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Che cos'è il Bonus export Digitale Plus di Invitalia?

Maddalena Barone
Maddalena Barone
2025-07-13 08:26:33
Numero di risposte : 11
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Bonus Export Digitale Plus è l’incentivo che sostiene le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l'acquisto di soluzioni digitali per l'export. L’incentivo è gestito da Invitalia e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Agenzia ICE. Il contributo, finalizzato all’acquisto di soluzioni digitali e consulenziali per l’export, è concesso al netto di IVA con i seguenti importi: 10.000 euro alle imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori a 12.500 euro; 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori a 25.000 euro.
Annamaria Vitali
Annamaria Vitali
2025-07-07 03:54:47
Numero di risposte : 6
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L’incentivo che sostiene l'internazionalizzazione delle microimprese manifatturiere Bonus Export Digitale Plus La richiesta di erogazione può essere presentata fino al 30 settembre 2024 alle ore 17:00 accedendo all'area riservata dedicata. A tal fine, è necessario essere in possesso di un'identità digitale e disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata. La richiesta di erogazione deve essere completa di tutti gli allegati presenti nel file che sono relative ai requisiti delle microimprese manifatturiere.
Ludovico Marchetti
Ludovico Marchetti
2025-06-25 19:59:45
Numero di risposte : 19
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Il Bonus per l’export digitale è un contributo a fondo perduto per sostenere le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l'acquisizione di soluzioni digitali per l'export. È promosso dal Ministero degli Esteri con l'Agenzia ICE ed è gestito da Invitalia. Il contributo è rivolto alle micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, anche aggregate in reti o consorzi. Impresa manifatturiera: impresa con codice ATECO Primario compreso tra i codici 10.00.00 e 33. Tra le principali attività manifatturiere si segnalano: industrie alimentari; industria del legno e dei mobili; confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia; fabbricazione di prodotti in metallo; altre attività manifatturiere: gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.
Fulvio Sanna
Fulvio Sanna
2025-06-25 18:09:14
Numero di risposte : 14
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Il Bonus Export Digitale Plus è un contributo a fondo perduto concesso in regime de minimis per i seguenti importi: 10.000 euro per micro e piccole imprese italiane manifatturiere, a fronte di una spesa di 12.500 euro (al netto dell'IVA); 22.500 euro per reti e consorzi, a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro (al netto dell'IVA). Il bonus finanzia le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate. Rientrano tra le spese ammissibili: Sistemi di e-commerce e servizi accessori all'e-commerce; Strategie di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale; Digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione; Servizi di CMS; Iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS; Servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri; Upgrade delle dotazioni di hardware.
Giacinta Ferri
Giacinta Ferri
2025-06-25 17:18:27
Numero di risposte : 16
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Il Bonus per l’export digitale è il contributo per sostenere le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l'acquisizione di soluzioni digitali per l'export. È promosso dal Ministero degli Esteri con l'Agenzia ICE ed è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 30 milioni di euro. Il bonus è rivolto alle micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, anche aggregate in reti o consorzi. Il contributo a fondo perduto è concesso in regime “de minimis” per i seguenti importi: 4.000 euro alle imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.