Cosa cambia per gli affitti nel 2024?
Noah Barone
2025-10-06 03:57:44
Numero di risposte
: 23
Con la Circolare n 10 si specifica che l’aliquota dell’imposta sostitutiva della cedolare secca sarà applicata al 26% a partire dal secondo immobile dato in locazione.
Il proprietario che mette in locazione diverse unità ha comunque la possibilità di sceglierne una per ciascun periodo d’imposta per cui fruire dell’aliquota ridotta del 21%.
La scelta andrà indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta d’interesse.
La nuova aliquota del 26%, precisa l'agenzia, si applica sui redditi di locazione maturati dal 1° gennaio 2024, a prescindere dalla data di stipula dei relativi contratti e dalla percezione dei canoni.
Gli intermediari, tra cui i gestori di portali telematici, che incassano o intervengono nel pagamento dei canoni relativi ai contratti di locazione dovranno operare sempre, in qualità di sostituti d’imposta, una ritenuta del 21 per cento, a titolo d’acconto sull’ammontare dei canoni, all’atto del pagamento al beneficiario, indipendentemente dal regime fiscale che quest’ultimo ha scelto.
Il locatore dovrà determinare l’imposta (ordinaria o sostitutiva) dovuta, scomputare le ritenute d’acconto e corrispondere l’eventuale saldo entro il termine per il versamento delle imposte sui redditi.
Maika Bruno
2025-10-06 02:28:40
Numero di risposte
: 19
Nel 2024 sono state introdotte alcune novità.
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto alcuni cambiamenti nazionali in merito alle locazioni brevi.
La novità più rilevante interessa la cedolare secca per chi affitta un immobile per un breve periodo che passa dal 21 al 26%.
L’aliquota più bassa resta confermata per chi offre in locazione una sola casa, mentre se sono due o di più essa sale al 26% su tutte le abitazioni.
Se il numero delle abitazioni è da cinque in su, invece, non è prevista la cedolare ma si provvede con la tassazione Irpef marginale.
È previsto il pagamento dell’imposta di registro nella misura del 2% del canone annuo.
Sempre a partire dal primo gennaio 2024, è stato introdotto il Cin (Codice Identificativo Nazionale) per censire e monitorare stanze, appartamenti, strutture adibite all’affitto.
Eusebio Gallo
2025-10-06 00:17:27
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: 31
A partire dal 1° settembre 2024, entreranno in vigore importanti novità per chi gestisce affitti brevi in Italia.
Con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e la piena operatività della banca dati delle strutture ricettive (BDSR), il panorama delle locazioni turistiche si prepara a un significativo cambiamento.
Il CIN è un codice univoco che ogni struttura ricettiva e ogni immobile destinato a locazioni brevi dovrà ottenere e utilizzare.
Questo codice sarà necessario per pubblicizzare gli immobili sui vari portali di affitti brevi, come Airbnb e Booking, e dovrà essere esposto chiaramente all’esterno della struttura.
Le sanzioni previste dalla nuova normativa variano in base alla gravità della violazione.