:

Quanto si paga di tasse su un affitto commerciale?

Evita Bellini
Evita Bellini
2025-08-07 17:16:57
Numero di risposte : 16
0
Sono generalmente diverse le tasse 2024 che si pagano su un negozio affittato come: Imposte sul contratto di affitto e relative ai canoni di locazione; imposta sui rifiuti Tari; Imu; Tosap. Il costo da pagare per le tasse di un negozio in affitto non sono certo basse. Non sono, però, fisse ma molto variabili e dipendono da grandezza, ubicazione del negozio, ecc. Innanzitutto l'importo delle tasse un negozio locato dipendono dallo scaglione fiscale di appartenenza, cioè della fascia di reddito in cui si rientra, che sono tre del 23% per i redditi fino a 28mila euro, del 35% per redditi tra 28mila e 50mila euro, e del 43% per redditi superiori ai 50mila euro. In generale, possiamo dire l'importo delle tasse da pagare su un negozio in affitto possono aggirarsi tra i circa 4mila e anche gli oltre 10mila-20mila euro per i negozi di più grandi dimensioni e centrali.
Fabiano Rossi
Fabiano Rossi
2025-07-27 19:12:49
Numero di risposte : 22
0
La cedolare secca per immobili commerciali è una tassazione agevolata, che comporta il pagamento dell’imposta sostitutiva ai fini Irpef, stabilita nella misura del 21%, oltre alle addizionali. Gli aderenti alla cedolare secca si impegnano a pagare una imposta sostitutiva dell'Irpef, oltre alle addizionali, evitando di corrispondere le imposte di bollo e di registro che sono dovute nel momento della registrazione, della proroga o della risoluzione del contratto di affitto. La possibilità di passare al regime della cedolare secca, grazie alla Legge di Bilancio per l'anno 2019, è ora estesa anche agli immobili dati in locazione ad uso commerciale. Si tratta di un'importante novità che consente di pagare l'imposta sostitutiva Irpef al 21%. Nel rispetto dei presupposti previsti dalla Legge di Bilancio 2019, la cedolare secca sostituisce l'Irpef. Coloro che scelgono questo regime, oltre a pagare l'imposta sostitutiva al 21% e le addizionali, saranno esonerati dal pagamento dell'imposta di registro e di bollo.
Demis Rinaldi
Demis Rinaldi
2025-07-27 17:18:21
Numero di risposte : 18
0
L’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato. Fabbricati a uso abitativo 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Fabbricati strumentali per natura 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva. 2% del canone, negli altri casi. Fondi rustici 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Altri immobili 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro. Il versamento per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro. Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto. Per ogni copia da registrare, l’imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.
Diamante Ferri
Diamante Ferri
2025-07-27 17:07:10
Numero di risposte : 12
0
Le locazioni di fabbricati a uso commerciale sono soggette all’IRPEF. Il calcolo dell’imposta si calcola assumendo il maggior valore tra il canone risultante dal contratto di locazione ridotto forfettariamente del 5% e la rendita catastale rivalutata del 5%. Per i contratti di locazione commerciali stipulati da persone fisiche, si applica l’Imposta di Registro al 2% sul corrispettivo annuo. È del 2%, ma diventa una tassa fissa di 200 euro se il locatore è un’impresa soggetta all’IVA sulla locazione. L’Imposta di Bollo deve essere applicata una marca da bollo da 16 euro ogni 4 pagine o 100 righe del contratto. Per maggiori dettagli e informazioni specifiche, consulta il tuo consulente fiscale o legale di fiducia.