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Come ottenere l'affidamento dei figli al padre?

Damiana Valentini
Damiana Valentini
2025-10-26 15:51:32
Numero di risposte : 21
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L’affidamento esclusivo dei figli al solo padre può essere richiesto al giudice qualora la madre abbia una condotta tale da compromettere l’equilibrio e la crescita del bambino, ossia quando i comportamenti materni siano in conflitto con le esigenze di custodia, educazione, istruzione e sviluppo psicofisico del figlio. Le ragioni che influiscono direttamente sulla scelta del giudice di ricorrere all’affidamento esclusivo al padre, togliendolo alla madre, possono essere: L’alienazione parentale, ovvero l’abuso psicologico nei confronti del figlio, con l’intento di denigrare il padre non convivente, al fine di provocarne l’allontanamento e discriminando la figura paterna. L’incapacità educativa, che si palesa in situazioni di instabilità affettiva genitoriale, a causa di comportamenti che siano disinteressati alle esigenze del figlio, tali da pregiudicarne la crescita. Il disinteresse materno nei confronti del minore, sia dal lato economico sia da quello affettivo, possono causare uno squilibrio psicologico permanente nel minore, provocandogli un disagio esistenziale e sociale. Maltrattamenti, minacce, violenze, angherie e umiliazioni che vanno a nuocere l’equilibrio psicofisico del figlio. Conversione religiosa della madre, laddove vi sia prospettato un modello educativo che renda impossibile la corretta socializzazione e l’adeguata acquisizione dei principi, indispensabili per la crescita equilibrata del figlio. Anche se la prassi ordinaria predilige l’affidamento materno, ultimamente le cose stanno cambiando e sempre più sentenze prevedono l’affidamento dei figli in modo esclusivo al padre.
Moreno Montanari
Moreno Montanari
2025-10-26 13:23:37
Numero di risposte : 20
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Occorre, tuttavia, tenere presente che ogni decisione riguardante i figli minori va assunta, come dispone il codice civile, “con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale” della prole. Quindi, nel nostro caso, il giudice dovrebbe tenere conto di tutte le circostanze - compreso naturalmente il comportamento imprudente della madre - e valutare se l’affidamento a quest’ultima sia contrario all’interesse dei bambini. Sarà utile tenere presente che, sempre ai sensi dell’art. 337-quater c.c., la richiesta di affidamento esclusivo non deve essere compiuta a cuor leggero: infatti il secondo comma dell’articolo in esame prevede che, se la domanda risulta manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore istante ai fini della determinazione dei provvedimenti da adottare nell'interesse dei figli, rimanendo ferma l'applicazione dell'articolo 96 c.p.c. Tale principio trova applicazione anche rispetto alla scelta del tipo di affidamento: infatti l’art. 337-quater c.c. stabilisce che l’affidamento esclusivo può essere disposto dal giudice quando questi ritenga che l'affidamento all'altro sia contrario all'interesse del minore. Certamente, al di là delle azioni da intraprendere nei confronti della madre, è bene salvaguardare in primo luogo la sicurezza dei minori, e quindi evitare che la situazione di pericolo per la figlia possa ripetersi. le motivazioni di tale scelta devono essere indicate espressamente nel provvedimento del giudice.
Emanuela Damico
Emanuela Damico
2025-10-26 13:00:07
Numero di risposte : 31
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Il padre può ottenere l’affidamento dei figli quando la madre mostra comportamenti che potrebbero nuocere all’equilibrio psicofisico dei figli. Il padre può fare rivolgersi al tribunale, con un ricorso specifico, per ottenere l’affidamento esclusivo del figlio. Il padre, può rivolgersi al tribunale, sia in sede di separazione che di divorzio, e fare detta richiesta di affidamento esclusivo, ma, deve saper dimostrare perché l’ex coniuge non sia adatto per crescere i propri figli. Oltre all’affidamento esclusivo, al padre, nel nostro ordinamento prevalendo il principio della bigenitorialità, che prevede quindi un affidamento condiviso, senza dover ricorrere alla richiesta di affidamento esclusivo il padre, potrà anche chiedere al Tribunale, di essere il collocatario dei figli. In questo caso, fermo restando l’affidamento condiviso ad entrambi i genitori, nel rispetto dei dettami della legge, i figli possono essere “collocati” presso la casa paterna, ed in questi casi, la madre potrà esercitare tutti i diritti di visita, secondo quando disporrà i tribunale in sede di omologa o di adozione di provvedimento temporanei ed urgenti. A volte, può essere lo stesso minore ad insistere per essere affidato al padre.