Come si calcola la pensione conoscendo il montante contributivo?
Adriano Leone
2025-10-11 09:29:02
Numero di risposte
: 22
Per calcolare la pensione a partire dal montante contributivo individuale bisogna moltiplicare quello complessivo per il coefficiente di trasformazione e poi dividere per 13 mensilità: si otterrà così l’importo della pensione lorda mensile.
Il montante contributivo è l’importo complessivo dei contributi versati durante la propria carriera lavorativa, rivalutati sino al momento della liquidazione della pensione.*/
La rivalutazione del montante per chi va in pensione nel 2024 è pari allo 2,3% e si applica alle sole quote di pensione determinate con il sistema contributivo. */
Il montante individuale dei contributi si calcola quindi come la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del PIL calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.»
La somma di tutti i contributi costituisce il proprio montante contributivo.
Pierina Villa
2025-09-27 08:54:51
Numero di risposte
: 27
Per ottenere l'importo mensile il calcolatore moltiplica il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione e divide per 100.
In questo modo ottiene l'assegno annuo.
Dividendo per 13 mensilità, ecco l'importo mensile, tredicesima compresa.
Il coefficiente di trasformazione cambia a seconda dell'età in cui si va in pensione, a partire dall'età di 57 anni fino ai 70 anni.
Per questo motivo il calcolatore chiede di inserire la propria età.
L'estratto conto dell'Inps fornisce la somma di quanto è stato accantonato, una cifra che però deve essere rivalutata.
Quella reale, in altre parole, è una cifra maggiore di quella fornita dall'Istituto di previdenza.
Per conoscerla, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a un patronato.
Odone Grassi
2025-09-27 08:25:07
Numero di risposte
: 28
Il sistema contributivo, introdotto con la riforma Dini nel 1995, che si basa sul calcolo dei contributi effettivamente versati durante tutta la vita lavorativa. In questo caso, il montante contributivo accumulato viene moltiplicato per un coefficiente di trasformazione al momento del pensionamento, dipendente dall’età del lavoratore. Ad ogni modo, per ottenere una stima della pensione futura, è possibile utilizzare strumenti come il simulatore online offerto dall’INPS. Il montante contributivo è il totale dei versamenti effettuati durante gli anni di lavoro. Comprendere come si calcola questo montante è fondamentale per ogni lavoratore che si avvicina alla pensione.
Chiara Romano
2025-09-27 07:59:08
Numero di risposte
: 21
Il montante individuale contributivo bisogna tenere conto dei seguenti parametri: la base imponibile annua corrispondente ai periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto e da ricongiunzione di ciascun anno e pari a: la retribuzione annua, per gli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori dipendenti; il reddito annuo, per gli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi; il totale dei contributi versati in ciascun anno, calcolati moltiplicando la base imponibile annua per l’aliquota di computo.
Il montante individuale dei contributi si calcola, quindi, come la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del PIL calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.
La rivalutazione del montante contributivo deve essere calcolata al 31 dicembre di ciascun anno, con esclusione della contribuzione relativa all’ultimo anno lavorato, con effetto sulle pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Tale montante contributivo viene a sua volta utilizzato per calcolare l’importo dell’assegno previdenziale, moltiplicando il montante contributivo complessivo per il coefficiente di trasformazione legato all’età anagrafica del soggetto in uscita.
Dividendo, poi, tale importo che rappresenta la pensione lorda annua per 13 mensilità, si ottiene l’importo della pensione lorda mensile.
Roberto Gentile
2025-09-27 06:44:33
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: 20
Il funzionamento.
Il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice.
Si immagini un lavoratore che ha iniziato a lavorare dal 1996 e che ha versato contributi per circa 7mila euro annui per 20 anni raggiungendo un montante rivalutato complessivo pari a 170mila euro.
Per convertire in pensione annua lorda tale importo basterà moltiplicarlo per il coefficiente di trasformazione relativo all'età in cui il lavoratore decide di uscire dal mondo del lavoro.
E' facile quindi notare come l'importo pensionistico aumenti all'incremento dell'età anagrafica.
Se il lavoratore conseguisse la pensione a 62 anni otterrà infatti un importo pari a circa 8.151 euro lorde annue (170.000 x 4,795% = 8.151 €);
se conseguisse la pensione invece a 71 anni, tralasciando gli effetti della rivalutazione del montante, l'importo salirebbe a 11.067 euro annui (170.000 x 6,51% = 11.067€).
Le frazioni.
Nello stabilire il coefficiente da utilizzare bisogna tener conto anche delle frazioni di anno rispetto all’età dell'assicurato.
In particolare la legge prevede che il coefficiente di trasformazione deve essere incrementato di tanti dodicesimi della differenza tra il coefficiente previsto per l’età immediatamente superiore a quella dell'assicurato e il coefficiente previsto per l’età inferiore, per quanti sono i mesi interi trascorsi tra la data di compimento dell’età e la decorrenza della pensione.
Ipotizzando, ad esempio, un assicurato di età pari a 58 anni e 6 mesi alla data di decorrenza della pensione, il coefficiente di trasformazione relativo all’età di 58 anni deve essere incrementato di 6/12 della differenza tra il coefficiente di trasformazione relativo all’età di 59 anni (4,419 per cento) e quello relativo all’età di 58 anni (4,308 per cento);
il coefficiente di trasformazione da applicare sarà pertanto pari a 4,308 + (6/12 x 0,111) = 4,3635 per cento.
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