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Come si divide la successione tra moglie e figli?

Danuta Conte
Danuta Conte
2025-10-30 03:45:30
Numero di risposte : 27
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Coniuge e un solo figlio: l’eredità viene divisa al 50% tra i due. Coniuge e due o più figli: al coniuge spetta 1/3 dell’eredità, mentre i figli si dividono in parti uguali i restanti 2/3. Solo coniuge, senza figli, genitori o fratelli: l’intera eredità spetta al coniuge superstite. Nel caso in cui il coniuge o i figli rinuncino all’eredità, subentrano i parenti successivi nella linea ereditaria. Coniuge e un figlio: al figlio spetta almeno 1/3 dell’eredità, al coniuge 1/3. Il testatore può disporre liberamente del restante 1/3. Coniuge e due o più figli: i figli hanno diritto ad almeno la metà dell’eredità, da dividere in parti uguali. Il coniuge riceve 1/4. Resta disponibile solo 1/4 del patrimonio.
Enrica Donati
Enrica Donati
2025-10-30 03:39:45
Numero di risposte : 21
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Se il de cuius non lascia testamento, al coniuge spetta tutta l'eredità se non ci sono né figli legittimi o naturali (o loro discendenti), né ascendenti, fratelli o sorelle (o loro discendenti). Se il de cuius invece era vedovo, i suoi figli ereditano l’intero suo patrimonio, che va suddiviso tra essi in parti eguali; quindi, se c’è un solo figlio, egli diviene titolare di tutta l’eredità. Quando invece con il coniuge superteste concorrono i figli legittimi o naturali del defunto, al vedovo spetta metà dell'eredità se alla successione egli concorre con un solo figlio (al quale spetta l’altra metà). Al coniuge compete invece un terzo dell’eredità nel caso egli concorra con più figli; a costoro vengono dunque attribuiti i restanti due terzi dell’eredità, da dividere tra essi in parti uguali (e così, ad esempio, se si tratta di due figli, l’eredità è suddivisa per un terzo ciascuno; se si tratta di tre figli, a ciascuno spetta la quota di due noni ciascuno, e così via).
Ileana Messina
Ileana Messina
2025-10-30 03:26:44
Numero di risposte : 23
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Se il defunto lascia un coniuge e due figli, in assenza di testamento le quote ereditarie saranno di 1/3 per il coniuge ed 1/3 per ciascuno dei figli. La comunione ereditaria si scioglie attraverso un procedimento di divisione, che consente al coerede di diventare unico proprietario dei beni che gli sono assegnati ed il cui valore corrisponde a quello della sua quota ereditaria. La divisione testamentaria si ha quando è lo stesso defunto ad aver stabilito nel testamento le modalità con cui effettuare la divisione tra i coeredi. Il testatore può stabilire particolari regole per la formazione delle porzioni che spettano a ciascun coerede, ad esempio stabilendo che ogni porzione sia composta da un certo numero di beni mobili o immobili. può disporre che la divisione venga effettuata secondo la stima di un terzo da lui stesso indicato, che prende il nome di arbitratore. può dividere direttamente tra i coeredi i beni che compongono il suo patrimonio.