Cosa rischia chi fa lavorare in nero?

Isabel Moretti
2025-10-20 06:40:12
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Il dipendente che percepisce lo stipendio in nero e, nello stesso tempo, risulta percettore dell’assegno di disoccupazione o di altri contributi statali o comunali rivolti ai disoccupati può essere incriminato penalmente.
In tali ipotesi può scattare il reato di falso in atto pubblico per le dichiarazioni menzognere rilasciate all’Inps e agli altri enti pubblici, punito con la reclusione fino a 2 anni.
Inoltre scatta il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, punibile con la reclusione da 6 a 12 mesi.
Il lavoratore in nero non percepisce i contributi previdenziali che sono necessari per accedere un giorno alla pensione, alla disoccupazione e ad altri ammortizzatori sociali.
Questo significa che, se non farà causa al datore per ottenere la regolarizzazione del contratto con effetto retroattivo, si vedrà “scoperto” il periodo lavorativo e non potrà ricostruirlo in un momento successivo.
Quindi il suo diritto alla pensione, così come a un eventuale assegno di disoccupazione (Naspi) potrà essergli negato.