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Come posso negare la servitù di passaggio?

Pierfrancesco Costantini
Pierfrancesco Costantini
2025-10-08 14:45:34
Numero di risposte : 22
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Per negare la servitù di passaggio, il titolare del fondo servente può agire in giudizio per ottenere l'adempimento della scrittura privata da parte del vicino. L'azione va intentata presso il Tribunale del luogo ove si trova il terreno su cui avviene il passaggio. È possibile avvalersi dell'azione negatoria prevista dall'art. 949 cod. civ., per far dichiarare l'inesistenza di diritti affermati dal vicino sulla proprietà e chiedere la cessazione delle turbative o molestie. Il titolare della servitù deve esercitare il diritto in modo da arrecare il minor disagio possibile al proprietario del fondo servente. Il titolare della servitù non può apportare modifiche che aggravino la condizione del fondo servente. Il titolare deve scegliere il tempo e il modo che rechino minore incomodo al proprietario del fondo servente, come previsto dall'art. 1069 cod. civ. Eventuali modifiche devono essere necessarie per l'esercizio del diritto e non devono arrecare un apprezzabile pregiudizio al fondo servente.
Bacchisio Villa
Bacchisio Villa
2025-10-08 12:52:48
Numero di risposte : 20
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Per negare la servitù di passaggio, si possono intraprendere diverse azioni legali. L’azione negatoria è quella che può essere esercitata da chi vuol far valere il suo diritto sul bene altrui, per far accertare l’esistenza e il contenuto del diritto di servitù. Le azioni possessorie consentono al titolare del diritto di servitù di ricorrere anche agli strumenti a tutela del semplice possesso. L’azione di manutenzione può essere proposta da chi sia stato molestato nel possesso di una servitù, entro l’anno dalla turbativa, chiedendo appunto la manutenzione del possesso medesimo. L’azione di reintegrazione può essere promossa per ottenere la cessazione degli ostacoli al legittimo godimento del diritto. L’azione di spoglio può essere proposta sia dal possessore che dal detentore, purché non si tratti di detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità, nell’interesse proprio.