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Chi decide con chi devono stare i figli?

Giuliana Giuliani
Giuliana Giuliani
2025-09-30 09:42:59
Numero di risposte : 20
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Chi stabilisce il genitore collocatario? In un contesto di separazione consensuale, la collocazione dei minori può avvenire tramite accordo tra le parti. Se non si raggiunge una decisione, si chiede l’intervento del giudice – quindi con separazione giudiziale – che decide in base a quello che abbiamo già definito l’interesse prevalente del minore. Il giudice deve ascoltare le opinioni dei ragazzi dopo i 12 anni. Queste verranno prese in considerazione, purché compatibili con il benessere del minore. C’è anche la possibilità di avere delle opinioni dai minori di 12 anni se c’è capacità di discernimento. Nella prima adolescenza il giudice può prendere in considerazione le opinioni in modo sempre più preponderante, ma prima dei 10 anni prevalgono le decisioni prese nell’interesse specifico del minore. Una prima strada può essere quella di ottenere il consenso dell’altro genitore. Se ciò non avviene, ci si affida al giudice che può valutare l’esigenza e decidere in merito.
Enrica Donati
Enrica Donati
2025-09-19 05:23:00
Numero di risposte : 21
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1. Il bambino non decide chi sarà il genitore con cui convivere Egli semplicemente è chiamato ad esprimere i propri desideri, il proprio punto di vista. Dopodichè, in mancanza di un accordo tra genitori, è il giudice che decide. 2. Conta anche l’età del figlio Se un bambino ha meno di 10-12 anni non viene neppure ascoltato dal giudice. Un bambino di 3, 5, 8 anni non ha la maturità e consapevolezza necessarie per decidere questo aspetto della propria vita. Se, invece, il figlio minore è adolescente, diciamo 15, 16, 17 anni, la volontà da lui espressa è effettivamente vincolante. La legge oggigiorno è chiara: il minore che ha compiuto 12 anni deve essere ascoltato dal giudice. Quale giudice? Quello della separazione dei genitori. E anche il bambino di età inferiore ai 10 anni deve essere ascoltato, se capace di discernimento. In parole povere, a partire dai 12 anni l’ascolto è un obbligo. Prima dei 12 anni, dipende: sarà il Giudice a decidere se convocare il minore. 3. L’ascolto del minore non è un interrogatorio nè una testimonianza, ma è un semplice colloquio Da questo colloquio il giudice ricava quali sono i desideri del minore in merito al genitore con cui convivere in via prevalente. Non c’è pertanto una domanda del tipo: tu, vuoi continuare a vivere con mamma o con papà? Ma c’è un dialogo su vari argomenti, tra i quali viene toccato anche quello riguardante l’ambiente in cui vivere e la relazione con i genitori.
Dindo Monti
Dindo Monti
2025-09-19 01:42:34
Numero di risposte : 25
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Il genitore collocatario può essere deciso dalle parti medesime, se la separazione è di tipo consensuale e quindi i coniugi sono riusciti a trovare un accordo in merito a tutti gli aspetti legati alla decisione di non essere più una coppia. Nel caso in cui i genitori non riescano a trovare un accordo, anche per quanto riguarda il collocamento dei figli, allora interverrà il Giudice, il quale sceglierà il genitore in base al prevalente interesse del minore. Il Giudice, infatti, è tenuto obbligatoriamente a sentire i figli se questi abbiano più di 12 anni o, se inferiori a questa età, dovrà ascoltarli quando ritenuti capaci di discernimento. Di conseguenza dovrà tenere anche in considerazione, per quanto non ne sarà vincolato, le dichiarazioni e le preferenze espresse dai figli medesimi. Il principio fondatore di tale decisione deriva direttamente dall'art. 337-ter c.c. che, in luogo della preferenza dell’uno o dell’altro genitore pone al centro del sistema la parità genitoriale.