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Qual è la differenza tra un contratto di affitto 4+4 e un contratto 3+2?

Monia Bernardi
Monia Bernardi
2025-09-25 21:40:59
Numero di risposte : 28
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Il contratto 3+2 è un tipo di locazione ad uso abitativo regolato dalla Legge 431/1998, con durata di 3 anni + 2 di rinnovo automatico, se non ci sono disdette. La particolarità è il canone concordato, cioè calcolato secondo parametri stabiliti da accordi territoriali. Differenze tra contratto 3+2 e 4+4: Elemento: Contratto 3+2, Contratto 4+4 Durata iniziale: 3 anni, 4 anni Rinnovo: 2 anni, 4 anni Canone: Concordato, Libero Agevolazioni fiscali: Cedolare secca al 10%, Cedolare al 21% Flessibilità per il locatore: Più rigido, Più flessibile Obbligo accordo territoriale: Sì, No. Il contratto 3+2 conviene per la tassazione ridotta e il canone calmierato, mentre il 4+4 offre maggiore libertà sul prezzo e sulla durata.
Xavier Verdi
Xavier Verdi
2025-09-22 20:35:18
Numero di risposte : 17
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Il contratto a canone libero lascia le parti coinvolte completamente libere di determinare l’importo del canone mensile, ed è la tipologia più utilizzata. Non ci sono soglie da rispettare, ma piuttosto una durata minima stabilita per Legge, che è pari a 4 anni, seguita da un rinnovo automatico. Il contratto a canone concordato il canone mensile viene stabilito sulla base degli accordi territoriali presi tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini. In questo caso la durata minima è pari a 3 anni di locazione iniziale, seguiti da una proroga automatica di 2 anni. Nel contratto a canone concordato non sono in alcun modo derogabili le clausole relative alla durata e alla quantificazione del canone, ma è comunque possibile modificare le altre condizioni contrattuali. Questo tipo di contratto è conveniente per l'inquilino, che ha la garanzia di non pagare più di quanto fissato dai limiti stabiliti negli accordi territoriali, ma anche per il padrone di casa, che andrà a beneficiare dei vantaggi fiscali previsti da questa particolare tipologia. I proprietari che utilizzano i contratti di locazione a canone concordato hanno diritto a: Riduzione della base imponibile Irpef, Riduzione della base imponibile per l’imposta di registro e Riduzione aliquota della cedolare secca.
Filippo Martinelli
Filippo Martinelli
2025-09-10 02:42:46
Numero di risposte : 24
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Il contratto di affitto a canone libero può essere una scelta conveniente, economicamente parlando, grazie alla possibilità di stabilire un canone di locazione libero rispetto agli attuali prezzi di mercato. La soluzione del contratto di locazione a canone concordato, invece, può essere considerata più vantaggiosa a livello fiscale per il locatore. Nei contratti con durata di 3+2 anni è prevista una riduzione della base imponibile Irpef fino al 30%. Il più classico dei contratti a canone libero è il 4+4, cioè dalla durata di 4 anni rinnovabile di altri 4 anni. Se l’inquilino invece della durata ha più interesse a risparmiare sul canone d’affitto, forse sarà meglio concludere un contratto a canone concordato, dalla durata di 3+2 anni e con un canone di locazione inferiore al prezzo di mercato. La durata di questa tipologia contrattuale è di tre anni con possibilità di rinnovo per altri due anni, e il canone è solitamente inferiore al prezzo di mercato in quanto fissato da accordi territoriali locali e delle organizzazioni di settore.
Emilia Montanari
Emilia Montanari
2025-09-09 23:52:47
Numero di risposte : 20
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La durata minima di questo canone d’affitto è di 4 anni rinnovabili per altri 4 anni in automatico. La durata di questo contratto è di 3+2. Se le parti non comunicano nulla il contratto si considera rinnovato per altri due anni alle stesse condizioni. Per disdire il contratto occorre comunicazione tramite lettera raccomandata 6 mesi prima.
Harry Coppola
Harry Coppola
2025-09-09 21:24:19
Numero di risposte : 23
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La grande differenza tra le due formule sta nella determinazione del canone. Il 4+4 permette di fissare liberamente l’importo dell’affitto, mentre il 3+2 lo vincola ad accordi locali. Il contratto di affitto a canone libero è la formula più diffusa in Italia. È regolato dalla Legge n. 431 del 1998 e prende il nome di contratto 4+4 perché prevede una durata minima di 4 anni, rinnovabile per altri 4 se non viene data disdetta. Il contratto a canone concordato ha invece una durata di 3 anni, prorogabili per altri 2. A differenza della formula a canone libero, l’importo dell’affitto viene determinato sulla base di accordi locali tra associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini. In entrambi i casi è possibile optare per il regime fiscale agevolato della cedolare secca. Oltre alla durata, la grande differenza tra le due formule sta nella determinazione del canone. Il contratto a canone concordato può essere vantaggioso anche dal punto di vista fiscale.