Quali sono le novità per le associazioni sportive dilettantistiche?

Anastasio Pellegrino
2025-07-17 09:53:20
Numero di risposte
: 5
Dal 1° gennaio 2025, le associazioni sportive dilettantistiche dovranno affrontare una serie di importanti adempimenti e novità legislative per rimanere conformi alla normativa vigente.
Con l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli enti non profit, le ASD dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni fiscali che prevedono l’applicazione dell’IVA sui corrispettivi specifici per corsi e lezioni sportive, richiedendo un aggiornamento delle procedure contabili e fiscali.
Gli statuti delle ASD devono essere conformi alle disposizioni del Decreto Legislativo 36/2021, includendo clausole specifiche come l’assenza di fini lucrativi e il divieto di distribuzione indiretta di utili.
La gestione dei lavoratori sportivi ha subito modifiche significative con l’introduzione di nuove categorie di lavoratori: volontari; lavoratori generici; lavoratori sportivi.
Le ASD devono adeguarsi alle nuove norme di inquadramento e retribuzione, beneficiando di specifiche agevolazioni fiscali per garantire una corretta gestione del personale.
Comunicazioni obbligatorie al Centro per l’impiego e ad altri enti competenti tramite il RASD, specialmente per i direttori di gara e altri collaboratori.
Dal 2025, le ASD potranno esercitare attività secondarie rispetto alle attività istituzionali, purché siano previste nello statuto.
Queste attività, come sponsorizzazioni e gestione di impianti sportivi, devono avere un carattere secondario e strumentale, rispettando i limiti e criteri definiti dalla legge.
Le ASD potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali della Legge 398/1991, che prevede semplificazioni contabili e una tassazione forfettaria sui proventi commerciali, adeguando le proprie procedure fiscali in base alle nuove disposizioni.
Questi adempimenti e modifiche mirano a garantire la trasparenza, la legalità e la sostenibilità delle associazioni sportive dilettantistiche in Italia.

Bruna Parisi
2025-07-17 09:24:06
Numero di risposte
: 6
La riforma dello sport e nello specifico, L’art. 16 del D. Lgs. 39/21 ha previsto nuovi obblighi in capo alle associazioni e società sportive dilettantistiche, oltre che per quelle professionistiche, che dovranno dotarsi di modelli di organizzazione, gestione e controllo e codici di condotta, a tutela dei minorenni, soprattutto per quanto concerne la prevenzione delle molestie, violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione.
Il termine per adeguarsi ai nuovi obblighi di compliance previsti per il mondo dello sport scade il 31 agosto 2024.
Il 31 dicembre 2024 scadono i termini per istituire la figura del safeguarding – responsabile contro gli abusi.
Gli enti sportivi dilettantistici o professionistici devono adeguare i propri statuti a precise prescrizioni, tra cui: Specificare come oggetto sociale l’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche.
Vietare la distribuzione di utili per le associazioni e disciplinare la loro distribuzione con precisi limiti per le società.
Inserire una clausola che evidenzi l’organizzazione democratica dell’ente per ottenere agevolazioni fiscali.
Adottare un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, nonché un codice di condotta per prevenire e contrastare i fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.
Per adeguarsi alla riforma, gli enti sportivi dilettantistici o professionistici devono:
Verificare la conformità del proprio statuto ai nuovi requisiti.
Adottare un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva.
Adottare un codice di condotta.
Iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Carmela Marino
2025-07-17 09:08:15
Numero di risposte
: 13
Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA sarà particolarmente importante e significativo per le realtà che operano nel mondo dell’associazionismo sportivo e imporrà, come prima cosa, di dover aprire una partita IVA e gestire i conseguenti adempimenti fiscali e amministrativi.
A fronte di una riforma dall’impatto pratico importante, e con il fine di favorire il passaggio graduale al nuovo regime, il Decreto Milleproroghe n. 202/2024 prevede quindi un anno in più di tempo, in attesa della razionalizzazione della disciplina dell’imposta sul valore aggiunto per gli enti che operano nel terzo settore.
La novità è quindi duplice e, con il fine di adeguare la normativa interna alle indicazioni comunitarie, oltre a prevedere il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione, estende l’applicazione delle misure agevolative a tutte le persone che praticano lo sport, e non solo a soci e tesserati di ASD e SSD.
Uno dei più immediati consisterà nell’obbligo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche di dotarsi di partita IVA.
ASD e SSD dovranno quindi confrontarsi con gli obblighi correlati, primo tra tratti l’emissione della fattura elettronica, nel rispetto del termine di 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione, e di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
Ferma restando la possibilità di adottare il regime speciale forfettario previsto per gli enti associativi, ci sarà un anno di tempo per adeguarsi alle novità e farsi trovare pronti al debutto – salvo nuovi rinvii – della riforma IVA.
In ambedue i casi, per una gestione ottimale degli adempimenti, diventa fondamentale dotarsi di software e programmi che permettono di ottimizzare il flusso di invio dei dati e gli adempimenti conseguenti, tra cui l’invio della dichiarazione annuale o ancora la trasmissione delle comunicazioni trimestrali, ma anche la conservazione a norma.
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