Come funziona la residenza da ospite?

Pasquale Mazza
2025-08-14 04:32:40
Numero di risposte
: 15
La dichiarazione di ospitalità riguarda quei casi in cui qualcuno decide di ospitarti o darti un alloggio, senza un contratto che dichiari lì la tua residenza. In questo caso, chi ti ospita ha l’obbligo di comunicare la tua presenza nell’alloggio entro 48 ore alla Questura, al Commissariato di Polizia o, in assenza di questi, all’Ufficio Comunale della zona dove vivi. Deve compilare e firmare questo modulo e aggiungere una copia dei documenti di identità sia tuo che suo. Per rinnovare il permesso di soggiorno è necessario avere un contratto di affitto, una residenza dichiarata o una dichiarazione di ospitalità. Una persona con background migratorio in Italia ha bisogno di un posto dove vivere anche per essere sicuro di poter rinnovare i suoi documenti. Questo posto può essere ottenuto grazie all’ospitalità di qualcuno oppure affittando o acquistando un appartamento o una stanza.

Danuta Conte
2025-08-04 09:27:41
Numero di risposte
: 18
La residenza deve coincidere con il luogo di dimora stabile, dove si va a dormire e si trascorre la maggior parte del tempo. La residenza deve infatti coincidere con la dimora abituale, perciò può essere spostata in una nuova casa soltanto se effettivamente si vivrà lì ospitati. Altrimenti, se si desidera soltanto un indirizzo a cui ricevere le comunicazioni è più che sufficiente spostare il solo domicilio. Per legge, le persone che hanno legitti diritti all’iscrizione della residenza, chiaramente a patto che gli aventi diritto siano d’accordo.
In particolare, è necessario presentare la domanda al Comune della nuova residenza allegando la fotocopia di un documento di identità in corso di validità e il modulo ministeriale firmato. La domanda deve essere inviata secondo le modalità previste dal Comune, in genere tramite posta elettronica, posta semplice o fax. In caso di accettazione, il cittadino è considerato residente dal momento di invio della domanda. Trattandosi di ospitalità, la domanda deve essere presentata contestualmente anche dal legittimo proprietario, che oltre alla propria dichiarazione firmata dovrà allegare anche una fotocopia del documento di identità valido. L’ente ha comunque la facoltà di rifiutare l’iscrizione della residenza se l’indagine della polizia locale non rileva prove che il cittadino abbia effettivamente dimora nel luogo indicato. In ogni caso, la domanda deve essere inviata soltanto al Comune di destinazione e in caso di accettazione la residenza è automaticamente trasferita.

Stefania Gallo
2025-07-25 23:19:24
Numero di risposte
: 13
La residenza temporanea è utile quando per motivi lavorativi, familiari o personali, sia necessario spostarsi dalla propria città per un lungo periodo di tempo.
L’iscrizione allo schedario della popolazione temporanea serve proprio ad evitare che il Comune di effettiva residenza possa procedere a cancellazione anagrafica durante il periodo di assenza.
La residenza temporanea non consente il rilascio di certificati anagrafici.
La residenza temporanea consente agevolmente l’assegnazione del medico di base nel Comune in cui si richiede.
La domanda di residenza temporanea deve essere presentata per iscritto presso il Comune in cui ci troviamo temporaneamente.
L’iscrizione vale per un anno.
Oltre tale periodo la dimora non può più ritenersi temporanea e l’interessato non avrà più diritto ad avere una residenza temporanea.
Di conseguenza la sua iscrizione verrà cancellata.
Nel caso si prolungasse la permanenza sul territorio per più di un anno, si dovrà procedere con l’iscrizione all’anagrafe della popolazione residente.

