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Quali sono i bonus per le zone montane nel 2025?

Mariapia Ruggiero
Mariapia Ruggiero
2025-07-23 13:13:17
Numero di risposte : 7
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Il disegno di legge sulle zone montane prevede un ampio pacchetto di misure che riguardano anche le aziende agricole operanti in queste aree. Tra le novità principali, il provvedimento introduce incentivi e agevolazioni fiscali destinati a favorire lo sviluppo economico e sociale delle zone montane. Una delle principali iniziative è il “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane”, che partirà nel 2025 e contribuirà al finanziamento di progetti volti a tutelare gli ecosistemi montani e a promuovere lo sviluppo delle attività agricole e forestali. Per le aziende agricole, sono previsti incentivi mirati per gli investimenti e le attività diversificate. Le agevolazioni riguardano in particolare gli agricoltori e silvicoltori delle zone montane, con vantaggi fiscali per i giovani imprenditori e per le imprese cooperative. Vengono inoltre introdotti incentivi per attività diversificate come quelle legate al turismo escursionistico e alla valorizzazione del patrimonio naturale. Il provvedimento prevede incentivi per il ripopolamento demografico delle zone montane, tra cui un contributo per ogni figlio nato o adottato in questi comuni, e agevolazioni per chi acquista o ristruttura immobili destinati ad abitazione principale.
Federica Grassi
Federica Grassi
2025-07-23 12:01:47
Numero di risposte : 16
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La sottomisura 13.1 è finalizzata a contrastare l’abbandono delle superfici agricole di montagna che, solo se utilizzate e governate, possono concorrere a garantire: un reale presidio del territorio, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione del rischio idrogeologico e dell’erosione dei suoli, nonché il mantenimento dell’agricoltura di montagna. La stessa contribuisce altresì alla protezione dell’ambiente e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Il presente bando disciplina l’attuazione della sottomisura 13.1 “Pagamento compensativo per le zone montane” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 Abruzzo per la presentazione delle domande di aiuto per la campagna 2025.
Emilia Bruno
Emilia Bruno
2025-07-23 10:44:01
Numero di risposte : 11
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Si dà una delega al governo a riordinare, integrare e coordinare la normativa vigente in materia di agevolazioni anche di natura fiscale in favore dei comuni montani. Si prevedono anche l'istituzione di un 'Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane" a decorrere dal 2025. Nel disegno di legge sono elencati anche i vantaggi per i comuni montani e per chi deciderà di prestarvi attività sanitarie, tra cui un credito d'imposta "in misura pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell'immobile e l'ammontare di 2.500 euro". Si fissano "incentivi agli investimenti e alle attività diversificate" di "agricoltori e silvicoltori di montagna". Le misure per il ripopolamento prevedono analoghe agevolazioni anche per chi svolge, sempre nelle zone montane, lavoro agile e per chi contribuisce al loro ripopolamento. A questo proposito si parla di un contributo per ogni figlio nato o adottato in un comune montano, per una cifra che dovrà essere indicata dal Ministero della famiglia, ma che dovrà rientrare in un fondo di cinque milioni annui. Vantaggi anche per chi acquista o ristruttura immobili "da destinare ad abitazione principale". Si introducono contributi e vantaggi fiscali per imprese o cooperative i cui titolari non abbiano compiuto i 41 anni. Si prevede un potenziamento dei servizi di comunicazione, tra cui una maggiore copertura di internet. Si danno linee guida per la valorizzazione di pascoli e boschi e la tutela degli ecosistemi montani. Una parte del fondo potrà essere usata per monitorare e prevenire le conseguenze del cambiamento climatico.
Guido Pellegrini
Guido Pellegrini
2025-07-23 10:40:34
Numero di risposte : 14
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La ristrutturazione di una baita di montagna con gli incentivi nel 2025 continua ad essere un’opportunità conveniente. La detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case e le case vacanza, permette di usufruire di una quota consistente dei costi sostenuti per interventi di riqualificazione. Il limite di spesa nel primo caso è fissato a 96.000 euro, mentre nel secondo caso è di 48.000 euro. L’Ecobonus è pensato per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, con la detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per gli altri immobili. Il Bonus Mobili permette di acquistare arredi ed elettrodomestici destinati agli immobili oggetto di riqualificazione fino ad un tetto massimo di spesa di 5.000 euro. Le percentuali della detrazione sono destinate a calare ulteriormente, passando al 36% per le prime case e al 30% per le altre negli anni successivi. Già dal 2025 non è più possibile detrarre le spese per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili con l’Ecobonus. Questo rende ancora più vantaggiosa l’adozione di soluzioni ecosostenibili come le pompe di calore o i pannelli solari per la ristrutturazione di una baita di montagna.