Chi paga le spese di chiusura del contratto di affitto?

Nicola Damico
2025-07-25 18:43:42
Numero di risposte
: 19
La comunicazione della disdetta del contratto d’affitto è un compito del locatore, il quale deve occuparsi anche del pagamento materiale dell’imposta di registro, pari a 67 euro.
Gli adempimenti fiscali legati al contratto di locazione, infatti, sono sempre a carico del proprietario, anche quando si rendono necessari a seguito di una condotta imputabile all’inquilino, come può esserlo appunto il suo recesso anticipato.
La parte che ha esercitato il recesso è tenuta a pagare l’imposta di registro, anche se il versamento viene materialmente effettuato dal locatore.
Pertanto, se la disdetta è effettuata dal proprietario di casa, allora non ci sono problemi, in quanto soggetto responsabile e pagatore corrispondono; al contrario, se il recesso è esercitato dal conduttore, questi dovrà pagare la somma al locatore affinché possa versare l’imposta all’Agenzia delle Entrate.
Altrimenti, se il proprietario anticipa la somma, avrà diritto di recuperarla direttamente dal conduttore.
Il recesso anticipato dal contratto d’affitto coinvolge sia il locatore che il conduttore, atteso che il primo deve pagare la tassa di 67 euro all’Agenzia delle Entrate anche se il recesso è esercitato dall’inquilino, salvo poi il diritto a ottenerne il rimborso.
Nessun pagamento è dovuto nell’ipotesi di cedolare secca.

Guido Mancini
2025-07-25 15:59:09
Numero di risposte
: 13
In caso di chiusura anticipata occorre versare entro 30 giorni l’imposta di registro in misura fissa, pari a 67 euro.
Il pagamento può essere effettuato sia tramite i servizi telematici dell’Agenzia sia con il modello F24 Elementi identificativi.
In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto.
Se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca l’imposta di registro non è dovuta ma è comunque necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto.
Se l’accordo tra le parti non prevede il pagamento di un corrispettivo, occorre versare l’imposta di registro in misura fissa.
In caso contrario, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito.
Il pagamento va fatto entro 30 giorni tramite i servizi telematici dell’Agenzia o con il modello F24 Elementi identificativi.
In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la cessione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto.
Nel primo caso, la comunicazione della proroga è inviata telematicamente, contestualmente alla richiesta di addebito dell’imposta di registro dovuta.
Se si effettua il pagamento con il modello F24, invece, la proroga va comunicata all’ufficio in cui è stato registrato il contratto mediante presentazione del modello RLI, nello stesso termine di 30 giorni.
L’accordo di modifica del canone, sia in caso di diminuzione che in caso di aumento del canone, può essere comunicato all’Agenzia delle Entrate direttamente utilizzando, se si è in possesso del codice Pin, i servizi telematici dell’Agenzia.
Il pagamento va effettuato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto.
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