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Quando si applica il licenziamento disciplinare?

Olimpia Parisi
Olimpia Parisi
2025-07-28 06:09:36
Numero di risposte : 17
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Il licenziamento disciplinare è riservato a condotte gravi o reiterate, che compromettono il rapporto fiduciario. La giurisprudenza considera illegittimo un licenziamento disciplinare se l’addebito è contestato con eccessivo ritardo. In questo caso, in passato si parlava di vizio procedurale, oggi la Cassazione a Sezioni Unite lo considera un vizio sostanziale, con diritto del lavoratore alla reintegrazione o all’indennità fino a 24 mensilità. Il licenziamento disciplinare può fondarsi su giusta causa, comportamenti gravissimi che impediscono la prosecuzione del rapporto anche per il solo preavviso, o su giustificato motivo soggettivo, inadempimenti meno gravi, che però giustificano il recesso, previo preavviso. Il licenziamento va sempre comunicato per iscritto e produce effetto dal giorno della contestazione, salvo diversa indicazione. Il licenziamento disciplinare è uno strumento delicato, che richiede attenzione a ogni fase del procedimento, un errore formale o una valutazione sproporzionata della gravità possono compromettere l’intero provvedimento.
Lamberto Fabbri
Lamberto Fabbri
2025-07-28 06:05:09
Numero di risposte : 9
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Il licenziamento disciplinare è quel provvedimento di licenziamento motivato sulla base di un comportamento non consono del lavoratore riguardo agli obblighi che questo ha nei confronti dell’azienda. Secondo la legge sono due i casi in cui si può incorrere nel licenziamento per motivi disciplinari: uno è il licenziamento per giusta causa, il caso più grave, mentre l’altro è il licenziamento per giustificato motivo soggettivo. La gravità della fattispecie è tale tanto che l’ordinamento consente se vi è giusta causa anche il licenziamento con contratto a tempo determinato, altrimenti praticamente impossibile da terminare prima della scadenza. Rientrano in questa categoria quei comportamenti quali la minaccia ai colleghi o al datore di lavoro, l’insubordinazione, il commettere reati di particolare gravità ma anche comportamenti scorretti nei confronti dell’azienda quali l’abuso della malattia o l’assenza ingiustificata dal lavoro e ripetuta nel tempo. In linea generale quindi si può dire che il licenziamento disciplinare è possibile sia per i contratti a tempo indeterminato che per quelli a tempo determinato anche se in questo caso il motivo deve essere di gravità tale da dare luogo alla giusta causa, in mancanza della quale si tratterebbe di un licenziamento disciplinare illegittimo.