Quanto costa ottenere la sanatoria con il decreto salva casa?

Cirino Santoro
2025-07-26 13:32:02
Numero di risposte
: 7
La versione definitiva del Dl n.69/2024 taglia di quasi due terzi le sanzioni a carico di coloro che vorranno sanare un abuso, da 30mila euro la multa scende a 10mila euro.
Il testo originale del Salva Casa, infatti, prevedeva che la sanzione fosse pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, in una cifra compresa tra i 1.032 euro e i 30.987 euro.
La versione definitiva del ddl, pronta per la conversione, stralcia questi passaggi.
Il comma 5 stabilisce che per ottenere il permesso di costruire in sanatoria e la SCIA in sanatoria, si dovrà pagare prima una sanzione, a titolo di oblazione pari a:
– pari al contributo di costruzione in misura doppia, per il permesso di costruire;
– pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile valutato dall’agenzia del territorio in caso di SCIA in sanatoria, in una misura determinata dal responsabile del procedimento, compresa tra euro 1.032 e euro 10.328, per gli interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività.
In misura compresa tra euro 516 e euro 5.164, nei casi in cui l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia.
Insomma cifre decisamente più basse rispetto alla versione iniziale del testo.

Michele Palmieri
2025-07-26 12:32:46
Numero di risposte
: 18
Il Salva Casa consente la sanatoria delle irregolarità edilizie, prima insanabili, attraverso un procedimento di accertamento della conformità e il pagamento della relativa sanzione.
La legge Salva Casa fissa l’importo dell’oblazione:
- al doppio del contributo di costruzione o al contributo per il rilascio del permesso di costruire aumentato del 20% in caso di intervento realizzato in parziale difformità dal permesso di costruire;
- al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile, in misura non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 euro se l'intervento è stato eseguito in assenza o in difformità dalla Scia;
- a una somma determinata previa perizia di stima ed equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito, se l’intervento è stato eseguito in assenza o difformità dall'autorizzazione paesaggistica.
Il listino prezzo delle sanzioni dovrebbe quindi evitare qualunque discrezionalità ed assunzione di responsabilità ai tecnici, ma anche consentire di risparmiare il tempo necessario per le perizie sul valore degli immobili e dei danni arrecati dagli interventi abusivi.
Facilitando il processo di sanatoria edilizia del Salva Casa, il Ministro ritiene che gli immobili torneranno sul mercato: i privati potranno decidere se venderli o ristrutturarli e contemporaneamente la Pubblica Amministrazione sfoltirà le pratiche e incasserà risorse.

Morgana Galli
2025-07-26 11:45:49
Numero di risposte
: 20
Il decreto Salva casa in bozza prevede dei costi per sanare le irregolarità formali presenti in molti immobili italiani.
I costi, dice il decreto, dovranno essere parametrati alla irregolarità commessa e al maggior valore acquisito dall'immobile.
Al fine di sanarli, si presenterà una Scia o un permesso di costruire in sanatoria pagando una sanzione che varia da 1.000 a 31.000 euro da commisurare rispetto all'aumento del valore dell’immobile.
In caso di irregolarità, un’opera può essere sanata solo quando ci sia l’allineamento sia alla normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della realizzazione sia a quella in vigore al momento della presentazione dell’istanza.
Con le nuove regole si modifica la procedura e la doppia conformità resterà solo per gli abusi totali, comunque non sanabili.
Si introduce una semplificazione per le ipotesi di difformità parziale rispetto al titolo depositato.
Ad esempio si tratta di irregolarità tipo la chiusura di una veranda o la realizzazione di una stanza non dichiarata.

Luigi Morelli
2025-07-26 09:37:42
Numero di risposte
: 11
La disposizione di cui all'articolo 36-bis comma 5 prevede, quindi, che il rilascio del permesso e la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria siano subordinati al pagamento, a titolo di oblazione, di un importo differenziato in base alle diverse tipologie di interventi e in base al rispetto o meno della doppia conformità.
Quindi, in virtù del comma 5 dell'art.36-bis, la sanzione sarà:
pari al doppio del contributo di costruzione ovvero, in caso di gratuità a norma di legge, determinato in misura pari a quella prevista dall'articolo 16, incrementato del 20 per cento in caso di interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire, nelle ipotesi di cui all'articolo 34, e in caso di variazioni essenziali ai sensi dell'articolo 32.
Il 20% non si applica in caso di doppia conformità classica;
pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile valutato dai competenti uffici dell'Agenzia delle entrate, in una misura, determinata dal responsabile del procedimento, non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 euro ove l'intervento sia eseguito in assenza della SCIA o in difformità da essa, nei casi di cui all'articolo 37, e in misura non inferiore a 516 euro e non superiore a 5.164 euro ove l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.
In caso di interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla SCIA ex art.37, se il comune ritiene che tale intervento non abbia aumentato il valore venale dell'immobile si applicherà l'oblazione nelle soglie minime edittali di cui all'articolo 36-bis, comma 5, lettera b), cioè euro 1.032 e 516 a seconda del tipo di doppia conformità, senza dover coinvolgere il Fisco.
Il pagamento delle sanzioni si articola in due fasi:
il pagamento del contributo dovuto, a titolo di anticipazione dell'oblazione, ai fini della presentazione della richiesta di rilascio di titoli in sanatoria;
il pagamento del conguaglio risultante dalla differenza del valore dell'oblazione, determinato dall'amministrazione competente, e il valore del contributo già versato.

Quasimodo Marini
2025-07-26 08:42:59
Numero di risposte
: 11
Le tariffe per le oblazioni, previste dal decreto, vanno da 1.032 a 10.328 euro. Tuttavia, se l'intervento è conforme alla normativa urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della sua realizzazione sia al momento della presentazione della domanda, l'importo richiesto sarà compreso tra 516 e 5.164 euro. Il Ministro Salvini ha spiegato che l’esigenza di una circolare esplicativa nasce dall’esigenza di contrastare la c.d. paura della firma da parte dei funzionari comunali, particolarmente preoccupati a causa delle indagini condotte dalla procura di Milano, aventi ad oggetto alcune possibili irregolarità nei cantieri. Una circolare del MIT indicherà il costo delle oblazioni necessarie per sanare le irregolarità edilizie, ai sensi del nuovo decreto Salva Casa. Il Ministero delle Infrastrutture sta preparando una circolare esplicativa contenente una sorta di listino prezzi, con lo scopo di aiutare i Comuni, che stanno incontrando parecchie difficoltà nel calcolare l’ammontare delle oblazioni da richiedere ai cittadini i quali vogliano regolarizzare piccole difformità edilizie. La circolare fornirà indicazioni precise sugli importi da corrispondere per ogni intervento edilizio, rispettando i limiti minimi e massimi previsti dal decreto-legge n. 69/2024.
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