Quando la moglie perde l'assegno divorzile?
Egidio Serra
2025-10-09 17:16:48
Numero di risposte
: 33
Il diritto all’assegno divorzile viene meno se e quando chi lo riceve si risposa.
L’assegno divorzile cessa nel caso in cui il ricevente conviva con il proprio partner.
L’assegno divorzile cessa quando l’avente diritto vi rinuncia.
Il diritto all’assegno divorzile si estingue poi quando il coniuge che vi ha diritto o l’ex coniuge che lo paga lascia questo mondo.
Il diritto all’assegno di divorzio si perde se mutano in modo significativo le condizioni economiche di uno o di entrambi gli ex coniugi.
Il diritto all’assegno di divorzio si perdeva nel caso in cui il matrimonio fosse annullato dal tribunale ecclesiastico e la relativa sentenza fosse anteriore rispetto alla sentenza civile che attribuiva l’assegno divorzile.
Marieva D'angelo
2025-10-03 21:20:49
Numero di risposte
: 31
La moglie perde l'assegno divorzile quando ha le capacità e la preparazione per lavorare e non può quindi continuare a vivere alle spalle dell’ex marito.
Secondo la Corte solo quelle donne che hanno perso, prima della separazione, ogni potenziale capacità di guadagno possono esigere l’assegno mensile.
Se la donna lavora – o può lavorare e volontariamente non lo fa – il conseguente reddito può essere valutato dal giudice per ridurre o cancellare del tutto il suo diritto al mantenimento.
Se lo stipendio dell’ex moglie le consente di avere il medesimo tenore di vita del marito allora non può rivendicare il mantenimento o, quantomeno, potrà beneficiare di un mantenimento inferiore.
L'attitudine al lavoro proficuo della ex moglie, quale potenzialità di guadagno, costituisce elemento valutabile ai fini della determinazione della misura dell’assegno di mantenimento da parte del giudice.
L'attitudine del coniuge al lavoro assume in tal caso rilievo solo se viene riscontrata in termini di effettiva possibilità di svolgimento di un’attività lavorativa retribuita.
Ciò che conta non è tanto quanto guadagna la ex moglie ma le sue possibilità concrete e specifiche di guadagnare, a prescindere dal non aver trovato una propria sistemazione lavorativa.
Elsa Rossi
2025-09-22 19:25:31
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: 24
L'assegno di separazione svanisce automaticamente con il divorzio.
Il giudice ha dato piena ragione all'uomo, chiarendo che con la pronuncia del divorzio le condizioni economiche precedenti vengono completamente azzerate.
Gli accordi di separazione perdono automaticamente ogni efficacia legale e sono integralmente sostituiti dalle nuove disposizioni dell'accordo di divorzio.
Questo significa che l'obbligo di versare l'assegno di mantenimento cessa immediatamente, senza bisogno di alcuna rinuncia esplicita o clausola particolare.
Una volta pronunciato il divorzio, se nell'accordo tra le parti non viene esplicitamente prevista la corresponsione di un assegno divorzile, non può sopravvivere l'obbligo precedente.
L'accordo raggiunto durante la separazione rappresenta esclusivamente una regolamentazione temporanea legata a quella specifica fase del procedimento.
Il silenzio sull'argomento nell'accordo di divorzio equivale a una sua completa esclusione.
Renata Parisi
2025-09-22 17:57:06
Numero di risposte
: 30
La Legge prevede che in caso di nuove nozze lo perda automaticamente.
La Corte di Cassazione, dunque, sin dal 2020 ha escluso che, in caso di nuova convivenza, operi l’automatica decadenza dal diritto a ricevere l’assegno divorzile.
Nel maggio 2022 la Cassazione si contraddice mettendo in discussione addirittura il concetto di convivenza more uxorio, con diretta ricaduta sull’assegno divorzile e sulla sua eliminazione tout court secondo i principi affermati sino al 2019 da tutta la giurisprudenza di merito e di legittimità o sulla sua permanenza, eventualmente in misura ridotta, secondo i principi affermati nel 2020 dalla Cassazione e confermati nel 2021 dalle Sezioni Unite.
Secondo questa recente pronuncia, ai fini della convivenza more uxorio non occorre neppure che la coppia coabiti, essendo sufficiente che tra gli stessi sia presente un rapporto di tipo affettivo e che gli stessi si diano reciproco supporto spirituale e materiale spontaneamente e anche questo tipo di convivenza prevede la perdita automatica dell’assegno.
Nel caso analizzato dalla Corte la ex moglie che percepiva un assegno divorzile aveva un fidanzato che, pur non abitando con lei, aveva intestato a sé il contratto della energia elettrica dell’abitazione della fidanzata, di cui sosteneva anche il costo.
Questo solo elemento ha fatto affermare ai giudici della Corte di Cassazione che la Corte d’Appello avrebbe dovuto meglio valutare la situazione, ossia considerare la sussistenza di un rapporto more uxorio a prescindere dalla coabitazione e, conseguentemente, prevedere l’eliminazione tout court dell’assegno divorzile.