Cosa si intende con il termine rappresentazione?

Luce Longo
2025-07-17 10:09:36
Numero di risposte
: 4
L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così rappresentato.
Processo mediante il quale un contenuto di percezioni, di immaginazioni, di concetti, si presenta alla coscienza, e lo stesso contenuto rappresentativo.
La fortuna del termine r. è stata principalmente determinata, in filosofia, dal largo uso che ne fece G.W. Leibniz.
Per Leibniz, l’attività ‘rappresentativa’ è quella della monade, in quanto riflette soggettivamente l’intero universo, con una consapevolezza che man mano si evolve dallo stadio virtuale allo stadio attuale.
Il mondo della r. è perciò costituito dal complesso della conoscenza soggettivamente considerato, cioè in quanto si presenta come puro spettacolo del soggetto.
In esso si distinguono r. oscure che sono le sensazioni, le che sono le immagini, e che sono i concetti.
Il termine successivamente viene usato con significato generico a indicare qualunque forma di conoscenza.
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato.
Per quanto se ne possano trovare dei corrispondenti nel pensiero antico, in partic. nell’accezione platonica e aristotelica della φαντασία («fantasma», immagine rassomigliante alla sensazione, ma priva della sua materia), l’uso dell’espressione rimonta alla filosofia medievale.
Si deve infatti a Tommaso d’Aquino la prima, compiuta definizione della repraesentatio come facoltà propria dell’intelletto di contenere al proprio interno, per similitudine, l’immagine di una cosa qualsiasi, assente o presente alla mente, esistente al di fuori di essa o solamente al suo interno, immagine che si realizza compiutamente attraverso l’assimilazione della specie intellegibile espressa, cioè del concetto della cosa.
La fortuna filosofica del termine è tuttavia legata al largo uso che ne ha fatto il pensiero moderno, a partire da Descartes, il quale, identificando le idee con le r. insite nell’animo umano, pose, senza risolverla, la problematica del rapporto tra r. e realtà.
Così Leibniz considera la répresentation come l’attività propria della monade, in quanto riflette soggettivamente l’intero Universo, distinguendo dalle r. oscure e confuse che sono le sensazioni, le r. chiare e confuse che sono le immagini, e quelle chiare e distinte che sono i concetti.

Cleopatra Greco
2025-07-16 00:31:52
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: 11
Azione, modo e risultato del rappresentare mediante segni, figure, simboli, descrizioni e sim.
La colomba è la rappresentazione simbolica della pace
Operazione con cui si riproduce nella mente il contenuto di un atto o di uno stato di coscienza anteriormente sperimentato
Contenuto mentale intuitivo che si differenzia dalla percezione in quanto il suo oggetto non è presente
Presentazione al pubblico di un'opera teatrale, cinematografica e sim.
Sacra rappresentazione, sorta di dramma sacro, fiorito nei secc. XIV e XV, che si rappresentava all'aperto senza divisione in atti e cambiamento di scena, e che aveva come soggetto spec. la Passione di Gesù e il martirio dei santi

Ortensia Parisi
2025-07-05 17:50:21
Numero di risposte
: 9
L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così rappresentato.
Processo mediante il quale un contenuto di percezioni, di immaginazioni, di concetti, si presenta alla coscienza, e lo stesso contenuto rappresentativo.
In psicologia si indica con r. il rinnovarsi dell’esperienza percettiva in assenza dello stimolo sensoriale.
Il termine è largamente usato non soltanto per indicare, per es., il passaggio da un oggetto spaziale a una sua immagine grafica sul piano o su altra superficie, ma anche, più generalmente, per indicare una corrispondenza che si stabilisce tra due insiemi allo scopo di semplificarne lo studio riportando le proprietà dell’uno a quelle dell’altro.
La fortuna del termine r. è stata principalmente determinata, in filosofia, dal largo uso che ne fece G.W. Leibniz.
In meccanica quantistica, ogni realizzazione concreta degli enti matematici astratti, cioè vettori e operatori di uno spazio di Hilbert, per mezzo dei quali è descritto un sistema quantistico.

Marco Leone
2025-06-25 04:39:08
Numero di risposte
: 10
Rappresentazione di aspetti della realtà o di concetti
Riproduzione, messinscena
Processo conoscitivo con cui dei contenuti si presentano alla coscienza
Da rappresentato, modellato sul latino representatio, da repraesentare ‘mettere davanti agli occhi, rievocare, riprodurre’
Derivato di praesens ‘presente’, con sostituzione del prefisso intensivo re- con ra(d)-
La tua rappresentazione dell'accaduto è fallace

Ludovico Romano
2025-06-25 03:26:31
Numero di risposte
: 9
L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi varî, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così rappresentato.
In senso generico, è riferito soprattutto a opere pittoriche, grafiche e scultorie.
Usi e sign. scient. e tecnici: a. Nel disegno tecnico e in cartografia, riproduzione grafica, realizzata in scala ridotta e con segni convenzionali e simbolici varî, di oggetti, regioni e zone geografiche, entità varie, o di loro elementi particolari.
In matematica: r. grafica, visualizzazione mediante disegno di una funzione in una o più variabili, rispecchiante l’andamento di un fenomeno, e il grafico stesso.
In fisica, e in partic. in meccanica quantistica, l’insieme degli stati di base con cui si possono costruire tutti gli altri stati, relativi al sistema in esame.
In filosofia, il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizî e concetti, si presenta alla coscienza, e il contenuto stesso.
Con sign. analogo, in psicologia, ciò che la mente presenta a sé stessa in sostituzione di qualcosa percepito in precedenza.

Sue ellen Battaglia
2025-06-25 03:14:24
Numero di risposte
: 8
Il termine rappresentazione deriva dal latino re-ad-praesentare. Letteralmente ha il significato di ripresentazione, rendere di nuovo presente. In italiano ha usi differenti. Rappresentazione indica sia il contenuto stesso dell'azione rappresentativa, sia l'atto del rappresentare, cioè percepire coscientemente, nell'ambito della sensibilità esterna, un oggetto con le sue caratteristiche sensibili oppure avvertire, nell'ambito della sensibilità interna, come oggetti interni, emozioni, passioni, fantasie ecc. In quest'ultimo senso la rappresentazione è un'attività del pensiero. Rappresentazione può anche significare immagine pittorica o scultorea. Inoltre rappresentazione può essere sinonimo di spettacolo teatrale.
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