Quali sono le novità introdotte dal piano salva casa 2024 per il cambio di destinazione d'uso?

Emidio Esposito
2025-08-04 05:25:49
Numero di risposte
: 14
Il cambio di destinazione d’uso con il Salva Casa può risultare più semplice. Tuttavia, la semplificazione non è uniforme sul territorio nazionale perché l’ultima parola spetta alle Regioni.
Questo significa che le semplificazioni introdotte dal Salva Casa in materia di cambi di destinazione d’uso devono essere consentite dalla normativa regionale.
Solo le Regioni, infatti, possono decidere se le semplificazioni al cambio di destinazione d’uso del Salva Casa sono compatibili con le specificità territoriali.
In base al Decreto Salva Casa, per le unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate, sono le norme regionali che individuano i casi in cui il cambio di destinazione d’uso tra categorie funzionali diverse è consentito.
In assenza di una disciplina regionale specifica, non si possono applicare le semplificazioni per il cambio di destinazione d’uso del Salva Casa: questo vuol dire che non si può procedere con Scia, ma è necessario richiedere il permesso di costruire.
I cambi di destinazione d’uso del Salva Casa sono uno dei tanti temi toccati dalle linee guida con cui il Ministero delle Infrastrutture ha tentato di sciogliere i dubbi.
Le linee guida spiegano, ad esempio, che i Comuni devono motivare le specifiche condizioni introdotte negli strumenti urbanistici per contingentare le richieste di cambio d’uso e preservare l’assetto e lo sviluppo armonico del territorio.
Le linee guida contengono anche un chiarimento sui lavori eventualmente eseguiti contestualmente al cambio di destinazione d’uso.
Il Mit ha precisato che non sono le opere a determinare la rilevanza urbanistica del cambio di destinazione d’uso e che i lavori incidono sui permessi da richiedere.

Soriana Serra
2025-07-26 09:45:02
Numero di risposte
: 11
Il mutamento della destinazione d'uso della singola unità immobiliare all'interno della stessa categoria funzionale è sempre consentito, nel rispetto delle normative di settore, ferma restando la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni.
Il mutamento della destinazione d'uso della singola unità immobiliare tra diverse categorie funzionali è sempre consentito per le unità ubicate in edifici nelle seguenti zone: A, B o C di cui all’art. 2 del D.M. 1444/1968.
Anche qui nel rispetto delle normative di settore e ferma restando la possibilità, per gli strumenti urbanistici comunali, di fissare specifiche condizioni.
Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile o di una singola unità immobiliare si considera senza opere se non comporta l'esecuzione di opere edilizie o se le opere da eseguire sono riconducibili agli interventi di cui all'art. 6 D.P.R. 380/2001.
Il mutamento della destinazione d’uso della singola unità immobiliare all’interno della stessa categoria funzionale è sempre soggetto a SCIA.
Il mutamento della destinazione d’uso della singola unità immobiliare tra diverse categorie funzionali è soggetto al titolo richiesto per l'esecuzione delle opere necessarie al mutamento di destinazione d'uso, ma se le opere sono soggette a CILA, si applica comunque la SCIA.
Il cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate è disciplinato dalla legislazione regionale, la quale prevede i casi in cui gli strumenti urbanistici comunali possono individuare specifiche zone in cui le disposizioni di cui ai commi 1-ter, 1-quater e 1-quinquies si applicano anche alle unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate.
Leggi anche
- Quando è diventato legge il decreto salva casa?
- Quando è stato pubblicato il decreto Salva Casa?
- Cosa prevede il decreto salva casa 2025?
- Quando va in prescrizione un abuso edilizio?
- Chi ha voluto il decreto salva casa?
- Quanto costa ottenere la sanatoria con il decreto salva casa?
- Quali sono le novità sul condono salva casa per il 2024?