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Qual è il termine di prescrizione per il risarcimento del danno contrattuale?

Marieva Costa
Marieva Costa
2025-09-29 04:30:31
Numero di risposte : 25
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Il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito si prescriva in cinque anni. Questo termine si applica ai danni derivanti da atti illeciti extracontrattuali, ovvero danni che non derivano da un rapporto contrattuale preesistente tra le parti. La decorrenza del termine inizia dal momento in cui il danneggiato viene a conoscenza del danno e del soggetto responsabile, secondo un principio che mira a tutelare la parte lesa. Nel caso in cui le conseguenze dannose emergano successivamente, la prescrizione parte dal momento in cui esse si stabilizzano in maniera definitiva. In alcune situazioni, la giurisprudenza ha riconosciuto la possibilità di far decorrere la prescrizione solo dal momento in cui la parte lesa ha potuto concretamente percepire l’entità del danno subito.
Massimo Giuliani
Massimo Giuliani
2025-09-29 02:20:21
Numero di risposte : 18
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Il termine di prescrizione per il risarcimento del danno contrattuale è di 10 anni. Il termine decorre dall’inadempimento del professionista. La prescrizione decorre dal momento in cui il cliente ha avuto conoscenza del danno e del suo collegamento causale con l’inadempimento. Un atto formale, come una diffida o un riconoscimento del debito da parte del professionista, può interrompere il termine, che ricomincia a decorrere ex novo. Situazioni specifiche, come il rapporto tra genitori e figli, possono sospendere il decorso del termine. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10506/2022, ha ribadito che, in caso di responsabilità professionale del medico, il termine di prescrizione decorre dalla conoscenza effettiva del danno subito dal paziente, indipendentemente dalla data dell’intervento.
Nicoletta Marini
Nicoletta Marini
2025-09-29 01:03:42
Numero di risposte : 14
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Il danno contrattuale è direttamente connesso al mancato adempimento di un’obbligazione preesistente. In caso di violazione di obbligazioni contrattuali, il termine di prescrizione è di 10 anni. Quando decorrono i termini di prescrizione? Il periodo di decorrenza dei termini inizia da quando il diritto può legalmente esser fatto valere. In base al tipo di danno si distingue tra prescrizione ordinaria, che si compie in dieci anni, e prescrizione breve, fissata in cinque anni. La prescrizione estintiva coinvolge tutti i diritti disponibili. La finalità principale della prescrizione è quella di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità del sistema legale, prevenendo che le controversie vengano protratte indefinitamente. La prescrizione del danno contrattuale e la prescrizione del danno extracontrattuale sono i due tipi di prescrizione. Le prescrizioni influiscono sulla certezza dei rapporti giuridici e la stabilità del sistema legale.
Terzo Caputo
Terzo Caputo
2025-09-28 23:52:45
Numero di risposte : 25
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Il termine di prescrizione per il risarcimento del danno contrattuale è decennale. La regola per la quale il termine di prescrizione decorre da quando il danneggiato ha avuto o avrebbe potuto avere conoscenza della ingiustizia del danno, ossia del fatto che esso si è prodotto e che va attribuito a taluno, non muta a seconda del titolo di responsabilità, se contrattuale o extracontrattuale. In tema di risarcimento del danno, la parte che eccepisce la prescrizione ha l’onere di dimostrare il “dies a quo” della decorrenza del relativo termine, ossia il momento nel quale si sono manifestati all’esterno i danni dedotti in giudizio. La valutazione della relativa prova costituisce una “quaestio facti”, incensurabile in sede di legittimità. L’eccezione di prescrizione deve sempre fondarsi su fatti allegati dalla parte e il debitore che la solleva ha l’onere di allegare e provare il fatto che, permettendo l’esercizio del diritto, determina l’inizio della decorrenza del termine. L’eccezione di prescrizione va rigettata, non risultando decorso il termine decennale, decorrente dall’indicata conoscenza o conoscibilità del danno alla data di introduzione del presente giudizio.