Cosa succede se mi licenzio da un contratto determinato?

Amerigo Rizzi
2025-08-07 17:56:32
Numero di risposte
: 17
Nel contratto a tempo determinato, il dipendente non può dimettersi dopo il periodo di prova, se non per giusta causa.
Se dovesse dimettersi comunque, potresti richiedergli una penale pari alle mensilità lorde mancanti fino alla fine del contratto.
Il lavoratore non può dimettersi liberamente, ma solo per giusta causa o durante il periodo di prova.
Se il lavoratore dà le dimissioni dopo il periodo di prova senza giusta causa:
Puoi pretendere il pagamento delle mensilità mancanti fino al termine del contratto, a titolo di indennizzo.
Questo indennizzo non puoi semplicemente trattenerlo dall’ultima busta paga: dovrai ricorrere in giudizio per ottenerlo.
Naturalmente sei libero di accettare le dimissioni senza esigere la penale: è una scelta aziendale.
Non essendo previsto il recesso anticipato, non si può parlare di “preavviso per dimissioni”: non esiste.
Il procedimento per le dimissioni dal contratto a tempo determinato è identico a quello per le dimissioni da tutti gli altri tipi di contratto: il lavoratore dovrà trasmetterle online tramite l’apposito portale del ministero.
In assenza di dimissioni online, queste sono nulle.

Cesare Longo
2025-08-02 12:18:17
Numero di risposte
: 8
Se il lavoratore desidera lasciare il contratto senza una giusta causa, si parla invece di dimissioni volontarie: in questo caso l’azienda può richiedere il risarcimento dei danni derivanti dalla mancata prosecuzione del contratto fino alla scadenza.
È quindi essenziale valutare attentamente questa scelta e discuterne con il datore di lavoro.
Un contratto a tempo determinato stabilisce impegni reciproci tra il lavoratore e il datore di lavoro fino alla data di scadenza.
Se il lavoratore decide di interrompere il rapporto senza un motivo valido o senza rispettare gli accordi contrattuali, possono sorgere alcune conseguenze.
L’azienda potrebbe chiedere un risarcimento per i danni subiti a causa dell’interruzione anticipata del contratto.
Inoltre, lasciare il lavoro senza seguire le regole può avere un impatto negativo sulla propria reputazione professionale, compromettendo future opportunità di collaborazione.
Dimettersi da un contratto a tempo determinato può sembrare un rischio, ma spesso rappresenta un’opportunità per crescere e migliorare la propria carriera.
Prima di prendere una decisione definitiva, chiediti: Il nuovo lavoro offre condizioni migliori o un percorso di crescita professionale?
Sei in grado di affrontare eventuali conseguenze legali o economiche legate all’interruzione del contratto?
Una riflessione ponderata aiuterà a prendere una decisione consapevole e a pianificare il prossimo passo con serenità.
Lasciare un contratto a tempo determinato è una scelta che richiede attenzione e rispetto delle regole.
Capire che succede se non si dà il preavviso di licenziamento o quali sono i propri diritti in caso di dimissioni per giusta causa è essenziale per gestire questa transizione in modo professionale.

Ortensia Parisi
2025-07-24 08:43:55
Numero di risposte
: 23
Se un lavoratore decide di dimettersi prima della scadenza del contratto senza una giusta causa, potrebbe trovarsi a dover affrontare delle conseguenze legali.
L’azienda, infatti, potrebbe chiedere un risarcimento per i danni subiti a causa dell’interruzione anticipata del rapporto.
Questi danni possono includere, ad esempio, la perdita di produttività, i costi sostenuti per la formazione del dipendente o l’acquisto di attrezzature specifiche.
Inoltre, l’azienda potrebbe essere costretta a trovare rapidamente un sostituto, con ulteriori costi associati.
Tuttavia, dimettersi in modo consensuale, con un accordo scritto e firmato da entrambe le parti, può permettere al lavoratore di lasciare il proprio impiego senza incorrere in penalità.
Questo tipo di accordo può rappresentare una soluzione vantaggiosa sia per il lavoratore che per l’azienda.
La giusta causa consente al lavoratore di dimettersi immediatamente, senza dover rispettare un periodo di preavviso.

Alan Santoro
2025-07-24 08:27:58
Numero di risposte
: 23
Il lavoratore assunto con contratto a termine non può dimettersi quando vuole.
Per il contratto a tempo determinato non sono previsti né il preavviso né le dimissioni volontarie.
La risposta è contenuta nel senso stesso del contratto a tempo determinato: il lavoratore, con la firma del contratto di assunzione, si è impegnato a prestare la propria attività per un determinato periodo di tempo.
Le dimissioni sono un caso molto frequente, spesso motivato dal fatto che il lavoratore ha trovato un’occupazione migliore, magari a tempo indeterminato.
In questo caso, le dimissioni sono illegittime.
Si tratta di un inadempimento del lavoratore che potrebbe essere chiamato a risarcire il danno a favore dell’azienda.
Anche l’azienda dovrà risarcire il lavoratore nel caso in cui il licenziamento sia illegittimo.
Infatti, il datore aveva fatto affidamento sulle prestazioni del proprio dipendente per un determinato arco temporale e, per effetto del recesso illegittimo, si ritrova con una posizione lavorativa scoperta e con la necessità di trovare una nuova risorsa.
E’ possibile trovare un accordo, con la propia azienda, per effettuare le dimissioni volontarie senza penali, laddove concordate e sottoscritte da ambo le parti.
Il lavoratore nei confronti dell’azienda, nel caso di licenziamento, può chiedere le retribuzioni mancati fino alla chiusura naturale del contratto di assunzione.
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