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Chi paga le spese di chiusura del contratto di affitto?

Eleonora Milani
Eleonora Milani
2025-08-27 14:39:58
Numero di risposte : 19
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L’art. 8 della Legge 392/1978 stabilisce che le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali. Ciò significa che la spesa in questione viene divisa al 50% tra il proprietario dell’immobile ed il conduttore, anche se in alcune occasioni è il locatore che si assume l'onere di versare l'intero tributo. Tuttavia, non bisogna trascurare che nei riguardi dell'Agenzia delle Entrate l'imposta grava su entrambi ed integralmente. In altre parole, proprietario e inquilino sono solidalmente responsabili qualora dovessero dimenticare di versare la tassa di registrazione. Essi potrebbero essere chiamati, anche separatamente, a pagare l'intero importo, fatta salva la possibilità di recuperare il dovuto dalla controparte.
Deborah Martini
Deborah Martini
2025-08-20 20:16:05
Numero di risposte : 19
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L'onere di provvedere al versamento della tassa di risoluzione compete al locatore, salvo il rimborso della metà di quanto anticipato, a norma dell'articolo 8, legge 392/78, per il quale le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali. Anche secondo gli usi della Provincia di Milano, al pagamento dell'imposta di registro deve provvedere il locatore, con diritto di rivalsa nei confronti del conduttore. Resta fermo, nei confronti del fisco, che locatore e conduttore sono obbligati solidalmente al versamento della tassa, a norma dell'articolo 10, comma 1, lettera a), decreto del presidente della Repubblica, 26 aprile 1986, numero 131.
Giacinto Ferraro
Giacinto Ferraro
2025-08-14 03:10:31
Numero di risposte : 24
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Il pagamento della tassa di 67 euro prevista per la risoluzione anticipata del contratto di locazione spetta sempre al locatore, anche nel caso in cui sia stato l’inquilino a volere la recessione. Tuttavia, il locatore può richiedere e ottenere dal conduttore metà della somma versata. Il pagamento è a carico di entrambe le parti: l'onere spetta al locatore, che però può ottenere il rimborso da parte del conduttore per metà della somma versata.
Fulvio Pellegrini
Fulvio Pellegrini
2025-08-03 10:01:36
Numero di risposte : 19
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La comunicazione della disdetta del contratto d’affitto fa parte degli adempimenti del locatore, che è anche responsabile dell’invio della somma di 67 euro per il pagamento dell’imposta di registro, contestuale alla comunicazione. È infatti il padrone di casa a doversi occupare di tutti gli adempimenti fiscali, comprese le comunicazioni all’Agenzia delle entrate. La disdetta anticipata del contratto d’affitto, tuttavia, può provenire sia dal locatore che dal conduttore. Di conseguenza, è tenuta a pagare la somma di 67 euro la parte che ha esercitato il recesso. Il pagamento vero e proprio, però, spetta a chi ha disdetto il contratto. Si ha però un’importante eccezione da tenere a mente, ovvero quella riguardante la cedolare secca. Se il locatore ha optato per questo regime, infatti, l’imposta non è dovuta. Nell’ipotesi di più locatori, c’è l’esonero dal pagamento soltanto se tutti hanno optato per il regime della cedolare secca.
Nicola Damico
Nicola Damico
2025-07-25 18:43:42
Numero di risposte : 21
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La comunicazione della disdetta del contratto d’affitto è un compito del locatore, il quale deve occuparsi anche del pagamento materiale dell’imposta di registro, pari a 67 euro. Gli adempimenti fiscali legati al contratto di locazione, infatti, sono sempre a carico del proprietario, anche quando si rendono necessari a seguito di una condotta imputabile all’inquilino, come può esserlo appunto il suo recesso anticipato. La parte che ha esercitato il recesso è tenuta a pagare l’imposta di registro, anche se il versamento viene materialmente effettuato dal locatore. Pertanto, se la disdetta è effettuata dal proprietario di casa, allora non ci sono problemi, in quanto soggetto responsabile e pagatore corrispondono; al contrario, se il recesso è esercitato dal conduttore, questi dovrà pagare la somma al locatore affinché possa versare l’imposta all’Agenzia delle Entrate. Altrimenti, se il proprietario anticipa la somma, avrà diritto di recuperarla direttamente dal conduttore. Il recesso anticipato dal contratto d’affitto coinvolge sia il locatore che il conduttore, atteso che il primo deve pagare la tassa di 67 euro all’Agenzia delle Entrate anche se il recesso è esercitato dall’inquilino, salvo poi il diritto a ottenerne il rimborso. Nessun pagamento è dovuto nell’ipotesi di cedolare secca.
Guido Mancini
Guido Mancini
2025-07-25 15:59:09
Numero di risposte : 15
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In caso di chiusura anticipata occorre versare entro 30 giorni l’imposta di registro in misura fissa, pari a 67 euro. Il pagamento può essere effettuato sia tramite i servizi telematici dell’Agenzia sia con il modello F24 Elementi identificativi. In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto. Se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca l’imposta di registro non è dovuta ma è comunque necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto. Se l’accordo tra le parti non prevede il pagamento di un corrispettivo, occorre versare l’imposta di registro in misura fissa. In caso contrario, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito. Il pagamento va fatto entro 30 giorni tramite i servizi telematici dell’Agenzia o con il modello F24 Elementi identificativi. In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la cessione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto. Nel primo caso, la comunicazione della proroga è inviata telematicamente, contestualmente alla richiesta di addebito dell’imposta di registro dovuta. Se si effettua il pagamento con il modello F24, invece, la proroga va comunicata all’ufficio in cui è stato registrato il contratto mediante presentazione del modello RLI, nello stesso termine di 30 giorni. L’accordo di modifica del canone, sia in caso di diminuzione che in caso di aumento del canone, può essere comunicato all’Agenzia delle Entrate direttamente utilizzando, se si è in possesso del codice Pin, i servizi telematici dell’Agenzia. Il pagamento va effettuato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto.