Come funziona la cessione di contratto?

Bacchisio Greco
2025-07-25 17:02:38
Numero di risposte
: 11
La cessione del singolo contratto di lavoro è diversamente regolata dalla legge, a seconda che tale cessione sia, o non sia, la conseguenza di una cessione di azienda o di un ramo della stessa. Qualora l’oggetto del trasferimento fosse l’azienda, o un suo ramo autonomo, la contestuale cessione dei relativi rapporti di lavoro sarebbe una conseguenza necessaria, automaticamente prevista dall’art. 2112 c.c.
Questo caso è disciplinato dall’art. 1406 c.c., che regolamenta la cessione del contratto. Più precisamente, la norma dispone che uno dei due contraenti possa cedere ad un terzo il contratto, a condizione però che l’altro contraente sia consenziente.
In assenza di tale consenso, la cessione del contratto non si perfeziona e non ha alcuna efficacia.
Nel caso di cessione del singolo contratto di lavoro, il lavoratore può certamente opporsi al trasferimento del proprio contratto di lavoro, a condizione però che manifesti il proprio dissenso in maniera esplicita e con opportuna tempestività.
Il lavoratore ceduto potrebbe manifestare validamente il suo consenso qualora cominciasse a lavorare per il nuovo datore di lavoro senza protestare.

Ausonio Mancini
2025-07-25 16:45:29
Numero di risposte
: 12
La cessione del contratto è un istituto con cui un datore trasferisce la titolarità del rapporto di lavoro che intercorre con un dipendente, ad altro soggetto.
La cessione del contratto di lavoro trova una disciplina specifica solo nell’ipotesi del trasferimento dell’azienda o del ramo d’azienda.
In questo caso vi è un effetto automatico e legale di trasferimento del contratto di lavoro dall’azienda cedente all’azienda cessionaria ed il dipendente non ha titolo di opporsi.
Al di fuori di questa ipotesi è possibile la cessione del contratto di lavoro nelle forme previste dall’art. 1406 c.c., che disciplina in via generale la cessione del contratto.
In applicazione della norma generale di cui all’art. 1406 c.c. il contratto di lavoro può diventare oggetto di cessione attraverso un accordo trilatero del datore di lavoro cedente, del datore di lavoro cessionario e del lavoratore ceduto.
La cessione del contratto di lavoro può essere adottata, quindi, tutte le volte in cui le parti ritengono utile e conveniente trasferire il rapporto di lavoro da un datore di lavoro ad un altro, con la garanzia della continuità della stessa posizione acquisita presso il precedente datore.
Il consenso del lavoratore è condizione indispensabile per la validità della cessione.
Ai fini della cessione del contratto deve essere osservata la stessa forma prescritta per il contratto trasferito e dunque per iscritto: il lavoratore può esprimere il suo consenso anche in modo tacito purché sia manifestata la sua volontà di accettare la modificazione soggettiva del rapporto.

Michele Palmieri
2025-07-25 16:44:49
Numero di risposte
: 18
La cessione del contratto è un istituto giuridico che permette di trasferire a un terzo soggetto i diritti e gli obblighi derivanti da un contratto ancora in essere.
L’articolo 1406 del Codice Civile stabilisce che ciò sia possibile solo per i contratti a prestazioni corrispettive non ancora eseguite e con il consenso dell’altra parte contrattuale.
La cessione comporta l’integrale sostituzione di una parte con un nuovo soggetto, il quale assume tutte le situazioni giuridiche attive e passive del contratto.
La dottrina e la giurisprudenza hanno chiarito che si tratta di un negozio giuridico plurilaterale, che si perfeziona solo con l’accordo di tutte le parti coinvolte.
Perché la cessione sia valida, devono essere soddisfatte due condizioni fondamentali: Il contratto oggetto della cessione deve essere a prestazioni corrispettive e non ancora completamente eseguito.
È necessario il consenso dell’altra parte contrattuale, che può essere prestato preventivamente o successivamente.
Una volta realizzata la cessione, si delineano i seguenti rapporti tra le parti:
Il cedente non risponde dell’inadempimento del cessionario, salvo che il contraente ceduto non abbia espressamente richiesto diversamente.
Il cessionario e il contraente ceduto diventano gli unici soggetti attivi nel contratto.
Il cedente garantisce solo la validità del contratto, a meno che non si sia impegnato diversamente.

Odone Grassi
2025-07-25 16:42:05
Numero di risposte
: 19
Si parla di cessione se il locatore o il conduttore viene sostituito nel contratto da un nuovo soggetto.
Se l’accordo tra le parti non prevede il pagamento di un corrispettivo, occorre versare l’imposta di registro in misura fissa.
In caso contrario, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito.
Il pagamento va fatto entro 30 giorni tramite i servizi telematici dell’Agenzia o con il modello F24 Elementi identificativi.
In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la cessione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto.
Leggi anche
- Chi cede il contratto di locazione è responsabile se il nuovo inquilino non paga?
- Cosa comporta la cessione di un contratto di locazione?
- Chi paga le spese di cessione del contratto di locazione?
- Chi paga la cessione del contratto?
- Cosa succede al contratto di locazione se cambia il proprietario?
- Che differenza c'è tra cessione e risoluzione contratto?
- Cosa significa la clausola di cessione del contratto?
- Chi paga i 67 euro del subentro?
- Chi paga le spese di chiusura del contratto di affitto?