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Cos'è il diritto di accrescimento?

Nadir Silvestri
Nadir Silvestri
2025-06-14 12:51:00
Numero di risposte : 7
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Tra gli istituti che sono stati introdotti dall’ordinamento giudiziario al fine di stabilire in maniera chiara e univoca i soggetti legittimati a ereditare il lascito del defunto c’è il diritto di accrescimento. Esso entra in azione nell’eventualità in cui ci sia una chiamata congiuntiva da parte del testatore e uno degli ereditari non voglia o non possa accettare ciò che viene dato in successione. In questa situazione la sua quota si accresce a quella degli altri chiamati. Quanto è stato appena affermato è rintracciabile nell’art. 674 del Codice Civile che prevede l’accrescimento nelle successioni testamentarie. E’ giusto sottolineare però che, sebbene con effetti e modalità diverse, l’istituto esaminato può applicarsi anche alle successioni legittime. Alla morte del de cuius, esso potrebbe aver indicato diversi coeredi o legatari come successori del suo patrimonio. Se uno di essi non può o non vuole diventare titolare del lascito, per ragioni diverse come ad esempio la scomparsa precedente all’apertura del testamento o l’impossibilità giuridica di disporre dell’eredità, la sua quota viene aggiunta a quella degli altri chiamati.
Maika Santoro
Maika Santoro
2025-06-14 11:28:33
Numero di risposte : 7
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È l'istituto in virtù del quale, nel caso in cui più soggetti siano chiamati alla successione ed uno di essi non possa o non voglia accettare, la sua attribuzione patrimoniale viene ripartita tra gli altri, i quali vedono accrescere in proporzione, quindi, la quota originariamente ricevuta. Innanzitutto occorre precisare che per alienare la propria Il codice civile contempla espressamente la fattispecie della contemporanea titolarità del diritto di usufrutto in capo a più soggetti soltanto in ambito Per rispondere alle domande che vengono poste occorre innanzitutto dare una qualificazione giuridica alla volontà espressa dal de cuius nel suo testamento. Stando a
Giuseppa Pagano
Giuseppa Pagano
2025-06-14 09:33:06
Numero di risposte : 2
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Il diritto di accrescimento è la facoltà che ha ciascuno dei coeredi, chiamati congiuntamente e senza distribuzione di parti, di far propria la quota del coerede mancante perché non può o non vuole essere erede. Siccome qui ciascuno è astrattamente successore nel tutto, ma il suo diritto è concretamente limitato dal concorso degli altri, si comprende come la limitazione cessi quando il concorso venga meno. L'accrescimento aveva luogo anche se il testatore l'avesse espressamente proibito e contro la volontà degli eredi stessi che potevano esserne più danneggiati che avvantaggiati. Perché nel diritto italiano vigente l'accrescimento abbia luogo, occorre innanzitutto una chiamata di più persone senza distribuzione di parti. Occorre, in secondo luogo, che una parte rimanga vacante, o perché il coerede abbia rinunciato, o sia premorto al de cuius, o sia incapace, o sia venuta a mancare la condizione alla quale era sottoposta la sua chiamata. L'accrescimento ha luogo anche tra collegatarî, cioè quando la stessa cosa è lasciata a più persone con disposizioni separate. Se il diritto di accrescimento non ha luogo, la porzione del mancante profitti a tutti gli eredi e in proporzione della quota ereditaria, quando del legato era gravata l'eredità.
Battista Fiore
Battista Fiore
2025-06-14 08:19:26
Numero di risposte : 7
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L'accrescimento nel diritto di usufrutto è disciplinato in materia successoria dall’art. 678 per cui quando a più persone è legato detto diritto con facoltà di accrescimento, detto diritto prosegue in capo all'usufruttuario superstite. Tale fattispecie è quindi un’eccezione alla natura personale dell’usufrutto che, normalmente, si estingue normalmente con la morte dell’usufruttuario consolidandosi con la nuda proprietà. Si discute in dottrina se l’autonomia privata possa determinare anche nei negozi tra vivi un simile effetto. Altra parte della dottrina, che trova oggi seguito anche in giurisprudenza, ravvisa nel fenomeno un meccanismo simile alla clausola condizionale e quindi legittimo e compatibile con qualsiasi negozio. Parte della dottrina ammette tale istituto solo per la rendita vitalizia e gli atti costitutivi di usufrutto, dal momento che esiste un preciso riferimento normativo in tal senso. Negli altri casi infatti il fenomeno si risolverebbe in una sostituzione fedecommissaria, e come tale vietata, nonchè sarebbe in contrasto con il principio di libertà del testatore. Si ritiene invece possibile un accrescimento posteriore all’acquisto, posto che la possibilità di accettare la quota altrui non deroga le normali regole di diritto comune. Si esclude che negli atti onerosi possa aversi un accrescimento anteriore all’acquisto del soggetto. È infatti insito nel principio di corrispettività la necessaria accettazione di tutti i partecipanti.
Vera Ruggiero
Vera Ruggiero
2025-06-14 08:03:47
Numero di risposte : 4
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Il diritto di accrescimento si verifica quando chiamate alla successione, a titolo particolare o universale, sono più persone congiuntamente, e una o più di esse non voglia o non possa accettare. In questo caso la quota degli altri chiamati alla successione si accresce. Si ha accrescimento solo quando si ha la chiamata a succedere con un unico testamento. Si ha accrescimento quando lo stesso oggetto sia stato legato a più persone, anche se in base a separate disposizioni.