025-07-26 09:42:24
Numero di risposte : 15
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L’abuso edilizio costituisce sia illecito amministrativo che reato penale. Ma, per questo secondo caso, è prevista la prescrizione che si verifica quando non viene emessa una sentenza definitiva nei confronti dell’imputato entro un determinato periodo temporale stabilito dalla legge. Le sue tempistiche, che vanno calcolate dal giorno in cui l’opera incriminata è stata completata o dal momento di sospensione dei lavori di costruzione, sono le seguenti: 4 anni, se non intervengono atti che interrompano la prescrizione; 5 anni, se invece i suddetti atti intervengono. Tuttavia a complicare la faccenda subentra il fatto che un abuso edilizio è anche un illecito amministrativo, il quale non può andare in prescrizione, lasciando sempre pendente una delle sue conseguenze principali, la demolizione dell’edificio.
Damiana Martini
Damiana Martini
2025-07-26 09:31:52
Numero di risposte : 20
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Il reato di abuso edilizio è passibile di prescrizione, che può verificarsi in quattro o cinque anni a seconda della presenza o meno di atti interruttivi. Il reato si prescrive in quattro anni se non vi sono atti interruttivi. Diversamente, si prescrive in cinque anni se vi sono atti interruttivi, come il decreto di citazione a giudizio, l’interrogatorio davanti al pubblico ministero o la decisione sulla richiesta di archiviazione. Per il reato di abuso edilizio, la giurisprudenza più recente ha affermato che la consumazione del reato ha natura permanente, ovvero si protrae fino a quando il responsabile non presenta la denuncia o non termina l’intervento edilizio. La consumazione del reato ha inizio con l’avvio dei lavori di costruzione e perdura fino alla cessazione dell’attività edificatoria abusiva. Ai fini della decorrenza della prescrizione, rilevano comunque: l’ultimazione dell’opera abusiva, la sentenza di primo grado, l’esecuzione del provvedimento interruttivo dell’abuso e la desistenza e demolizione volontaria.