Trevis Rossetti
2025-07-25 20:19:08
Numero di risposte
: 18
Per effettuare un cambio di residenza occorre presentarsi presso il Comune in cui si andrà ad abitare ed esibire i propri documenti. Ma per spostare la residenza, si suppone che il cambio sia duraturo, altrimenti non avrebbe senso farlo. Il cambio però porta con se delle conseguenze per l’ospitante che occorre comunque considerare. Le conseguenze di un cambio di residenza possono essere diverse. Ad esempio l’aumento della tassa sui rifiuti. Un consiglio è quello di dichiarare quando si compila la domanda di specificare che non si andrà a creare un nucleo familiare. Perché altrimenti si rischia che i due redditi facciano cumulo e quindi cambierebbe il valore dell’ISEE. Per questo motivo potrebbe essere utile firmare un accordo di comodato d’uso gratuito in cui si specifica l’ospitalità ed eventualmente la durata. Il Comodato deve essere registrato presso l’Agenzia delle entrate per essere valido.

Shaira Farina
2025-07-25 18:48:32
Numero di risposte
: 21
Se lei sposta domicilio o residenza presso amici, questo non ha necessariamente impatto sul suo nucleo familiare. Quindi, lei può trasferirsi presso di loro restando indipendente ai fini fiscali e ISEE e suo figlio continuerebbe a far parte del suo nucleo familiare. Ne consegue che i parenti conviventi fanno necessariamente parte dello stesso nucleo familiare. Diverso è il caso di persone senza vincoli di parentela e abitano nella stessa casa: possono scegliere di far parte della stessa famiglia anagrafica ma anche di restare nuclei separati. Quindi, nel suo caso, se lei si trasferisce con suo figlio dai suoi amici allora il suo nucleo familiare ai fini ISEE resta composto da lei e suo figlio. Il nucleo familiare del richiedente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU. La famiglia anagrafica è composta da persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.

Manfredi Sala
2025-07-25 18:02:26
Numero di risposte
: 17
Tra le varie situazioni che si verificano spesso e che suscitano alcuni dubbi c’è il trasferimento della residenza in casa di un amico, familiare o conoscente, dichiarando di essere ospite e senza firmare alcun contratto di locazione o di comodato d’uso gratuito.
Questo è certamente possibile, anche se prima di effettuare questo passo bisogna considerare alcuni aspetti, in particolare le possibili conseguenze di carattere fiscale.
La residenza, secondo la legge, rappresenta la dimora abituale di una persona, quindi non occasionale e non limitato ad alcuni periodi dell’anno, pur potendovi abitare anche in maniera non continua.
Nel Comune di residenza si sceglie ad esempio il medico di famiglia, si vota, si effettuano le pratiche per il matrimonio e si presentano le richieste dei certificati anagrafici.
Per cambiare la residenza bisogna presentare apposita domanda al Comune in cui si desidera trasferire la residenza, allegando la fotocopia di un documento di identità valido.
Nei successivi 45 giorni potranno essere effettuati controlli e verifiche sui dati dichiarati e sulla presenza effettiva della persona all’indirizzo dichiarato per la residenza da parte della polizia municipale.
Allo scadere del termine il cambio di residenza si intende perfezionato, in base all’istituto del silenzio assenso, se non vengono riscontrate anomalie, ovvero se non vengono comunicate dal Comune le eventuali motivazioni per cui intende rifiutare la richiesta.

Filomena Grassi
2025-07-25 17:25:56
Numero di risposte
: 20
La legge prevede che si possa ottenere la residenza anche come ospite, per esempio nel caso si venga ospitati da qualcuno per un periodo di tempo più o meno lungo. Nulla vieta al proprietario di casa o ad un affittuario di ospitare legalmente una persona, presentando, congiuntamente con l’ospite, l’apposito modulo di iscrizione di residenza. Da questo momento, come in tutti i casi di cambio di residenza, partiranno i controlli nei successivi 45 giorni, al termine di quali, qualora non siano riscontrate anomalie, la residenza sarà automaticamente trasferita. Prima di presentare la domanda è meglio che chi ospita lasci trascorrere almeno tre giorni.
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