Legato non ricevuto: che succede se il legatario muore prima?

Raffaele Lombardi
2025-06-09 23:56:17
Numero di risposte
: 8
Il de cuius può innanzitutto prevedere nel suo testamento l'eventualità che l'erede o il legatario da lui istituiti non possano accettare l'eredità o conseguire il legato. In tali casi il testatore può infatti nominare altri soggetti che subentrino ai primi chiamati nel diritto di accettare l'eredità o di conseguire il legato. Pertanto il testatore può scrivere nel suo testamento: "Lascio tutto il mio patrimonio a Caio ma, se egli non può o non vuole accettare l'eredità, gli sostituisco Antonio". Se il chiamato all'eredità non può o non vuole accettare l'eredità o il legato e non vi è un testamento nel quale il de cuius abbia disposto il già descritto criterio della sostituzione, il chiamato ulteriore può essere individuato mediante la cosiddetta "rappresentazione". Se dunque non operano nè la sostituzione nè la rappresentazione, l'ultimo criterio sostitutivo del chiamato all'eredità che il codice civile suggerisce, prima di disporre l'applicazione delle regole della successione intestata o legittima, è quello dell'accrescimento. Si tratta del fenomeno per cui la quota originariamente destinata ad uno dei coeredi si espande in capo agli altri coeredi nel caso in cui il primo non voglia o non possa accettare l'eredità. Per l'individuazione dei chiamati ulteriori rispetto al primo che non abbia voluto o potuto accettare l'eredità, il criterio residuale da tenere in considerazione è quello di utilizzare le regole dettate per la successione legittima o intestata.

Marcello Barbieri
2025-06-09 22:26:13
Numero di risposte
: 3
Stabilire a chi va l’eredità se un erede muore prima del testatore non è possibile con sicurezza, in quanto il lascito ereditario è sottoposto all’accettazione degli eredi. La quota ereditaria dell’erede defunto sarà necessariamente destinata a un altro soggetto, che può decidere se accettarla o meno. In altre parole, l’eredità dell’erede morto non va persa. La sostituzione testamentaria è sicuramente la più semplice e immediata tra le soluzioni circa la successione dell’erede defunto. La rappresentazione ereditaria si applica a casi molto specifici e si chiama in questo modo perché simula l’accettazione dell’eredità da parte dell’erede defunto. L’accrescimento tra coeredi è l’ultimo rimedio indicato dal Codice civile per consentire la sostituzione del defunto nell’assetto patrimoniale ereditario. Quando le soluzioni sopraindicate non sono possibili, si attua la successione legittima. La quota dell’erede defunto segue le regole di successione del Codice civile, le medesime che si applicano in mancanza di testamento.

Stefania Ricci
2025-06-09 20:31:29
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: 13
Il legato si estingue e confluisce nel patrimonio successorio devoluto agli eredi.
Il beneficiario di un legato non rientra nella categoria di comunione ereditaria, ma può rivendicare il diritto su determinati beni.
A differenza degli eredi, il legatario non è chiamato a rispondere per i debiti del defunto.
Quando un lascito diventa problematico è quando il patrimonio del testatore subisce significative variazioni.
Ad esempio, può accadere che un bene assegnato come legato non sia più disponibile alla morte del testatore.
In questo caso, il beneficiario perde il suo diritto.

Giacobbe Milani
2025-06-09 19:12:57
Numero di risposte
: 10
Se il chiamato all’eredità non può succedere perché è deceduto prima o nello stesso momento di chi ha fatto testamento, si verifica la nuova chiamata a favore di altro soggetto nei seguenti casi: per sostituzione testamentaria se il defunto nel testamento ha indicato un altro soggetto al suo posto, per rappresentazione in determinati casi e per determinati soggetti ex art. 467 c.c., per accrescimento tra coeredi in casi definiti ex art. 674 c.c.
L’ulteriore chiamato può essere indicato tramite le regole della rappresentazione quando sussistono alcune condizioni: il primo chiamato deve avere dei discendenti, legittimi o naturali, il chiamato premorto deve essere figlio legittimo del defunto, oppure adottivo, legittimato o naturale.
Può anche essere sorella o fratello del defunto o discendente della sorella e del fratello del defunto.
In presenza di questi presupposti i rappresentanti, cioè i soggetti che discendono dall’erede morto prima del testatore, gli subentrano a seconda del grado di parentela con il loro ascendente.
In sostanza, quindi, se il primo chiamato muore senza aver esercitato il diritto di accettare l’eredità, questo diritto viene trasmesso ai suoi eredi insieme al patrimonio ereditario.
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