Come funziona il lavoro a chiamata?

Silvana D'angelo
2025-08-25 17:19:38
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Il contratto a chiamata – anche detto “lavoro intermittente” - è una forma di contratto di lavoro in cui il lavoratore viene chiamato dal datore di lavoro solo quando è necessario, in base alle esigenze dell'azienda.
In caso contempli l’obbligo di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, durante i periodi di inattività il lavoratore percepisce un’indennità il cui importo dipende dalla contrattazione collettiva.
Il contratto a chiamata è un contratto a tempo determinato o indeterminato con cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro, che può chiamarlo al bisogno nell’arco della settimana, del mese o dell’anno, per motivi individuati dalla Legge.
È riservato ai lavoratori minori di 24 e maggiori di 55 anni, per un numero massimo di 400 giornate lavorative nel corso di tre anni solari.
Superato questo limite - che non riguarda però i settori del turismo, dello spettacolo e dei pubblici servizi - il rapporto si trasforma in lavoro a tempo pieno e indeterminato.
All’interno del contratto a chiamata, che deve essere stipulato in forma scritta, il datore di lavoro deve specificare: la sua durata; il motivo che lo giustifica; il luogo e la modalità della prestazione; il preavviso della chiamata; il trattamento economico e normativo; i tempi e le modalità del pagamento della retribuzione e dell’indennità di disponibilità.
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