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Quali sono le normative e la formazione obbligatoria per i lavori in spazi confinati?

Noah Barone
Noah Barone
2025-08-16 01:54:03
Numero di risposte : 15
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Il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce l'obbligo per i datori di lavoro di fornire ai dipendenti che operano in spazi confinati un'adeguata informazione, formazione e addestramento. L'articolo 66 del decreto specifica che è proibito permettere l'accesso dei lavoratori a pozzi neri, fogne, camini, gallerie, fosse e altri ambienti chiusi o condutture dove potrebbe esserci il rilascio di gas nocivi, senza prima aver bonificato l'atmosfera attraverso ventilazione o altre misure idonee. Il D.Lgs. 81/08 impone che tutti i lavoratori che operano in spazi confinati o in ambienti potenzialmente contaminati debbano ricevere una formazione e un addestramento specifici. Anche il D.P.R. 177/2011 ribadisce questo obbligo, estendendolo non solo ai lavoratori, ma anche ai datori di lavoro e ai lavoratori autonomi. La formazione per operare in spazi confinati comprende una parte teorica e una pratica, che include simulazioni di lavoro in un ambiente confinato, al fine di preparare i lavoratori alle reali condizioni operative. Durante la parte pratica, vengono impiegati dispositivi di protezione individuale (DPI) specifici per spazi confinati, tra cui DPI di III categoria, dispositivi anticaduta e attrezzature per la protezione delle vie respiratorie. Le aperture di accesso a questi ambienti devono essere sufficientemente ampie da consentire il facile recupero di un lavoratore in stato di incoscienza.
Stella Martino
Stella Martino
2025-08-14 16:08:00
Numero di risposte : 24
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Il D.Lgs. 81 del 2008 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di informare, formare e addestrare tutti i lavoratori che operano in spazi confinati. Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, tutti i lavoratori che operano in spazi confinati o in ambienti sospetti di inquinamento sono obbligati a ricevere una formazione e un addestramento adeguati. Tale obbligo è previsto anche dal D.P.R 177/2011, che prevede non solo la formazione del personale ma anche quella del datore di lavoro e i lavoratori autonomi. In particolare, per i lavori in spazi confinati la formazione obbligatoria prevede una parte teorica e una parte pratica che comporta la simulazione di un lavoro in spazio confinato. Durante la parte pratica vengono utilizzati i dpi per lavori in spazi confinati, ovvero i dpi di III categoria, anticaduta e a protezione delle vie respiratorie. Le normative applicabili in materia non forniscono indicazioni specifiche in relazione agli argomenti obbligatori e alla periodicità dei corsi di aggiornamento. Il D.P.R 177/2011, ovvero il “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese dei lavoratori autonomi operanti in ambiente sospetti di inquinamento o confinati”, fornisce alcune indicazioni sulle prescrizioni per i lavori in ambienti confinati. L’art. 66 del D.Lgs. 81 del 2008 definisce che: “è vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e ove occorra, forniti di apparecchio di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.” L’Allegato IV del Testo unico del suddetto decreto fornisce le indicazioni all’interno del D.Lgs. 81/2008 in relazione alle dimensioni dei passi d’uomo e delle aperture di accesso alle strutture. Ulteriori riferimenti riguardo alle dimensioni dei passi d’uomo e delle aperture di accesso alle strutture sono forniti da diverse norme tecniche. La UNI 11958:2024 introduce procedure operative aggiornate e ruoli specifici per garantire un intervento più efficace nelle emergenze. Queste innovazioni rappresentano un passo avanti nella tutela dei lavoratori e nella gestione della sicurezza in contesti ad alto rischio.
Giulietta Neri
Giulietta Neri
2025-08-05 14:58:21
Numero di risposte : 17
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La normativa di riferimento è il D.P.R. 177/2011, che definisce le condizioni minime per le attività svolte in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Secondo il decreto: Il datore di lavoro deve assicurarsi che gli operatori siano adeguatamente formati, informati e addestrati. La formazione obbligatoria per lavorare in spazi confinati è condizione necessaria per poter accedere a questi ambienti, anche per brevi ispezioni. La formazione deve essere specifica e aggiornata periodicamente. La formazione obbligatoria per lavorare in spazi confinati si articola generalmente in: Formazione teorica: Normativa di riferimento (D.Lgs. 81/08, D.P.R. 177/11) Riconoscimento dei pericoli specifici (gas, cadute, anossia, incendio) Procedure di emergenza e piani di evacuazione Addestramento pratico: Uso corretto dei DPI di III categoria (es. autorespiratori, imbracature) Prove di accesso, recupero e soccorso in spazi simulati Esercitazioni con rilevatori gas, ventilatori, sistemi di ancoraggio Aggiornamento periodico: Non è stabilito un intervallo fisso dalla normativa, ma è fortemente raccomandato ogni 2 anni, o anche prima se: Cambiano le attrezzature Si verificano incidenti o near-miss Si introducono nuovi rischi nel sito produttivo.
Soriana Cattaneo
Soriana Cattaneo
2025-07-25 17:26:49
Numero di risposte : 22
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La legge che norma gli spazi confinati è riportata nel documento intitolato “Istruzioni operative in materia di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavori in ambienti confinati”. Il corso di formazione sulla gestione degli Spazi Confinati si pone come obiettivo quello di fornire tutte le conoscenze per affrontare, in totale sicurezza, il lavoro in spazi confinati. Come riportato dal D. Lgs 81/2008 il Datore di Lavoro obbliga la formazione per tutto il personale impiegato all'interno di attività che rientrano in questi specifici casi. Il corso fa riferimento agli artt. 37 e 66 del D.Lgs 81/2008 e dal DPR 177/2011. L'accesso agli spazi confinati richiede un addestramento specifico e un apposito corso di formazione. L'accesso di un lavoratore in un ambiente confinato può essere consentita solamente in presenza di un altro lavoratore, incaricato di sorvegliare lo svolgimento dell’attività dall’esterno del sito. Inoltre, è necessario che colui che svolge l’attività sia dotato di una specifica imbracatura collegata mediante fune ad un argano con un treppiedi installato appena al di fuori dello spazio confinato. Un altro aspetto molto importante riguardo alla formazione dei lavoratori sui lavori da svolgersi negli spazi confinati riguarda l’utilizzo di particolari e specifiche attrezzature, in funzione del tipo di ambiente in cui ci si trova ad operare.