Quali sono le tasse che gli eredi devono pagare?

Domenica Grasso
2025-09-16 05:08:23
Numero di risposte
: 20
Le imposte di successione dipendono dal grado di parentela tra il defunto e gli eredi, con aliquote che variano dal 4% all’8% oltre una franchigia stabilita.
La tassazione sulla successione dipende dal grado di parentela e dalla tipologia di beni ereditati.
Le principali imposte da considerare sono:
Imposta di successione: applicata su beni mobili e immobili con aliquote variabili in base al rapporto di parentela.
Imposte ipotecarie e catastali: specifiche per gli immobili ereditati.
Tasse bancarie: applicabili su conti correnti e depositi bancari ereditati.
Esenzioni: previste per alcuni beni, come i titoli di Stato.

Gianluca Costa
2025-09-16 04:01:35
Numero di risposte
: 18
Quando ad ereditare sono il coniuge oppure figli, genitori o nipoti, l’imposta viene calcolata in base a un’aliquota del 4% sul valore catastale della casa.
È prevista una franchigia di 1.000.000€.
Ciò vuol dire che va pagata solo se il valore dell’immobile è superiore al milione di euro e solo per la parte eccedente.
Quando gli eredi sono fratelli o sorelle, l’imposta di successione è pari al 6% ed è comunque prevista una franchigia fino a 100.000€.
Quando gli eredi sono altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado, l’aliquota è sempre del 6% e non è prevista franchigia.
In tutti gli altri casi l’aliquota è dell’8% del valore catastale dell’immobile e non sono previste franchigie.
Se ad ereditare è una persona disabile, l’aliquota viene calcolata comunque in base al grado di parentela ed è prevista una franchigia fissata a 1.500.000€.
L’imposta ipotecaria e catastale successione vanno versate per la trascrizione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate – Territorio.
La prima va versata per la trascrizione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate – Territorio: l’importo si ottiene applicando al valore delle quote degli immobili l’aliquota del 2% .
La seconda è dovuta per un importo che si ottiene applicando al valore delle quote degli immobili l’aliquota dell’1%.
Se sussistono le condizioni per le agevolazioni fiscali sulla prima casa, l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria sono dovute in misura fissa e sono pari a 200 euro ciascuna.