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Chi spetta il taglio del cuneo fiscale?

Pacifico Benedetti
Pacifico Benedetti
2025-07-10 19:32:21
Numero di risposte : 5
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Il taglio del cuneo fiscale è un provvedimento adottato dalla legge di bilancio in favore dei lavoratori dipendenti, applicato direttamente in busta paga, in modo differenziato a seconda del reddito. Una prima misura consiste in un bonus che non concorre alla formazione del reddito imponibile, in favore dei dipendenti con reddito annuo fino a 20.000 euro. L’importo è calcolato in percentuale sul reddito: 7,1% fino a 8.500 euro, 5,3% tra 8.501 e 15.000 euro, 4,8% tra 15.001 e 20.000 euro e viene erogato direttamente in busta paga. Una ulteriore misura è prevista in favore dei lavoratori con reddito tra 20.001 e 40.000 euro, sotto forma di detrazione fiscale: fissa a 1.000 euro per chi si trova tra 20.001 e 32.000 euro, poi via via decrescente fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro. Il taglio del cuneo fiscale spetta ai lavoratori dipendenti con reddito annuo fino a 40.000 euro. Chi ha solo redditi da lavoro dipendente non ha problemi, per gli altri ci sono valutazioni da fare. Il trabajatore potrebbe godere di redditi da capitale, da proprietà immobiliari, da altri lavori… o potrebbe ricevere quest’anno somme aggiuntive ad es. per conguagli di salario accessorio, rinnovi di CCNL, incentivi per funzioni tecniche o mille altre ragioni. Tutto questo fa cambiare il reddito complessivo noto a NOIPA. Se per il suo stipendio base il lavoratore già fosse vicino a uno degli scaglioni previsti dalla norma, questi ulteriori redditi potrebbero farlo passare da un’aliquota a una diversa. Di conseguenza a fine anno in sede di conguaglio fiscale si troverebbe a dover restituire in parte i vantaggi ricevuti. Per evitare il ripetersi di questa situazione di conguagli sgraditi NOIPA mette a disposizione dei lavoratori una funzione per rinunciare già a monte a una o più di queste agevolazioni, se si sa che non spettano.
Veronica Rinaldi
Veronica Rinaldi
2025-07-10 17:25:04
Numero di risposte : 12
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Il taglio del cuneo fiscale consiste nella riduzione dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, compresi i militari, senza effetti negativi sull’importo pensionistico futuro. La Legge di Bilancio 2025 ha reso permanente il taglio del cuneo fiscale, con effetto retroattivo da gennaio e applicazione sulle buste paga a partire da giugno 2025. La misura riguarda tutti i lavoratori dipendenti, inclusi i militari, e comporta un incremento del netto in busta paga senza alcuna penalizzazione sulla futura pensione. Non sempre il taglio del cuneo fiscale è vantaggioso per tutti. Chi percepisce redditi extra, come affitti, attività occasionali o compensi professionali, potrebbe superare le soglie di accesso e dover restituire l’importo ricevuto, in fase di conguaglio fiscale nel 2026. La piattaforma NoiPA permetterà ai militari di rinunciare volontariamente al bonus. Questa scelta è consigliata a chi ha un reddito complesso, per evitare possibili rimborsi futuri.
Cassiopea Conte
Cassiopea Conte
2025-07-10 15:30:40
Numero di risposte : 6
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Il taglio del cuneo fiscale spetta a tutti i lavoratori dipendenti. Fino a 20.000 euro di reddito annuo: indennità esente da imposte, con percentuali che variano dal 7,1% al 4,8%. Da 20.001 a 32.000 euro: detrazione fissa pari a 1.000 euro. Oltre 32.000 euro: detrazione decrescente, azzerandosi per redditi superiori a 40.000 euro. Le principali novità includono un sistema di detrazioni fiscali decrescenti e l'estensione della no tax area per i lavoratori dipendenti, il limite di reddito esentasse viene innalzato a 8.500 euro. Circa 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto al 2024 beneficeranno delle agevolazioni. Un dipendente con un reddito di 20.000 euro annui potrà contare su un beneficio netto fino a 1.000 euro, mentre un reddito più basso beneficerà di un’indennità pari al 7,1% del reddito. Il nuovo sistema comporterà minori entrate per circa 13 miliardi di euro, gravando sul bilancio pubblico. Gli effetti del taglio del cuneo fiscale si rifletteranno in busta paga con incrementi diversi a seconda delle fasce di reddito. Fino a 20.000 euro: indennità proporzionale, con un massimo di circa 1.000 euro. Da 20.001 a 32.000 euro: detrazione fissa di 1.000 euro. Da 32.001 a 40.000 euro: detrazione decrescente, ridotta fino ad azzerarsi.
Andrea Marini
Andrea Marini
2025-07-10 14:51:57
Numero di risposte : 7
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Il taglio del cuneo fiscale spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo annuo lordo non superiore a 20.000 euro, ai quali viene riconosciuto un bonus non imponibile. Per i dipendenti con reddito complessivo annuo lordo compreso tra 20.001 e 40.000 euro viene applicata una ulteriore detrazione fiscale annua. Le misure saranno applicate dal servizio NoiPA nel cedolino di giugno, sulla base delle informazioni presenti nel sistema e calcolate, in modalità centralizzata e automatizzata, ai dipendenti il cui reddito rientra nei limiti previsti dalle normative. Per coloro che percepiscono ulteriori redditi non considerati dal sistema NoiPA, che potrebbero far superare le soglie di reddito complessivo fissate dalla Legge di Bilancio, è possibile rinunciare ai benefici fiscali ed evitare di dover restituire le somme percepite in fase di conguaglio o dichiarazione dei redditi. La Legge di Bilancio 2025 ha riconfermato i tagli al cuneo dello scorso anno per i lavoratori dipendenti, ampliando però la platea dei beneficiari fino ai 40 mila euro di reddito, invece dei 35 mila euro, e li rende strutturali, quindi senza scadenza. Le predette misure saranno applicate dal servizio NoiPA nel cedolino di giugno.
Isabel Silvestri
Isabel Silvestri
2025-07-10 14:34:55
Numero di risposte : 7
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Il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2025 è una detrazione che riduce i contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, sia nel settore pubblico che privato. Ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito complessivo fino a 20mila euro, viene riconosciuta una somma aggiuntiva esentasse in busta paga, con percentuale: 7,10% fino a 8mila 500 euro annui; 5,30% fra 8mila 500 e 15mila euro; 4,80% fra 15mila e 20mila euro. Ai sensi dell’art 1 comma 6, lettera a) della legge di bilancio 2025, ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo fra 20mila e 32mila euro, spetta una detrazione fiscale di mille euro. L’art 1 comma 6, lettera b) della legge di bilancio 2025, prevede per i lavoratori con l’ammontare del reddito complessivo superiore a 32mila euro ma non superiori a 40mila euro, una detrazione pari al prodotto tra mille euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40mila euro, diminuito del reddito complessivo, e 8mila euro. In base a quanto previsto dal comma 7 dell’articolo 1 i sostituti di imposta riconoscono in via automatica la somma di cui al comma 4 e la detrazione di cui al comma 6.