Cosa cambia per i compensi sportivi?

Walter Giordano
2025-07-17 12:39:36
Numero di risposte
: 7
Con la riforma dello sport, D.Lgs. n. 36/2021 e successivi decreti correttivi, il legislatore, oltre a modificare la tassazione dei compensi spettanti agli atleti dilettanti, ha previsto un nuovo inquadramento ai fini impositivi dei premi messi in palio in occasione di manifestazioni sportive.
I compensi non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro.
La riforma dello sport modifica la tassazione dei compensi per atleti dilettanti e introduce nuove regole per premi sportivi, con ritenuta del 20%.

Elda Basile
2025-07-17 12:07:34
Numero di risposte
: 13
I compensi di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all'importo complessivo annuo di euro 15.000,00.
Le entrate specificano che dalla norma transitoria, l'articolo 51 l’esenzione IRPEF pari a 15.000 euro è applicabile per l’intero periodo d’imposta a prescindere dal diverso inquadramento fiscale nei diversi periodi.
Inoltre la risposta in oggetto evidenzia che negli atti parlamentari è precisato che “la quota esclusa dalla base imponibile delle imposte sui redditi, per i compensi dei lavoratori sportivi dell'area del dilettantismo, è pari a 15.000 euro anche per il suddetto periodo d'imposta; il limite è dunque posto in via unitaria, a prescindere dall'applicazione di un duplice inquadramento fiscale
Da tutto ciò consegue che i compensi erogati dal 1° luglio 2023 devono essere assoggettati a tassazione per la parte eccedente l'importo di 15.000 euro, da determinare nel 2023 in applicazione del comma 1bis dell'articolo 51 sopra richiamato, tenendo conto degli eventuali compensi erogati nel periodo gennaio-giugno 2023, esclusi da imposizione fino a 10.000 euro, ai sensi dell'articolo 69 del Tuir.
Nel caso di specie, l'Istante ha erogato compensi nel primo semestre del 2023 applicando la ritenuta a titolo d'imposta prevista dall'articolo 25 della legge 13 maggio 1999, n. 133 sulla parte eccedente l'importo di 10.000 euro; pertanto, dovrà assoggettare ad imposizione i compensi pagati nel periodo luglio-dicembre 2023, per la parte che eccede i restanti 5.000 euro della soglia di esenzione di 15.000 euro che, come illustrato, si riferisce all'intero periodo d'imposta 2023.

Tazio Costantini
2025-07-17 08:11:39
Numero di risposte
: 13
Il fulcro di tale riforma è l’abolizione dei compensi sportivi dilettantistici: di fatto la figura dell’amatore compensato scompare.
Le possibili forme di collaborazione con enti e società saranno quindi 4: il volontariato puro; il lavoro sportivo subordinato; il lavoro sportivo in co.co.co; il lavoro sportivo autonomo, con prestazione occasionale o con Partita Iva.
Si stima che la misura coinvolga ben 750 mila lavoratori del mondo dello sport.
Se il lavoratore si configura come autonomo, può scegliere se operare con prestazione occasionale, oppure se aprire Partita Iva.
Nel primo caso, l’attività svolta non deve essere continuativa e abituale.
Inoltre, fino a 5.000 euro di ricavi, dovrà versare solo l’Irpef; superata tale somma, dovrà versare anche i contributi.
Se invece l’attività svolta è abituale e continuativa nel tempo, è necessario procedere con l’apertura della Partita Iva, configurandosi come libero professionista– e di conseguenza versare i contributi all’ex-Enpals– e scegliendo quale Regime fiscale conviene adottare tra forfettario e ordinario semplificato.
Leggi anche
- Quali sono le novità per le associazioni sportive dilettantistiche?
- Quando verrà abolito il vincolo sportivo?
- Come vengono tassati i compensi sportivi nel 2025?
- Cosa cambia dal 1 luglio per le ASD?
- Cosa cambia per le associazioni dal 1 gennaio 2025?
- Cosa cambia per le ASD dal 2025?
- Chi si svincola nel 2025 dilettanti?
- Quali sono le nuove causali per le prestazioni occasionali sportive nel 2025?
- Cosa cambia per le associazioni dal 2025?