Quando la moglie non ha diritto all'assegno divorzile?
Sonia Fiore
2025-10-09 15:50:33
Numero di risposte
: 21
La moglie non ha diritto all'assegno divorzile se è autosufficiente con 1.200 euro al mese, secondo il Tribunale, in base al reddito già posseduto dalla donna, alla sua età, alle sue condizioni di salute e alle capacità di lavoro.
L'”assegno di divorzio” sarà dovuto solo ed esclusivamente se l’ex coniuge per ragioni obiettive – ad esso non imputabili – non è in grado di provvedere al proprio mantenimento.
Il Tribunale di Milano con la sentenza n. 11504/17, a seguito della sentenza sopra citata della cassazione è intervenuto fissando in circa 1.000,00 euro all’anno la misura di reddito sopra la quale il coniuge non ha più diritto all’”assegno di divorzio” da parte dell’ex marito in quanto autosufficiente economicamente.
Il diritto all’assegno divorzile non può basarsi esclusivamente sull’accertamento dell’autosufficienza economica, o sulla possibilità di procurarsi i mezzi.
Il diritto all’assegno cessa se il beneficiario passa a nuove nozze.
Teresa Bianchi
2025-10-03 19:45:23
Numero di risposte
: 34
La moglie non ha diritto all'assegno divorzile quando nell'accordo di divorzio non viene esplicitamente prevista la corresponsione di un assegno divorzile.
L'accordo raggiunto durante la separazione rappresenta esclusivamente una regolamentazione temporanea legata a quella specifica fase del procedimento.
Il silenzio sull'argomento nell'accordo di divorzio equivale a una sua completa esclusione.
Non serve nemmeno un patto specifico per cancellare il mantenimento precedente: è la stessa sentenza di divorzio a farlo automaticamente.
La sentenza lancia un monito inequivocabile: ogni fase del processo di fine matrimonio è completamente autonoma dalle altre.
Luciano De luca
2025-09-22 18:01:20
Numero di risposte
: 30
Se sei una moglie in procinto di divorziare e di chiedere l’ assegno divorzile, concluderai che è impossibile dimostrare le condizioni volute dalla legge.
Egli dovrà dimostrare che la ex scelse autonomamente e magari in disaccordo con il coniuge di rimanere a casa.
Pe fare un esempio, l’ex coniuge potrebbe liberarsi dall’obbligo di corrispondere l’assegno dimostrando di avere invitato la moglie, ripetutamente ma invano, a trovarsi un lavoro.
E tale prova potrebbe essere fornita con testimoni o con messaggi o lettere inviate alla ex durante il matrimonio.
Non occorre, invece, dimostrare di non avere un lavoro né un reddito nel momento in cui si fa domanda di assegno.